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Autore: SLAPPYplatypus    31/05/2010    4 recensioni
A tutte le coppie capita di litigare. Anche quando sono carinissimi assieme, come Billie Joe Armstrong e Adrienne Nesser. Ispirato da Church On Sunday, spero vi piaccia :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'insult to injury.'
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Non solo eri in ritardo, ma eri anche completamente ubriaco.

Certo, non era la prima volta che Adrienne ti vedeva arrivare in ritardo, e non era assolutamente la prima volta che ti vedeva ubriaco. Ma con quella combinazione di fattori, aggiungendoci quello determinante della situazione del vostro rapporto in quel momento, si può tranquillamente dire che avevi davvero fatto un disastro.

Era da quasi un anno che le cose andavano sempre peggio, non solo con lei. L'album vendeva, e richiedeva tour e promozioni, sempre più lontani e sempre più lunghi.

Quella sera, stavi disperatamente lottando con la serratura della porta, cercando di infilarci la chiave per poi girarla. Ma la fessura proprio non ne voleva sapere. Continuava a tremare, come la fiamma di una candela, e a muoversi.

«Fanculo, stupida fottuta porta.» sussurrasti, cercando di convincerli ad aprirsi. Inutile dire che non stava funzionando. Tu però non cedevi, dovevi farcela, se non volevi passare la notte sotto le stelle, peggiorando così le cose e le supposizioni di Adie. Dovevi entrare, e dovevi farlo adesso.

Dopo qualche minuto, sentisti girare una chiave nella porta, e non era la tua. La tua era ancora davanti ai tuoi occhi, mentre cercavi di capire quale fosse il verso giusto. La porta bianca si aprì e lei ti comparve davanti. Cazzo, era messa persino peggio di te. Non che fosse ubriaca, non beveva mai, quando era vicino ai figli. Ma ai piedi aveva quelle scarpe nere di vernice dai tacchi vertiginosi, e indossava quel vestito nero dagli spallini sottilissimi che aveva indosso quel pomeriggio, quando era andata da qualche parte con chissà chi. E ti aveva raccomandato di non fare tardi.

«Fanculo.» sussurrasti ancora. Per coronare l'abbigliamento, Adrienne indossava un'enorme felpa grigia. Non si era ancora struccata, aveva il rossetto sbavato e il mascara che disegnava lunghe righe nere sulle sue guance, per poi finire in piccole chiazze sulla maglietta. Era strano, come ti sembrasse bellissima anche così. Stava soffrendo, certo. E la tua parte razionale, quella strettamente ancorata alla sua persona, soffriva con lei. Ma, tutto il resto di te, era abbagliato. Forse era così, forse non l'avevi mai vista più bella di quanto ti era sembrata in quel momento.

Lei ti fissava, ma non ti stava accusando. Stava semplicemente osservando. E tu non riuscivi a reggere il suo sguardo. Lei non diceva niente, e tu non potevi sopportare quel silenzio, sentivi di doverle dire qualcosa, di doverti scusare.

«Mi dispiace.» scandisti, mentre lei si portava nuovamente le mani agli occhi. «No, no. No, aspetta. Non ti chiedo di farmi entrare, credo di meritarmi di passare la notte qui.» era strano, come parlavi. Strano, anche il fatto che normalmente quando eri ubriaco, niente di ciò che dicevi aveva senso logico. Probabilmente, però, non c'era cosa migliore che tu potessi dire. «Non ti chiedo di perdonarmi, e nemmeno di fidarti di me. Fiducia è una parola sporca che esce dalla bocca di un bugiardo, ma mi riguadagnerò il tuo rispetto.» Sapevi di non convincere nessuno con quelle parole, che suonavano false anche alle tue orecchie. Non sapevi davvero come fare, per farle capire che stavi dicendo sul serio, che non la stavi tirando per il culo, che non avresti mai potuto farlo. Ti limitasti a rivolgerle uno sguardo il più eloquente possibile, e inaspettatamente cominciasti a piangere.

Lei ti continuava a guardare, con quei suoi occhi grandi e lucidi. Quello sguardo ti apriva una ferita dentro, ma semplicemente sapevi che dovevi sostenerlo. Non importava per quanto tempo, non importava cosa stesse pensando, tu dovevi guardarla. Saresti andato ovunque per lei, avresti fatto qualunque cosa. Saresti andato persino in chiesa, se lei avesse acconsentito a uscire con te il venerdì sera.

 

Bloodshot deadbeat, and a lack of sleep.

Making your mascara bleed

tears down your face

leaving traces of my mistakes

   
 
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