The most fearful nightmare

 

 

 

 

 

Sono soli in quella stanza, l’uno di fronte all’altra, gli occhi grigi in quelli marroni in un connubio di amore e paura.

Zero si rende conto che è so stesso bagno in cui poche sere prima Yuki si era sciacquata e medicata la ferita del morso datole da quel vampiro… lo stesso in cui le sue suadenti parole, pronunciate con tanta ingenuità, non gli avevano per poco fatto perdere il controllo.

Anche adesso, come allora, la ragazza gli è davanti; anche adesso indossa la stessa canottiera chiara. Lo guarda: cosa vorranno dirgli quegli occhi castani tanto grandi?

C’è una strana inquietudine in essi… e tristezza, un’infinita tristezza.

Zero vorrebbe colmarla: non sopporta di sostenere uno sguardo tanto grave.

Sente uno strano istinto che lo spinge ad abbracciarla, a stringerla a se e sussurrarle che, qualunque cosa la turbi, lui è lì con lei.

Patetico gli sussurra il suo lato cinico che altro non è che la corazza che da sempre lo protegge dal mondo esterno.

Da cosa poi? Che diavolo c’è lì fuori di così spaventoso?

Il dolore… il dolore fa troppa paura.

E Zero sa, sa che cosa vuol dire soffrire, lui l’ha sempre saputo.

Yuki fa un passo avanti, verso il vampiro. Lei non lo sa… non ne comprende la pericolosità: tutte le volte che svolge con lui le ronde notturne non sa quanto, in verità, stia sfiorando il pericolo.

«Yuki… io…» sussurra Zero facendo un passo indietro.

Teme che non resisterà, che stavolta non ce la farà. Dovrebbe già essere dietro la porta del bagno, nel buio – come l’ultima volta – a controllare il respiro e la gola infiammata da un fuoco peggiore di quello dell’Inferno.

La ragazza della Day Class muove ancora qualche passo verso il vampiro, ormai i due corpi hanno solo pochi centimetri di distanza e Zero riesce a sentire il suo respiro contro il proprio petto.

È così dolce il suo profumo… sarà altrettanto buono il suo sangue.

Scuote la testa: ha da sempre eliminato quel tipo di pensieri dalla mente, o almeno non ha mai dato loro retta rilegandoli in un angolo e tentando di ignorarli.

Eppure questa notte sono così forti… e così suadenti… come le parole di Yuki.

«Evidentemente il mio sangue deve essere buono» aveva usato proprio queste parole.

Perché non accontentarla allora? Perché non provare? Magari le interessava davvero sapere quanto fosse buono il suo sangue… lui poteva accontentarla.

Sussulta mentre sempre il capo di Yuki posarsi sul suo petto nudo. La gola brucia terribilmente e quella voce sadica e sanguinaria – la sua amina – grida per averla.

È così stanco… sente la forza che lascia quelle membra gelide.

Aveva fatto un giuramento: lui, nonostante tutto, non sarebbe stato come quelle bestie eppure ora… non è più certo di nulla.

In fondo si dice anche i santi si sono concessi almeno una volta il peccato, no? Almeno per sapere come fosse e fuggirlo al loro secondo incontro. Ma come si può fuggire da qualcosa di cui non si ha la minima concezione?

Sarebbe bastato un morso, solo un flutto di caldo liquido vermiglio… avrebbe scoperto cos’è il sangue, quali differenze lo separano da quella bevanda rossa sprigionata dalle pillole ematiche… Solo una volta, solo per capire…

Non c’è tempo di riflettere oltre, ne di dire qualcos’altro. In un istante, senza neanche rendersene conto, i canini di Zero sono conficcati, lievi, nel collo della giovane Yuki e le sue labbra assaggiano quel liquidi tanto prelibato.

Avevi ragione… è buono… troppo buono per potermi fermare… Fuggirò il peccato della seconda vittima. Tu sei mia!

Yuki solleva la testa in un gesto di dolore; la bocca è semiaperta come a voler lanciare un grido disperato, ma dalle labbra non esce un filo di voce.

In breve il pallore la coglie e la ragazza si accascia, ormai inerme, tra le braccia del vampiro.

Ora gli occhi di Zero risplendono di un malvagio vermiglio, la sua lingua raccoglie una goccia del prezioso liquido ferma all’angolo della bocca, mentre le braccia sostengono quel corpo senza ormai più vita.

Il vampiro la osserva: non c’è che dire, quella ragazza era davvero bella ed anche da morta le sue doti sembrano potersi conservare intatte…

 

Zero si svegliò di soprassalto, rigido e avvolto nello coperte del suo letto.

Un incubo, ecco cos’era stato un tremendo incubo. Si sentiva terribilmente scosso e si accorse che tremava.

Maledizione! Pensò Possibile che quelle bestie debbano infastidirmi anche nei sogni?

Ad un tratto gli tornò alla memoria il viso pallido, morto di Yuki ed un nuovo brivido lo percorse. Il terribile timore che una cosa del genere sarebbe potuta accadere anche nella realtà lo paralizzo.

No. Impossibile. Lui non si sarebbe fatto trascinare da quella… cosa.. dentro di lui che lo istigata. Sarebbe stato più forte!

Si nascose il viso pallido dietro le mani, mentre gli occhi si facevano di un vermiglio acceso ed il canino pressato sul labro lasciava scorrere un rivolo di sangue.

Nonostante si ripetesse quelle parole, ormai non era più sicuro come una volta.

Sapeva  benissimo che qualcosa era cambiato in lui… e aveva il tremendo terrore di scoprire cosa fosse.

Si distese di nuovo nel letto cercando di ritrovare una calma che da tempo non gli apparteneva.

In fondo si disse che senso ha essere sopravvissuto per poi vivere così?

E ancora una volta si ritrovò a chiedersi perché quel giorno di tanti anni fa non era morto con la sua famiglia.

 

 

 

 

 

 

LO SPAZIO DELL’AUTRICE.

Ok, premettendo che questa One.Shot si basa esclusivamente sulle conoscenze del primo episodio dell’Anime.. vi chiedo di essere clementi se risulterà OOC o se i fatti non combaceranno con la realtà.

Ma ora voi vi starete chiedendo: «Chi te l’ha fatto fare di scriverla, allora?» Mmh… giusta osservazione.

Ma l’idea è nata mentre ero a scuola… e non sono riuscita a resistere… E poi l’ho usata come sfida con una mia amica Luna95 a cui è dedicata questa… schif… Shot, in modo da costringerla a pubblicare una sua Shot che io trovo davvero bella…(con gentilezza e nessuna pretesa invita a leggerla).

Dunque ecco spiegato perché dovere subirvi ‘sta cosa.

Ringrazio anticipatamente i lettori, i recensori o quello che la metteranno fra preferite e storie da ricordare (il che sarebbe un vero miracolo!)

Alla prossima… spero non risulti una minaccia…

 

La vostra Alchimista <3<3