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Autore: ChelseaH    01/06/2010    2 recensioni
[SPOILER QUINTA STAGIONE] Perché stava lottando se smettendo di farlo tutto sarebbe finito?
Non lo ricordava, non riusciva a ricordare nulla.
L’unica cosa di cui era certo era che il dolore lo stava sopraffacendo e che qualcuno, per quanto ridicolo potesse sembrare, stava cercando di prendere il sopravvento su di lui dall’interno del suo corpo.
(Adam, 5x22)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Adam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione
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DISCLAIMER: Adam Milligan e Supernatural sono proprietà di Kripke, della CW e degli aventi diritto, con questo scritto non ci guadagno nulla.


SPOILER FINO ALLA FINE DELLA QUINTA STAGIONE.


NOTE: Shot scritta per il prompt 10. "Come posso tornare? Non sono più quello che ero." del Set 7 - Il re leone, della challenge di 10disneyfic. Ulteriori note alla fine.



Ti condanni il Signore.

[Missing Moment 5x22]


Non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore!

-Zaccaria 3:2-


Era stato trafitto da un dolore lancinante, un dolore mentale più che fisico, come se fosse solo nella sua testa.

Era come se il suo corpo stesse bruciando di fiamme invisibili e impossibili da spegnere.

Si era accasciato al suolo, urlando e implorando perché quel tormento finisse, cercando conforto nel contatto con la nuda terra ma anche quella era calda, dannatamente calda.

Una voce che gli sembrava lontana e irraggiungibile gli stava dicendo di non mollare, di continuare a combattere, ma ormai non si ricordava nemmeno contro cosa stesse combattendo, cosa gli stesse procurando tutto quel dolore e perché lo stesse facendo.

Strisciava al suolo cercando di afferrare qualcosa di imprecisato, di trovare un appiglio, qualcosa che lo salvasse. Ma la terra sotto di lui continuava a bruciare, lui continuava a bruciare.

Smetti di opporti e tutto finirà.

Una voce imperiosa, molto diversa da quella di prima e molto più vicina.

Nella sua testa.

Nel punto preciso da cui si irradiava tutto quel dolore.

Perché stava lottando se smettendo di farlo tutto sarebbe finito?

Non lo ricordava, non riusciva a ricordare nulla.

L’unica cosa di cui era certo era che il dolore lo stava sopraffacendo e che qualcuno, per quanto ridicolo potesse sembrare, stava cercando di prendere il sopravvento su di lui dall’interno del suo corpo.

Adam.

Di nuovo quella voce.

Fredda, glaciale, perentoria.

Cosa voleva da lui? Perché non lo lasciava semplicemente andare?

“Adam! Adam, non mollare!” la prima voce che aveva sentito, quella più lontana, quella fuori da lui. Per qualche ragione sentiva di potersi fidare molto più di quest’ultima, non capiva da dove provenisse ne di chi fosse ma era calda e preoccupata.

Nell’esatto istante in cui la sua mente formulò questo pensiero, la cosa che la teneva prigioniera rinserrò la sua presa su di essa, facendolo fremere ancor più di dolore.

Si stava contorcendo al suolo, probabilmente stava morendo.

Così, senza apparente ragione.

“Adam, puoi farcela, so che puoi.” la voce ora era più vicina e qualcuno gli afferrò la mano stringendogliela fino a fargli male ma col chiaro intento di strapparlo dall’altra voce, quella dentro di lui.

Adam!

E improvvisamente ricordò.

Michael, l’arcangelo Michael.

Il fottuto bastardo che si era preso il suo corpo sopraffacendo la sua coscienza e relegandola nell’antro più nascosto del suo essere. E ora che l’aveva ritrovata, il bastardo stava tentando con le maniere forti di prendere nuovamente il sopravvento.

Adam!

“Adam!”

La presa sulla sua mano si rinsaldò, così come quella dentro di lui.

Sam, a lui apparteneva quella mano.

E il terreno sotto di lui bruciava insieme a lui perché erano finiti all’inferno, ora ricordava tutto quanto.

Michael l’avrebbe ucciso piuttosto che perdere quella battaglia e se non l’avesse ucciso si sarebbe rimpossessato di lui, e sarebbe stato peggio che morire.

Ma quella mano gli stava offrendo una terza possibilità, quella di essere lui a sopraffare Michael e riprendere possesso del suo corpo e della sua anima. Se avesse fallito sarebbe morto, qualunque cosa pur di non darla vinta una seconda volta a quel bastardo che gli aveva promesso mari e monti tramite Zachariah, gli aveva promesso che avrebbe riportato in vita la madre, gli aveva promesso che sarebbe stato di nuovo felice. Poi aveva preso possesso del suo corpo e l’aveva usato per tentare di scatenare una guerra fra angeli e demoni usando come campo di battaglia la terra. Perché così come Michael poteva percepire ogni sua sensazione e pensiero, lui poteva fare lo stesso con Michael. Aveva percepito il suo disappunto e la sua rabbia quando Dean si era messo fra lui e Lucifer aiutando Sam a riprendere possesso del suo corpo. A quel punto era stato Sam a mettersi in mezzo, a mandare in fumo i suoi piani. Perché Michael non aveva alcuna intenzione di limitarsi a sferrare un attacco mortale a Lucifer, Michael voleva la guerra, così come l’aveva voluta Zachariah e probabilmente tutti gli altri angeli con loro. Ecco Michael, l’arcangelo tanto a lungo osannato nella Bibbia per aver sconfitto Lucifer e per aver annunciato alla vergine Maria il concepimento divino di Gesù. A quel punto quasi invidiava Sam, se non altro Lucifer non gli aveva promesso nulla, non l’aveva ingannato, non l’aveva preso quasi con la forza facendo leva sulla sua disperazione.

Perché era per disperazione che lui aveva detto il fatidico si a Michael.

In quella stanza assurda in cui Zachariah l’aveva imprigionato aveva pensato che Dean e Sam l’avessero abbandonato, di nuovo e a dispetto di tutti i bei discorsi sulla famiglia con cui l’avevano infarcito. Solo mentre Michael entrava in lui con prepotenza si era reso conto di non essere stato lasciato indietro, ma ormai era troppo tardi.

Adam.

Eccolo, era sempre lì e non mollava.

Ma nemmeno lui avrebbe mollato, se Sam era riuscito ad avere la meglio su Lucifer, lui poteva averla su Michael. In fondo era un Winchester, esattamente come colui che gli stringeva la mano sempre più forte cercando di tenerlo attaccato a se.

Adam.

“Nooooo!” urlò con tutta la forza che aveva in corpo, aggrappandosi con disperazione a Sam, l’unica cosa che gli appariva reale, l’unica persona che ancora lo ancorava alla realtà e a ciò che era sempre stato.

Adam, solo Adam.

Urlò di nuovo, e poi ancora, e ancora, e ancora.

Bruciava con sempre maggiore intensità, era avvolto con sempre più forza da quelle fiamme invisibili che lo stavano divorando.

La testa prese a pulsargli violentemente, Sam urlò, lui urlò.

Un lampo di luce.

Ti condanni il Signore.

Poi più nulla.

Sam lo prese fra le sue braccia che gli sembrarono miracolosamente fresche.

Non stava più bruciando.

La testa non era più sul punto di scoppiargli.

Michael era sparito, lasciandolo vuoto ma allo stesso tempo pieno di se stesso.

“Mi hai salvato.” disse, incapace di credere al fatto di essere ancora vivo.

“No, ti sei salvato da solo. - replicò Sam, aiutandolo a rialzarsi in piedi – Andiamo.” gli disse poi, iniziando a camminare.

“Dove?” chiese lui incespicando per stargli dietro.

“Si torna a casa, ho trovato un modo per uscire di qui.”

Adam si bloccò di colpo.

Lui non aveva più una casa e anche se i suoi fratelli avessero deciso di portarlo con se non sarebbe cambiato nulla, loro non avevano mai avuto una casa.

Senza contare che non c’era nulla per lui nel mondo, nulla per cui valesse la pena di tornare.

“Come posso tornare? Non sono più quello che ero.” disse con tono piatto, ed era vero.

Non era solo il fatto che sua madre era morta e non l’avrebbe mai più rivista, e nemmeno l’assenza di un posto fisico da chiamare casa.

Tutta quella storia l’aveva cambiato, l’aveva reso un’altra persona, gli aveva mostrato un mondo che credeva esistere solo nei libri e che invece era reale, reale e pure il contrario di ciò che si leggeva nei libri, un mondo in cui gli angeli era perfino peggio dei demoni, un mondo in cui chi avrebbe dovuto proteggerti era in realtà il primo a tradirti.

No, non poteva tornare indietro.

“Adam, questo è l’inferno. - tentò di farlo ragionare Sam – Possiamo andarcene, possiamo scappare, ma non potremo farlo per sempre, la porta presto si chiuderà e rimarremo intrappolati qua.”

“Vai.” gli disse Adam.

Ti condanni il Signore, gli aveva urlato con rabbia Michael prima di lasciarlo libero.

Ma Michael evidentemente non si era reso conto che lui era stato condannato il giorno in cui era nato Winchester senza nemmeno saperlo.

A lui però era andata di lusso, almeno per diciannove anni aveva vissuto una vita normale e ignara, la vita che Sam e Dean non avevano mai potuto avere e che probabilmente mai avrebbero conosciuto.

“Vai.” ripeté, interrompendo sul nascere le proteste di Sam.

Poi si voltò e scappò via, lontano dalla possibilità di tornare indietro, lontano dalla tentazione di avere di nuovo una famiglia, senza nemmeno aver chiesto a Sam se Michael se n’era andato sul serio o se era ancora da qualche parte dentro di lui.

Ormai non aveva più importanza.


NOTE.

Rieccomi con un'altra oneshot su Adam, questo è un Missing Moment della puntata 5x22. Non ho idea se nella sesta stagione spiegheranno come Sam ha fatto a tornare e nemmeno se si degneranno di far tornare o meno Adam - della serie, con la sesta stagione questo missing moment potrebbe essere completamente smentito - ma ecco, la sesta stagione non c'è ancora e io mi sono figurata una situazione ipotetica ù_ù

Il titolo è tratto dalla Bibbia, Zaccaria 3:2, versetto che è anche citato in apertura della shot. Se i pensieri di Adam vi sono sembrati un po' blasfemi sarei portata a farvi notare che SPN è di per se molto blasfemo, per cui mi auguro che nessuno se la prenda a male o si senta offeso (in quel caso dubito guarderebbe SPN, ma non si sa mai ^^").

Ho scelto di usare i nomi inglesi (Michael, Zachariah, Lucifer) semplicemente perché mi suonano meglio e ci sono più abituata.


Dovrebbe essere tutto ^_^

Se volete leggere altro su Adam, ho scritto altre due shot.

*si fa pubblicità da sola*

The son will not share the guilt of the father

e

Fatherless


No, non è un'impressione, AMO questo personaggio <3

   
 
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