Lo odia quando è nervoso, odia quando accende quella dannata PSP nel cuore della notte perchè non riesce a dormire e sveglia tutti con quel suo dannatissimo battere di dita sui comandi.
Grugnisce, ficcando la testa bionda sotto al cuscino.
Gli sfugge un gemito nel constatare che anche da li sotto quel tic tac sulla PSP non smette di infastidirlo.
"Vuoi spegnere quella cazzo di...di macchina infernale, Matt?! Io. Voglio. Dormire."
Sente Matt che sbuffa contrariato, spegne l'aggeggio che tiene tra le mani e lo posa sul comodino assieme agli occhiali.
Si rigira un paio di volte nel letto, sempre sbuffando.
Non lo sopporta, Mello.
Non sopporta che il suo duro scudo da macho traslochi nella terra dei puffi ogni volta che Matt ha un problema.
"Perchè sei così nervoso?"
Cerca di usare un tono duro, Mello, ma è così poco convincente...
Matt sbuffa. "Domani ho l'esame di letteratura e non so un cazzo..."
Mello scorge la sua silohuette illuminata dalla debole luce che filtra dalla tapparelle. E' seduto in un groviglio di coperte, gli occhi troppo verdi persi nel vuoto.
Gli da ai nervi l'istinto di protezione che gli sale quando lo vede così.
Indifeso, preoccupato, fragile...
Sbuffa, affonda la testa nel cuscino soffice, gli da le spalle.
Avrebbe voglia di mandarlo al diavolo - lui, il suo nervosismo e le sue paranoie - perchè non sopporta l'idea che un solo, singolo, stupido individuo, possa avere un tale effetto sulla sua corazza-anti-sentimenti.
Sbuffa di nuovo, mentre si rigira verso Matt, che è rimasto nella stessa posizione da cucciolo indifeso in cui l'aveva lasciato.
Perchè infondo - ma molto infondo - Mihael Keehl, Mello, ce l'ha una coscienza.
Si, anche fornita di sentimenti umani.
E, no, non ha un sassolino grigio al posto del cuore.
"Dai, vieni qui Matt. Se vuoi, puoi dormire con me"
Se li immagina Mello, gli occhioni di Matt brillare.
Lo sente strisciare i piedi sul pavimento e infilarsi nel suo letto in silenzio.
Lascia che posi la testa sul suo petto, solleticandogli la pelle con i capelli, e gli posa un braccio sulla schiena.
E poi, saggiamente, decide di chiudere gli occhi e ricominciare a dormire.
Troppe emozioni umane per oggi.
E poi domani dovrà suggerire tutto il compito di letteratura a Matt, meglio che arrivi puntuale alla prima ora...