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Autore: nuria    02/06/2010    1 recensioni
I sentieri di due coppie si incrociano in tristi circostanze e delle riflessioni nascono spontanee. Flashfics.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Owen e Beru Lars, Padmè Amidala
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I.                   Fratello

Shmi ne aveva parlato così tanto, di questo suo figlio, che Owen s’era convinto che il momento in cui quel fratello si sarebbe fatto vedere sotto i soli gemelli lo avrebbe riconosciuto come se fossero stati allevati insieme.

Anakin Skywalker è l’altro figlio di Shmi. È il figlio eccezionale: è un Jedi, e vive tra le stelle e i pianeti e porta la giustizia e la pace. Se n’è andato da Tatooine quando aveva nove anni, su una nave straniera assieme a due Jedi e una regina; e Shmi giurava che lo aveva sempre saputo, che se l’era sentito nelle ossa il momento che lo aveva guardato per la prima volta negli occhi, che un giorno quel bambino glielo avrebbero portato via. Il suo destino, diceva Shmi, era troppo luminoso per essere confinato su quell'arido masso di Tatooine.

E di quest’altro figlio Owen sa tante cose, così tante che crede di conoscerlo: sa che ha riparato la prima macchina a solo cinque anni senza aver mai saputo nulla di meccanica, che è l’unico umano capace di volare con gli sgusci (e di vincere), che da piccolo aveva avuto solo spiccioli ed eppure era sempre stato generoso col poco che aveva, che fin da piccolo faceva a botte con i gradassi e difendeva i deboli, che la prima volta che una bambina gli aveva dato un bacio s’era lavato la bocca per un quarto d’ora. Sa che da quando aveva saputo dell’esistenza dei Jedi era stato convinto che un giorno lo sarebbe diventato, ma che qualche volta aveva detto che forse gli sarebbe piaciuto di più fare il pilota, e altre volte aveva detto che avrebbe allevato bantha lì su Tatooine, per stare sempre vicino a Shmi.

Comunque la metta, Owen Lars esce sempre sconfitto dai paragoni con Anakin Skywalker. Nel cuore di Shmi, quel bambino avrà sempre un posto speciale, e Owen sarà sempre il secondo: e, in qualche modo, va bene così.

Lo aspetta: sa – crede – che se è davvero un Jedi prima o poi sentirà quello che è successo, e verrà a chiedere spiegazioni: verrà a domandare cosa è successo a sua madre, e perché non sono riusciti a salvarla da quel destino tremendo.

E quando Anakin Skywalker arriva non è il bimbo biondo e sorridente dei racconti di Shmi. È un giovane uomo, alto, scuro, con un contegno serio, una spada laser alla cintura e una treccina da Jedi in addestramento. Quell’uomo non ha molto del ragazzino normale di cui ha parlato Shmi, né del Jedi calmo e rassicurante del sapere comune. Davanti ai suoi occhi Anakin Skywalker è un giovane irrequieto, con un’ombra di pericolo negli occhi e una voce cupa.

Owen si deve quasi ricredere sul conto dei Jedi, quando lo vede: è il primo Jedi che abbia mai visto, probabilmente l’ultimo, e forse, solo forse, sono vere le storie che raccontano di questi Jedi, questi superuomini capaci di fare l’impossibile; e Anakin Skywalker sembra davvero capace dell’impossibile quando si alza dal tavolo a testa bassa e va alla ricerca di sua madre.

Quando torna, dopo essere riuscito dove trenta uomini non erano riusciti, il Jedi sembra una bomba pronta ad esplodere e nessuno ha il coraggio di avvicinarlo. Non dà spiegazioni, non dorme, non mangia. Si chiude nel garage con la sua ragazza, e ne esce solo più tardi, con le braccia attorno alle sue spalle, e gli occhi che bruciano.

Al funerale è silenzioso, e quando parla lo fa a voce così bassa che non si capisce quello che dice. Forse è meglio così.

Poi parte senza salutare, e Owen sa che non lo rivedrà più. Chinandosi sulla tomba della sua seconda, dolcissima madre, Owen si chiede se è imperdonabile il fatto che, a dispetto di tutto quello che dovrebbe provare, l'unica cosa che sente quando vede la nave sfrecciare via è un terribile senso di sollievo. Forse è vero che i soli rendono aridi anche i cuori; forse Anakin Skywalker non è più la persona che Shmi aveva conosciuto. Owen Lars, ancora una volta, non ha risposte.


  
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