FOR
A
LIFETIME
Sofferenza,
disperazione,
morte.
No,
non poteva arrendersi, non adesso. Il destino
del suo regno, del suo popolo, di tutta Narnia dipendeva solo da lui.
Caspian
arrancava a fatica tra le fila dei nemici,
la sua armata veniva attaccata senza tregua sia sul fianco sinistro sia
su
quello destro.
Era
una carneficina, i suoi soldati si difendevano
senza paura contro l’armata nemica, ma ormai i numeri erano a
loro sfavore, la
superiorità dell’avversario era schiacciante.
Il
giovane re osservava impotente i suoi uomini
che cadevano come mosche sotto l’ondata incessante
dell’assalto, solo il piccolo
drappello di uomini con l’incarico di difenderlo resisteva.
“Basta”
pensò Caspian “se devo soccombere voglio
farlo con dignità, non importa quale sarà la mia
fine, almeno verrò ricordato e
sepolto con onore.”
La
decisione, infine, era presa: radunò attorno a sé
i pochi superstiti e si preparò a lanciare il suo ultimo
attacco contro il
cuore dell’esercito nemico.
Con
un urlo, Caspian si scagliò in avanti puntando
verso il petto del generale nemico…
“Caspian,
Rilian, è tutta la sera che giocate con
i soldatini. Adesso basta!” disse un’esasperata
Susan entrando nella sua camera
da letto.
“Ma
mamma, stavo vincendo!” si lamentò il piccolo
Rilian, di soli quattro anni, distogliendo la sua attenzione dalle
numerose
truppe che circondavano i pochi pezzi che aveva concesso al padre di
usare.
“Puoi
continuare domani, amore. E’ tardi, è ora di
andare a letto.”
Il
piccolo alzò uno sguardo supplichevole verso Caspian,
accoccolato di fronte a lui sul grande letto matrimoniale.
“E’
vero Rilian, obbedisci a tua madre, riprenderemo
domani il combattimento” confermò il re addolcendo
la risposta con una carezza
sulla testolina del principino.
“E
poi” proseguì la regina sedendosi e circondando
il figlioletto in un caldo abbraccio “anche i grandi e
valorosi comandanti
hanno bisogno di riposo durante un’importante
battaglia”
“Anche
papà e lo zio Peter?” chiese Rilian, come
sempre smanioso di conoscere ogni minimo dettaglio delle imprese della
sua
famiglia.
“Specialmente
tuo padre e lo zio Peter!” rispose sorridendo Susan
“Peter soprattutto non era
in grado di ragionare senza le sue dovute ore di sonno… E tu
vuoi diventare
valoroso come papà e lo zio Pete, giusto?”
“Si,
e come lo zio Edmund!” rispose il bambino con
gli occhioni azzurri che luccicavano per l’ammirazione.
“Allora
fila a letto campione!” rispose ridendo
Caspian “Vai a lavarti i denti, io e la mamma ti
raggiungeremo per la
buonanotte”
“E
starete con me? E mi racconterete una storia?”
chiese Rilian che da prode combattente era tornato un bimbo di quattro
anni
desideroso dell’attenzione dei genitori.
“Certo,
tesoro, finché non ti addormenterai. Cosa
vuoi che ti raccontiamo?” chiese Susan stringendo
più forte il suo cucciolo.
“Di
quando la zia Lucy ha trovato Aslan che ha
risvegliato gli alberi e il dio del fiume!”
“D’accordo”
“Evviva!”
gridò il piccolo saltando giù dal letto
e avviandosi verso la porta.
“Non
far arrabbiare la governante portandoti uno
dei soldati di Ripicì in camera! Lo so che sono tuoi amici,
ma devono fare la
guardia al castello, non farti da sorvegliante!”
“Si,
mamma” gridò Rilian già a
metà del corridoio.
“E
tu! Non ti vergogni alla tua età di giocare
ancora?” disse ridendo la regina rivolta a suo marito
“E per giunta, cosa
direbbero i tuoi sudditi se sapessero che sono governati da un re che
viene
battuto sul campo di battaglia da un bambino?”
“Mi
stai provocando, Susan?” chiese lui alzando un
sopracciglio.
“No,
è solo che preferisco altri tipi di gioco”
rispose provocante la giovane avvicinandosi al re e costringendolo a
sdraiarsi
con la schiena sui cuscini mentre lo baciava sul collo.
“Mmm,
allora è il caso che mi insegni qualcosa,
mia regina!” rispose Caspian prendendola per le spalle e
spostandola sotto di
lui invertendo così le posizioni.
“Sarò
lieta di darvi delle ripetizioni, vostra
maestà” mormorò la ragazza un momento
prima che un bacio del marito le impedisse
di dire o pensare ad altro.
Le
labbra di Susan si modellavano perfettamente su
quelle del giovane, mentre Caspian faceva scivolare lentamente una mano
sotto
la leggera veste della sua sposa.
“Caspian,
dobbiamo andare da Rilian…” mormorò la
regina separandosi dalle sue dolci labbra e alzandosi dal letto
“Abbiamo tutta
la notte per noi…”
“No
amore” la corresse il giovane re sussurrandole
all’orecchio
mentre uscivano sul corridoio
“Abbiamo
tutta la vita”
E' la mia
prima one-shot, appena venuta
in mente e scritta tutta d'un fiato! Avevo voglia di descrivere un bel
quadretto familiare, e per me Susan Caspian e Rilian sono perfetti
insieme.
Mi sono resa
conto che è difficile
limitare la scrittura a un solo capitolo, ma che dite, ho reso un po'
l'atmosfera? Di sicuro mi sono divertita molto a scriverla :-)
Baciotti!
Arual
P.S.
tranquilli, continuerò a scrivere
per l'altra fanfic "Love story"!