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Autore: ChelseaH    03/06/2010    1 recensioni
[SPOILER QUINTA STAGIONE] Si supponeva che gli angeli fossero i buoni, o almeno questo era quello che gli era stato insegnato. Gli angeli erano coloro che combattevano il male, che proteggevano il genere umano, che lo preservavano. Gli angeli non mentivano, non ne avevano la facoltà.(Adam 5x18)
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Adam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione
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DISCLAIMER: Adam Milligan e Supernatural sono proprietà di Kripke, della CW e degli aventi diritto, con questo scritto non ci guadagno nulla.


SPOILER 5x18


NOTE: Shot scritta per il prompt 02. "Se il mondo ti volta le spalle, non devi far altro che voltargli le spalle anche tu" del Set 7 - Il re leone, della challenge di 10disneyfic. Ulteriori note alla fine.


In quel tempo sorgerà Michael.

[Missing Moment 5x18]


“In quel tempo sorgerà Michael, il grande capo, il difensore dei figli del tuo popolo; vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; cioè, tutti quelli che saranno trovati iscritti nel libro.”

(Daniele 12:1)


La mente di Adam faticava a metabolizzare ciò che stava succedendo.

Si supponeva che gli angeli fossero i buoni, o almeno questo era quello che gli era stato insegnato. Gli angeli erano coloro che combattevano il male, che proteggevano il genere umano, che lo preservavano. Gli angeli non mentivano, non ne avevano la facoltà.

Un solo angelo si era permesso di mentire, di ingannare, di fare del male e quell’angelo era stato per questo bandito dal paradiso e scagliato all’inferno.

Questo era quello che gli era stato inculcato a scuola, in chiesa.

Questo era quello che gli aveva raccontato sua madre quando gli aveva detto che non sarebbe mai stato solo perché a vegliare su di lui ci sarebbe sempre stato il suo angelo custode.

E invece non solo nessuno aveva vegliato su di lui, ma aveva anche scoperto che gli angeli potevano essere creature malvagie e perfide tanto quanto i demoni.

Zachariah gli aveva mentito.

Zachariah l’aveva usato.

Zachariah l’avrebbe lasciato morire lì, sul quel pavimento, solo perché non aveva più bisogno di lui e lo considerava alla stregua di un insetto che andava schiacciato.

Zachariah l’aveva messo contro a Sam e Dean, instillando in lui un odio profondo per i due fratelli, un odio che li aveva portati tutti quanti lì, in quella stanza, alla mercé di un angelo meschino che si era rimangiato tutte le promesse che gli aveva fatto, che l’aveva scaraventato sul pavimento procurandogli atroci sofferenze mentre faceva lo stesso con Sam.

Un’esca, non era stato niente più che un’esca.

Il suo compito non era quello di accogliere Michael ricevendo come ricompensa la vita della madre, il suo compito - quello vero - era stato semplicemente di condurre Dean Winchester in quella sala. E Dean ora era lì, a guardare i suoi due fratelli morire e sul punto di dire si a Michael per salvarli. Quello che forse Dean non sapeva, era che Zachariah li avrebbe uccisi comunque, avrebbe ucciso lui, avrebbe ucciso Sam rendendo il sacrificio del tutto vano.

E solamente per colpa sua, sua che aveva preferito fidarsi di un dannato angelo piuttosto che dei suoi fratelli, lui che non aveva concesso loro nemmeno il beneficio del dubbio, fingendo di ascoltare Sam e i suoi discorsi quando in realtà aveva già preso la sua decisione.

E nonostante tutto questo loro due, i suoi fratelli, erano corsi ugualmente in suo aiuto, mettendo da parte le divergenze, mettendo da parte il fatto che seppur fratelli di sangue erano a tutti gli effetti degli estranei.

Era a tutto questo che pensava mentre Zachariah richiamava Michael, era a questo che pensava mentre vedeva Dean lanciare messaggi con lo sguardo a Sam e Sam comprenderli al volo. Era questo che significava essere fratelli, esserlo davvero? Lanciarsi uno sguardo e comunicare con esso un discorso intero? Non ebbe tempo per ragionarci oltre, per chiedersi se anche lui avrebbe potuto capire le intenzioni vere di Dean se gli fosse cresciuto accanto come Sam, perché Dean di fronte a lui attaccò Zachariah col pugnale e lo uccise.

Era incredulo, forse si sarebbero salvati veramente.

Forse.

La stanza cominciò a tremare, Michael stava arrivando.

Forse sarebbero semplicemente morti, tutti quanti.

Dean lo aiutò a rialzarsi, poi corse ad aiutare Sam.

Forse ce l’avrebbero fatta.

Si diressero verso l’uscita, Dean tenendo Sam sottobraccio.

Era bello dopotutto avere dei fratelli che lottavano per lui, era bello sapere che in un momento come quello non era solo.

Dean e Sam uscirono dalla porta, lui corse dietro di loro.

E una volta fuori di lì magari gli sarebbe stata concessa una seconda chance di avere una famiglia, anche se la madre era ormai morta e nessuno l’avrebbe riportata indietro gli rimanevano pur sempre i due fratelli e una vita intera per imparare a conoscerli, a voler loro bene e a farsi voler bene da loro.

Ce l’avrebbero fatta.

No, la porta si richiuse.

Dean e Sam fuori, lui dentro.

Il panico lo avvolse, loro ce l’avrebbero fatta, lui no.

La luce di Michael avvolse la stanza, mentre nessuno sfondava quella maledetta porta, nessuno faceva irruzione per salvarlo.

Dean aveva pensato bene di caricarsi in spalla il fratello giusto, quello fra i due la cui salvezza gli premeva di più.

Dean aveva detto si a Michael.

Dean era scappato.

Dean l’aveva lasciato solo con Michael.

Tentò disperatamente di riaprire la porta, urlando a squarciagola il nome di Dean, sperando fino all’ultimo di meritare la stessa salvezza che si era meritato Sam.

E invece niente.

Una forza inumana lo gettò contro al muro, dalla parte opposta della stanza.

Lontano dalla porta, lontano dall’ultimo barlume di speranza che gli era rimasto.

Probabilmente Dean e Sam erano già lontani, magari perfino dimentichi del fatto che lui era stato abbandonato a un arcangelo che era tutto fuorché ciò che dipingevano nei libri.

Se il mondo ti volta le spalle, non devi far altro che voltargli le spalle anche tu.

Una voce maestosa, imperiosa.

Una voce nella sua testa.

Era Michael, era lui che gli stava parlando.

Era lui, l’arcangelo Michael, che gli stava suggerendo di arrendersi perché tanto non c’era nessuno disposto a lottare per lui.

Sapeva che era sbagliato, ora sapeva che fidarsi degli angeli non portava a nulla di buono.

Ma sapeva anche che in terra la situazione non era molto migliore che in cielo, anche i fratelli ti voltavano le spalle e lo facevano dopo averti illuso di poter avere una famiglia.

Così come Zachariah l’aveva illuso circa la madre.

Tutti l’avevano illuso.

Tutti l’avevano tradito.

Non gli rimaneva che morire una seconda volta e a quel punto, cosa cambiava fra il rimanere steso lì a soffrire aspettando la morte e cedere a Michael ponendo immediatamente fine al suo tormento? Niente, non sarebbe cambiato assolutamente nulla, tranne forse il fatto che se avesse rifiutato, Michael avrebbe trovato la maniera di decuplicare il suo dolore.

“Si.” gemette a fatica, conscio di essere un codardo ma anche del fatto che non gli era rimasto più nulla per cui valesse la pena lottare o sacrificarsi.

“Si.” ripeté a voce un po’ più alta.

La luce nella stanza si intensificò fino quasi ad accecarlo, un calore ustionante e un gelo insopportabile lo avvolsero allo stesso tempo, sentì qualcosa piantare le radici direttamente nella sua mente, estirpando in malo modo la sua coscienza e tutto ciò che Adam Milligan era stato.

E poi più niente.



NOTE.

E sono già al terzo prompt dei 10 della tabella di 10disneyfic, mi sta risultando più facile del previsto scrivere questa serie di storie su Adam.

Sarà che Adam chiama l'angst e io e l'angst andiamo molto più che d'accordo ù_ù

Insomma, questa shot è una possibile visione di come potrebbero essere andate le cose quando Michael si prende Adam come tramite, sarei quasi tentata di ringraziare Kripke per avermi lasciato tutto un universo da costruire da sola intorno ad Adam, non fosse che così Jake Abel si è visto proprio poco nella serie

*ama Jake più del personaggio che interpreta*

*ma ama anche Adam o non sarebbe qui a scriverci sopra giorno dopo giorno*


Se volete leggere altro su Adam, ho scritto altre tre shot.

The son will not share the guilt of the father

e

Fatherless

e

Ti condanni il Signore

   
 
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