Morgan nutriva il timore segreto che qualsiasi cosa avesse potuto fare non sarebbe mai stata abbastanza, che ci sarebbe stato sempre qualcosa che avrebbe potuto portarlo via da lui. E non riusciva a sopportare quelle emozioni. L’amore che provava per il suo piccolo genio era così vasto e profondo da fargli quasi paura, perché mai in tutta la sua vita aveva provato qualcosa di simile. Solo quel ragazzo esile che stringeva tra le braccia era riuscito a conquistarlo fino a quel punto e ora, a ogni passo, si ritrovava a temere di poterlo perdere un giorno. Cosa avrebbe fatto allora? Morgan non era capace di dare una risposta a quell’interrogativo perché ogni volta che si fermava a riflettere riusciva a scorgere solo un baratro aperto sul vuoto.