Capitolo 1
Dove…
dove mi trovo? Non ricordo niente… solo quella macchina che viene verso di me a
folle velocità, e poi il buio… ahhhh che mal di testa..
atroce!!!
Cerco di guardarmi attorno, ma vedo solo pareti bianche ed un ragazzo che parla
con un uomo… sembra un medico dal camice che indossa…. Non riesco a metterlo a
fuoco, stanno parlando… ma non sento bene, quando uno di loro si volta e vede che
sono sveglia.
Si avvicina e
con un sorriso mi chiede come sto… non riesco a sentire la sua voce, ma riesco
a leggere le parole sulle labbra, con un piccolo lamento gli rispondo… poi
ancora il buio.
+++
Sento una luce che mi colpisce gli occhi, gli apro lentamente, ora riesco a
mettere a fuoco quello che mi circonda.
Sembra un ospedale, ma è molto diverso da come li ricordo, quando entra l’uomo
che avevo visto prima… credevo che fosse un sogno..
invece è li davanti a me, lo so perché quando mi tocca la fronte sento la sua
mano….
- Come si sente signorina? – chiede.
Come mi sento? Come se fossi stata schiacciata da un camion pieno!
-Ha avuto fortuna – continua.
Fortuna? Fortuna trovarmi li?..... se per lui trovarsi
in un ospedale è una fortuna, sono messa proprio bene! In questo momento, mi
piacerebbe essere nel villaggio turistico che avevo prenotato insieme ai miei
amici a New York, con tanto di piscina e idromassaggio!!
- Mi può dire il suo nome? - chiede mentre scrive qualcosa su una cartellina.
Credevo di avere la borsa con la mia carta di identità… anche perché altrimenti
non potevo fare un viaggio talmente lungo!!
- La mia borsa? - chiedo timorosa.
- Borsa? Non c’è nessuna borsa –
Ok ok…. Questo è solo uno dei tanti scherzi fatti dai miei parenti americani,
non credevo che, dopo due anni, sono ancora arrabbiati
con me, per il motivo che sono andata a vivere in Italia con una mia amica… lei
voleva fare la modella a Roma, ed io volevo trovare un lavoro per quello che mi
sono specializzata: Archeologia romana...e quale luogo è meglio del suo fulcro?
Così sono partita, lasciando tutto…..
Guardo l’uomo che è davanti a me, sta scrivendo qualcosa su un blocchetto…. Poi
chiede nuovamente il mio nome….
Va bene lo scherzo è durato anche abbastanza!! Così mi
metto a ridere, dicendo che ne avevo fin troppo, dove sono i miei parenti? Ma
il dottore mi rivolge uno sguardo serio… smetto di ridere.
Ok sto al loro gioco!!
- Kelly Egan – rispondo.
- Signorina Egan è stata fortunata, il giovanotto che sta aspettando fuori la
trovata priva di sensi, in piazza nel centro della città –
Priva
di sensi? quindi non è uno scherzo… la macchina mi ha
investita davvero.
Il ragazzo che sta aspettando oltre quella porta, potrebbe essere Andrea oppure
Luca, erano con me quando ero andata a comprare una rivista per passare il
tempo sull’aereo…..
- Posso sapere chi è che mi ha portato qui? - chiedo curiosa.
Il
dottore si rivolge a me con un sorriso, si avvicina alla porta facendolo
entrare.
La figura che si presenta davanti non è uno dei miei amici…..
Lo guardo stupita, con la bocca aperta, scuoto la testa per cercare di svegliarmi,
mentre nel mio cervello contino a ripetere che è solo un sogno, solo uno
stupidissimo sogno, quando ti svegli, ti accorgi che sei sull’aereo che ti
porta in America… questa frase la ripeto fino alla nausea.
Chiudo gli occhi per aprirli dopo un paio di minuti… sono ancora nello stesso
posto!!
- Ciao come stai? - chiede sorridendo.
Lo osservo meglio.. ha i capelli biondi e gli occhi
azzurri, ha un fisico niente male in più ispira simpatia… no! è sicuramente simpatico, come se lo conoscessi già.
- Meglio grazie… posso sapere il tuo nome? – gli chiedo pensierosa.
Spero che non dica quello, altrimenti sono in un bel casino!!
- Joey Wheeler e tu? -
Lo sapevo lo sapevo lo sapevo!!! Ma come sono finita
in… in … in un cartone?!?!?!?
Mi riprendo dopo un po’ e rispondo alla sua domanda, sembra soddisfatto, bhè io
no! Mi sono piaciuti molto i cartoni animati quando ero piccola e se devo
essere sincera anche questo cartone non era niente male, lo guardavo sempre,
tant'è che mi sono appassionata, in oltre parlava dell’antico Egitto e quella
era mi piace troppo…
- Bhè ora dobbiamo andare- dice il dottore spingendo il biondino verso la porta.
- Ci vediamo domani.. e ti farò conoscere i miei amici
ciao! -
Gli seguo con gli occhi… si domani… domani sarò già in piscina a godermi il
sole, pensando a che strano sogno ho fatto!!