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Autore: _Lollipop_    05/06/2010    3 recensioni
Cosa si prova quando non si rivelano i proprio sentimenti alla persona che ami, per paura di un rifiuto o per semplice orgoglio? Veronika e Tom lo sanno benissimo. Questa storia non ha uno scopo ma l'ho creata sulla base di un sogno e il semplice intento è la mia idea che, se non ci si apre al momento giusto, si può perdere il treno, un treno di sola andata. E tutto questo l'ho racchiuso in questi due personaggi...
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...Why do I keep loving you?...

 

 

 

Premetti il tasto rosso del cellulare facendo in modo che mi mostrasse l'orario posizionato accanto alla mia foto. Alla mia vecchia foto. Il visino da diciottenne leggermente pallido, le guance poco rosate, gli occhi verdi contornati di matita, le labbra abbastanza carnose coperte da un sottile strato di lucidalabbra fruttato, i lunghi capelli mori che ricadono morbidi sulle spalle. E un sorriso sereno stampato sul volto, un sorriso che mi risultava difficile nascondere.

Ora, a distanza di cinque anni, la mia vita aveva subito un balzo. Osservai nuovamente l'ora. Le 23.30. Sarebbero arrivati a momenti. Appoggiai il cellulare sul bracciolo del divano bianco in pelle prima di sprofondare meglio tra i suoi cuscini in attesa del loro arrivo. Chiusi gli occhi provando a rilassarmi.

Sobbalzai leggermente quando, dieci minuti dopo, la porta venne aperta bruscamente e sbatté contro il muro del colore del mare.

È arrivato...

 

Chiusi ancora una volta gli occhi massaggiandomeli. L'intervista non doveva essere andata molto bene, oppure si era annoiato. Li riaprii solo quando mi sentii afferrare per il polso in malo modo. Mi trascinò su per le scale, quasi correndo, fermandosi davanti alla porta in legno di quella camera.

 

La sua camera...

 

La camera che in quei ultimi anni era stata spettatrice di così tante scene d'amore e peccati di lussuria. Aprì la porta trascinandomi dentro. La camera buia, con quel poco di alone proveniente dalla candida luna che la finestra mostrava alta nel cielo, aveva un aria misteriosa e allo stesso tempo eccitante. Sfondo di un' altra perfetta scena d'amore che sarebbe avvenuta da li a poco inevitabilmente. Si girò verso di me e finalmente potei vederlo in volto.

I suoi dolci lineamenti, illuminati dalla luce lunare, risplendevano ancora più del solito donandogli un aspetto celestiale, come una figura angelica proveniente dalle nuvole e scesa sulla terra per essere il mio più grande desiderio e la mia più sofferta maledizione. Eppure, ogni notte, ringraziavo il cielo per aver condiviso con me la sua più bella stella. Sul suo viso si fece strada un sorriso provocante e desideroso di un altro contatto tra i nostri due corpi.

Chiuse la porta alle mie spalle per poi dedicarsi completamente a me. Si avvicinò al mio viso e, con una lentezza disarmante, mi baciò la fronte.

-non vedevo l'ora di tornare da te- mi sussurrò all'orecchio, con quella voce sensuale che lo caratterizzava, e guardandomi con la coda dell'occhio per osservare la mia reazione. Non risposi, non ce n'era bisogno. La mia pelle, fulmineamente accaldata, e il mio respiro, improvvisamente accorciato, parlavano per me. Con le labbra mi accarezzò la pelle sotto il lobo. Chiusi gli occhi sentendomi subito estasiata da quel semplice tocco. Lo sentii sorridere sulla mia pelle. Come sempre, mi aveva capita. Era l'unico che era riuscito a capirmi all'istante e che ancora oggi riesce a comprendere le mie sensazioni, e non ci voleva molto per lui a capire quanto lo desideravo. Alzò le mani portandole di fianco al mio viso, appoggiandole sulla porta.... intrappolandomi..... come a volermi tenere li.... come per paura che scappassi. Ma niente al mondo sarebbe riuscito a spostarmi da li. Spinse delicatamente il suo corpo contro il mio imprigionandomi completamente e facendo aderire completamente le nostre figure. Riuscii a cogliere la sua voglia crescere ardentemente. Con le labbra mi accarezzò il mento, la mandibola, la guancia spostandosi fino alle labbra su cui posò dolci le sue. Rabbrividii leggermente all'improvviso contatto con il suo pearcing freddo che, fin dalle origini, mi faceva impazzire. Ogni suo tocco, ogni suo sfioramento, provocava in me una scossa. Allungai una mano al suo volto mentre i suoi occhi nocciola si specchiavano nei miei, scambiandosi sguardi di incontrollabile piacere. Gli accarezzai la guancia morbida con le dita, delicatamente. Le sue mani, invece, accarezzavano teneramente i miei fianchi al di sotto della canotta.

 

Sorrise... Persi un battito...

 

Mi beò nuovamente di un suo bacio, questa volta, più appassionato e desideroso. Continuò ad accarezzarmi lentamente i fianchi. Giocò con le spalline della grande maglietta del pigiama che mi copriva, fino a sfilarmela completamente. Si staccò per guardare il mio corpo rimasto seminudo davanti a lui e ne analizzò le curve. Sorrise...di nuovo. Con lo sguardo percorse l'immagine del mio braccio steso lungo il corpo per prendermi, poi, la mano e accompagnarmi al letto. Si avvicinò di più costringendomi ad indietreggiare e, di conseguenza, a farmi cadere sul morbido letto che io ben conoscevo. Subito il suo corpo possente sovrastò il mio inerme ed esile. Si sostenne con le braccia tese mentre tornava a baciarmi con dolcezza la pelle bollente del collo. Lo aiutai a sfilarsi la maglia oversize che nascondeva il suo corpo leggermente scolpito e la sua pelle così morbida. Accarezzai il suo petto assaporandolo ogni tanto.

Quante volte avevo ringraziato il destino, che quella sera, scelse me come sua compagna di giochi. Non la bionda davanti a me, non la rossa di fianco. No. Me. Scelse me. E da quel giorno non potei più fare a meno di lui.

Scese lentamente ed arrivò al mio petto. Mi baciò la clavicola e piano scese arrivando ai miei seni scoperti. Sapevo che adorava quando non mi mettevo il reggiseno. Ci dedicò particolare attenzione accarezzando con dolcezza e baciando con passione. Chiusi gli occhi beandomi di quei tocchi delicati e estasianti. Quando le sue labbra toccarono l'elastico dei miei slip sussultai. Posò un bacio leggero alla mia femminilità attraverso il tessuto e poi velocemente lo rimosse lasciandomi completamente a sua disposizione e libera al suo sguardo. Con la mano me la sfiorò appena per poi alzarsi posando il peso sulle braccia e guardando di nuovo il mio corpo questa volta completamente nudo. Mi accarezzò le cosce, il ventre, il petto e poi mi posò un bacio tenero sulle mie labbra. Si tolse i jeans larghissimi e i boxer, prese un profilattico e se lo infilò con maestria. Si posizionò meglio tra le mie gambe e, delicatamente e con cautela, entrò in me. Chiusi gli occhi, portando indietro il capo e mordendomi il labbro inferiore mentre con le mani stringevo il lenzuolo fino a farmi diventare bianche le nocche. Si abbassò donando un bacio sul mio petto. Cominciò a muoversi dolcemente dentro di me. Mi sentivo come catapultata in un altro mondo. Un mondo tutto rosa fatto di zucchero filato e caramelle. Un mondo perfetto lontano dalla dura realtà. Come in paradiso. Mi sentivo beata. Tra le sue braccia mi sentivo importante e apprezzata. Con lui al mio fianco mi sentivo bene. Il suo respiro si fece accelerato vicino al mio orecchio, cosa che mi mandò in estasi. Lo sentivo dentro di me. I nostri corpi vicini, in contatto. Il suo e il mio, diventati una cosa sola. Uniti, mischiati, insieme di nuovo. Una sensazione imparagonabile che, per me, non aveva un prezzo.

Aumentò le spinte costringendomi a reprimere dei gemiti più forti mordendomi bruscamente il labbro.

-Veronika...c'è una cosa che devo dirti...- sussurrò al mio orecchio, gemendo, con il fiato corto. Strinsi le gambe intorno alla sua vita capendo che stavamo arrivando all'apice. E questo mi fu confermato poco dopo.

Cadde stremato sul mio corpo stanco e rilassato. Gli accarezzai dolcemente le treccine nere che ricadevano selvaggiamente sulla sua schiena sudata. Intanto le sue labbra rimasero immobili ed incollate al mio collo leggermente bagnato. Assaporai a pieni polmoni il suo profumo. Non mi stancavo mai di lui, avevo bisogno della sua compagnia, senza mi sentivo come persa. Strinsi gli occhi sentendo le lacrime minacciare di scendere e bagnandomi le guance. Quando ebbe ripreso fiato si sfilò delicatamente da dentro di me per buttare il preservativo nel cestino di fianco al letto. Mi guardò.

-cosa c'è principessa? Ti ho fatto male?- chiese teneramente, con ancora un po' di fiatone, infilandosi sotto il lenzuolo al mio fianco, accarezzandomi i capelli e il volto.

-no va tutto bene...- risposi asciugandomele frettolosamente.

-.......perchè continui a starmi vicino?......perchè non mi hai abbandonato tempo fa?.....- era una domanda che spesso mi chiedevo anchio e a cui non riuscivo mai a trovare risposta. O meglio, la sapevo la risposta...ma era proprio la risposta che avrei dato che poi non sarei riuscita a motivare. D'improvviso mi tornò in mente proprio il testo della loro canzone:

 

There's no real love in you...There's no real love in you...

...There's no real love in you...There's no real love in you...

Why do I keep loving you?...

Automatic...”

 

.Non c'è vero amore in te.....perchè continuo ad amarti?

La risposta si da praticamente da se....”perchè Ti Amo Tom...”

...È automatico...

 

Avrei tanto voluto rispondergli.

Avevo provato tante volte ad allontanarmi da lui, ma non potevo. Non potevo, e non riuscivo a stargli lontana. Avevo bisogno delle sue carezze, delle sue parole, delle sue labbra, del suo profumo, della sua presenza....di Lui...

Avevo semplicemente bisogno di lui.

Forse un giorno sarei riuscita a dirgli quelle fatidiche parole.....

 

E non c'è cosa peggiore...dell'orgoglio che provano due segreti innamorati...nel dire quelle due fatidiche parole....

...Ti Amo...”

 

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Buona sera a tutte ragazze! ^^

Sono tornata, questa volta, con una piccola One-Shot su Tom (come sempre xD) e una nuova protagonista, Veronika.

Nel caso non abbiate capito qualcosa nel primo, e ultimo, capitolo, ora vi chiarisco i dubbi con un piccolo riassuntino.

La storia parla di questa ragazza che, incontrando il nostro amato sex-gott a un concerto del gruppo e passandoci una notte di fuoco, non riesce più a fare a meno della sua presenza, diventando, per sua fortuna, la preferita di Tom.

Nel caso non si sia capito, anche lui prova questi sentimenti per la giovane innamorata, e anche le stesse sensazioni mentre fanno l'amore. Perchè per lui non è il solito sesso, ma amore e de notate lei racconta anche di come sia delicato e dolce durante tutta la serata. Tanto che durante il rapporto lui prova a rivelarli quello che sente ma l'orgoglio e la fama glielo impediscono. Mentre lei soffre per questo amore che, crede essere, non corrisposto e non capisce i sentimenti di lui, come, a differenza, riesce lui. Infatti, oltre a capire che è innamorata, capisce che soffre questa situazione e così lui gli chiede perchè non se n'è andata quando poteva, cioè in un qualsiasi momento. Lei non gli risponde non trovando una risposta valida credendo che non venga corrisposta. E conclude affermando che un giorno FORSE riuscirà a dirgliele. L'ultima frase l'ho messa giù io al momento, so che non è un gran che ma volevo riassumere il senso di questa storia che, spero vi sia piaciuta!! ^^

Aspetto i vostri pareri!! ^^

Un bacio e ringrazio già chiunque legga o recensisca la storia!! ^^

Sara.

  
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