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Autore: _Syn    06/06/2010    2 recensioni
GammaxUni - Spoiler Future!Arc;Capitolo 279
“E’ bello il suono delle foglie che cadono, vero?”
Il sorriso di Uni che brilla mentre il sole tramonta colpisce Gamma, lì, accanto a lei.
“Tu puoi sentirlo, principessa?” chiede, sfiorando la foglia che è appena caduta.
“Sì... sento il suono della vita che nascerà.”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Autunno
Personaggi: Uni, Gamma
Pairing: GammaUni
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Drammatico
Avvertimenti: One Shot, Spoiler Future!Arc (Capitolo 279)
Note: Il 279 è probabilmente il capitolo che più mi ha commossa. In verità non saprei dirlo, considerando quanto meravigliosa sia la Saga del Futuro, ma tra le mie preferenze Uni e Gamma hanno un posto speciale.
Vi consiglio di leggere – se lo farete – la storia, ascoltando questa melodia: Goodbye for now . Ve l’assicuro, è meravigliosa e aiuta la lettura.
A proposito... Tutti i dialoghi di questa one shot – tranne quelli nei flashback che sono opera mia – sono presi dal capitolo 279, che trovate qui. Lo so che la mia traduzione è orrenda, non infierite XD

Buona lettura,
Bella.


 

Autunno

 



Il sapore delle lacrime è amaro e, mentre scavano solchi invisibili sulle guance, pare che anche il cuore venga colpito dal loro potere corrosivo. Corrodono lentamente, come una carezza che punta a far male, più che a consolare.

Uni la sente quella carezza, anche se intorno a lei il caos esplode e la sofferenza distrugge. Uni avverte il fuoco negli occhi, ma non alza lo sguardo in cerca di aiuto. E’ il fuoco che l’aiuterà a realizzare le speranze di tutti, il fuoco che trasformerà in cenere le radici malvagie del potere di Byakuran.

Il fuoco diventa una goccia invisibile e scivola via, accarezzandola nell’anima. Vibra dentro, quando la consapevolezza del futuro che ha scelto divampa come un incendio di lacrime. Trema, le ginocchia cedono quando il buio della morte le stringe il cuore come se volesse devastarla. Lo sguardo si fissa in un punto, e per un istante neanche il caos intorno a lei sembra scuoterla. Tutto tace, solo per un istante, per lei, la principessa. Il silenzio l’accompagna, intrecciando quella paura alle corde dell’anima. Sembra così difficile, ora, rinunciare a quel silenzio.


Il silenzio con cui ha osservato la felicità e le speranza di Tsuna e degli altri.

Il silenzio dei sorrisi con cui ha risollevato gli animi.

Il silenzio in cui era così bello abbandonarsi tra le braccia di Gamma e pensare che il tempo si sarebbe fermato lì.

Il silenzio di quel momento, eterno come una lacrima mai versata, caduco come una foglia che muore d’autunno.


L’autunno...


E’ bello il suono delle foglie che cadono, vero?”

Il sorriso di Uni che brilla mentre il sole tramonta colpisce Gamma, lì, accanto a lei.

Tu puoi sentirlo, principessa?” chiede, sfiorando la foglia che è appena caduta.

Sì... sento il suono della vita che nascerà.”

Gli si ferma il cuore, come quando ci si trova davanti ad uno spettacolo di indicibile bellezza. Vorrebbe amarla, quella bambina, anche se in fondo all’anima sa che quei momenti dureranno poco. Gamma lo legge nella fragilità e nella forza di Uni, in quel sorriso che ha l’odore di un infinito che darà la vita non a lei, ma a tanti che verranno dopo. Brilla come la speranza, Uni, in bilico sull’albero della vita. Ed è meravigliosa, ora, in questa splendente primavera. Eppure la malinconica è già arrivata, ha smantellato la bellezza dell’estate che deve ancora arrivare. La malinconia dell’autunno.

L’autunno, aveva detto una volta Aria, è il tempo dei sacrifici e delle nuove vite. A Gamma piaceva ascoltarla e poi, una volta andato via, comprendere davvero il significato di quelle parole. Solo in quel momento, mentre Uni sorride e osserva l’albero morente – ma sempre in grado di donare vita – comprende.

L’autunno di Uni arriverà, e allora lui sarà pronto. Perché ora ha capito.


“Ehi, Principessa.”

Il caos si ferma ancora una volta. Poi c’è solo il suo nome sulle labbra di Uni.

“Gamma!”

“Sono finalmente riuscito a vederti, solo per guardarti svanire ancora una volta. Non è giusto, vero?”

Il caos scioglie le urla di chi è là fuori, le scuote il cuore senza darle pace. Eppure, ora che lui è lì accanto a lei, lo sguardo sereno di chi sta accettando ciò che è, Uni percepisce quelle lacrime in un modo nuovo. La accarezzano, ma il solco diventa più leggero, come il letto di un fiume che scorre in pace e che, presto, si tufferà nel mare. Poi niente tempeste, solo un cielo sereno.

“Userai anche la mia fiamma?”

Bastano pochi istanti, forse neanche uno, per comprendere. E in quel momento esatto, quando gli occhi si spalancano e le nuvole della mente rendono chiara ogni cosa, le sue braccia la stringono. Sa di addio, ma un addio che li vedrà uniti per sempre; come una risata gioiosa che risuona nel passato, quando era meraviglioso fermarsi su un prato, sotto il cielo reso glorioso dal sole, a giocare come se il mondo non avesse anche il caos, dentro di sé.

E’ arrivato il tempo in cui sorridere è difficile, perché la fine incalza e la luce diventa tenebra. Ma le sue braccia la stringono ancora, come se non volessero mai lasciarla.

“Non ti lascerò sola.”

Esplode al centro del cuore una felicità distruttiva, la malinconia che il cielo piange quando la terra si tinge di rosso e giallo. Quando la tempesta spazza via il gelo dell’inverno e la pioggia addolcisce la terra, pronta ad accogliere l’autunno.

Risuona quel suono, ed è una promessa.

“Ricordi cosa mi hai sussurrato, tempo fa?”


Ti amo... Come ti amava mia madre.”


Ed è così difficile, ora, accarezzare quelle foglie cadute. Sono i suoi stessi sentimenti, sacrifici caldi che attendono. Ma ci sono le sue mani a guidarla, c’è la sua voce.


“Non ti ho ancora dato una risposta.”


La sua voce e il suo respiro, uniti in un sussurro udibile anche in quel caos. Perché lei lo sa. Perché lei l’ha desiderato come la terra desidera il rumore delle foglie d’autunno.

E le scivola dentro come l’immensità, ma che fa male. La sua fronte contro il petto di Gamma avverte il calore a cui dirà addio e, nonostante tutto, sa che finirà. Perché è giusto così.

Si chiede solo se sia così sbagliato piangere e aver paura.


“Forza, non è l’espressione che dovresti mostrare in un momento come questo. Non è quello che tua madre ti ha insegnato.”


Ancora i suoi occhi, così sicuri che Uni sente di aver paura, ma è proprio quel brivido che rende tutto stabile, una volta per tutte. Quella stabilità di cui ha bisogno, che solo lui le dà. La sensazione che, sicuramente, il suo cuore non sarebbe più andato perso, neanche dopo la morte.


Entrambi la sentono, Aria. Entra come un brivido lì dove sono ora. Come la scintilla che dona forza al fuoco, come la forza del vento che accarezza le nuvole e riporta il sole sulla terra. Sconvolge il cuore, acquieta l’anima. Serenità, felicità, promessa.

Ora Uni sa.


Quando sei felice, sorridi con il cuore.”


E forse non è facile lasciarsi morire da soli, ma ritrovare l’abbraccio di Gamma e lasciarsi avvolgere dalla sua fiamma, fusa con la propria, è solo naturale. Come l’arcobaleno che abbraccia il cielo per qualche momento... Poi svanisce, lasciando nel presente la bellezza di ciò che è stato.

Autunno.






***§***



Note di Bella: Non ne sono sicura visto che non ho spulciato ben bene tutta la sezione, ma credo che questa sia la prima GammaUni pubblicata *-*
Grazie per aver letto,
Bella.
  
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