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Autore: SLAPPYplatypus    06/06/2010    2 recensioni
Heya, questa è 2000 Light Years Away. O meglio, questo è come mi "immagino la scena" di 2000 Light Years Away, stando al testo della canzone. Che io amo e trovo dolcissima **, ma questo non c'entra. E' corta corta, non saprei cos'altro dire '-'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'insult to injury.'
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Proprio non riuscivi a dormire, quella notte.

Ti rigiravi nel letto per l'ennesima volta, fissando la sveglia. Segnava le 5 precise; ti giravi di nuovo e fissavi il muro. Ti alzavi e ti sedevi sul letto, senza muovere lo sguardo dalla parete.

Non era certo insonnia, quella. Il sonno lo avevi, e lo sentivi pesare sulla tua testa, sul tuo cervello e, soprattutto, sulla tua lucidità. Ma non potevi farci niente, dormire era impossibile. Era tutta la notte che stavi sveglio, e tutta la notte che ricordavi il motivo della tua veglia. Tutte le volte che la minima parte di un ricordo della sera prima attraversava la tua mente, il tuo battito accellerava e il tuo cuore si struggeva. Avresti prolungato quegli istanti per sempre, avresti voluto vivere di un momento unico ed interminabile come quello che avevi passato. Un'infinita serie di attimi uguali, era questo ciò che avresti voluto più di ogni altra cosa.

Trattenevi il respiro e chiudevi gli occhi, sognandola senza mai addormentarti veramente. Avresti voluto che fosse stata lì con te, volevi sentire il suo respiro nelle orecchie, il suo tocco gentile su di te. Lei non abbandonava mai i tuoi pensieri. Non riuscivi nemmeno a credere che ti amasse, lei era troppo per te; la sentivi quasi appartenente ad un altro mondo, un mondo a duemila anni luce dal tuo.

Non perchè fosse diversa da te, assolutamente. Voi eravate uguali. Ma non riuscivi semplicemente a credere che al mondo potesse mai esistere qualcosa di tanto perfetto. E tu, quella l'avevi baciata. Tu l'amavi, e lei ti amava. Il mondo aveva improvvisamente iniziato a girare nel verso giusto, nessun problema sembrava troppo grande o troppo difficile, adesso.

Ti alzavi sorridendo, e ti sedevi sulla sedia, davanti alla finestra. Il sole stava sorgendo, era un'alba bellissima, accecante. Tu guardavi fuori, al punto più lontano che fossi riuscito, cercando di vederla. Cercavi il suo viso ovunque, in quei giorni. In tutti i giorni, da quando l'avevi incontrata. Non riuscivi a vederla, ma sentivi delle risate, dei trilli lontani: quelli dovevate essere voi, voi mentre ridevate insieme.

Di nuovo, trattenevi il respiro e la sognavi ad occhi aperti. Che fosse sveglia anche lei? E se stava pensando a te? La immaginavi, avvicinarsi e toccarti una spalla, quasi percepivi il calore del suo corpo stretto contro il tuo.

Ma lei era a duemila anni luce da te, non poteva essere lì..

   
 
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