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Autore: Alynna    06/06/2010    4 recensioni
E' il 1806 d.C. Francia attacca con tutte le sue forze Sacro Romano Impero ormai debole e in crisi che risponde debolmente ai colpi. Un ultimo fendente diritto al cuore del biondo che si accascia sul terreno freddo. Questa volta nessuno lo salverà. Questa volta é davvero tutto finito. Un ultimo sospiro ripensando al suo Italia e chiude gli occhi morendo. La Francia con Napoleone I vince contro il Sacro Romano Impero comandato a quel tempo da Francesco II d'Asburgo.
Italia non ha mai più visto Sacro Romano Impero.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sacro Romano Impero
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stupida idea venuta in un momento di noia. Spero che vi piaccia
Hetalia come i suoi personaggi non mi appartengono.
Dedicato a Elly.


A Veneziano piace dormire. E' risaputo da tutti! Ludwig a volte si chiede come diavolo possa resistere anche un giorno intero a letto.

A Veneziano piace dormire ma nessuno ne sa il motivo, nessuno sa che il ragazzo continua a sognare. Lo stesso identico sogno che non trova mai una fine.
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E' il periodo estivo, in Spagna il clima è così caldo che Ludwig pensa di potersi sciogliere come inutile neve al sole. L'improvvisa e allettante idea di andare in piscina si affaccia prepotentemente nella sua testa e sembra non volersene andare.
Ha un appuntamento di lavoro con Kiku e lui, da brava persona puntuale, si affretta a dirigersi al luogo di incontro. 
Mentre cammina per il corridoio della villa Carriedo nota una porta semi aperta, quella di Veneziano. Entrando lentamente, di soppiatto, nota che l'italiano sta ancora dormendo. Sbuffa irritato.

"Sono le undici del mattino e questo pigrone non si alza nemmeno se gli urlano nelle orecchie! Strano che con lui non ci sia anche il fratello" pensa dubbioso ricordando di aver visto Romano e Antonio di prima mattina, all'alba, nel campo di pomodori proprio dietro la villa. Osserva per una manciata di secondi il ragazzo prima di rendersi conto che delle lacrime rigano il volto dell'italiano.
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"Sacro Romano Impero!" esclama un ragazzino con antichi vestiti addosso. E' un giovane castano con grandi occhi marroncini, fragile e con lineamenti femminili, è vestito da donna ed è facilmente riconoscibile per quel suo buffo ciuffetto ribelle, sporgente a sinistra un po' particolare che si arriccia su se stesso formando una chiocciola.
"Sacro Romano Impero!" esclama nuovamente il ragazzino mentre sorridente tende la mano verso la figura davanti a sé. Un ragazzo con un lungo mantello si volta ed arrossisce.
"I...Italia..." dice con un sussurro appena udibile il ragazzino con gli occhi azzurri. Anche lui è
molto giovane, di qualche centimetro più alto del giovanissimo Italia, con i capelli biondo grano e grandi occhi azzurro cielo. Un ragazzo fin troppo giovane per un Impero così grande, il peso che grava sulle piccole spalle è troppo e purtroppo nessuno può farci niente.
Sacro Romano Impero ha sempre avuto un debole per Italia, fin dal decimo secolo. Era risaputo da Prussia, Austria e soprattutto Ungheria, la quale cerca di rendere Italia ancora più carino per il proprio divertimento.
"Dove vai, Sacro Romano Impero?" chiede Italia sorridendo dolcemente.
"A dipingere..." risponde il biondo diventando ancora più rosso quando Italia gli prende dolcemente la mano.
"Anch'io voglio dipingere! Dipingiamo insieme?" chiede l'italiano sorridendo. Sacro Romano Impero si limita ad annuire e ad incamminarsi fuori per trovare qualcosa che ispiri il suo spirito creativo. Italia lo segue tranquillo e quando trovano una mamma coniglio con i suoi piccoli decidono di immortalare proprio quel momento cosi dolce, a sentir le parole di Italia. Aprono i cavalletti, appoggiano la tela e iniziano a disegnare. Italia disegna con linee sicure ad esperte dimostrando la sua bravura. Sacro Romano Impero rimane a fissarlo, il castano è impegnato, ha la fronte leggermente corrucciata e le sue dita stringono ben saldamente il pennello. Italia si gira verso il biondo sorridendo.
"Cosa succede?" domanda curioso.
"Italia io... " viene interrotto, Sacro Romano Impero, da un soldato che lo avvisa di una guerra che non poteva rimandare. Sospirando annuisce e fa segno di far preparare le sue cose per la battaglia. Il soldato fa un inchino e corre via.
"Italia, devo andare. Ci vediamo." dice scappando via e lasciando un Italia preoccupato.
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Italia si agita nel sonno e Ludwig non sa come calmarlo. Si china su di lui e gli sussurra all'orecchio un semplice: "Italia." Questo fa agitare ancor più l'italiano. Ludwig capisce che l'italiano sta sognando, più precisamente sta avendo un incubo e non se la sente di svegliarlo. Oltretutto si dice che se si sveglia una persona che fa un incubo porta male o qualcosa del genere. Non che lui fosse superstizioso ma perché rischiare?
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"Sacro Romano Impero!" urla Italia correndo dietro il biondo pronto per partire. Il biondo si volta velocemente sentendo la voce di Italia.
"Sacro Romano Impero... Ecco! Questo e' per te!" dice sorridente il castano, porgendo al biondo uno scopettone - Promettimi che tornerai!- dice in un sussurro con le lacrime agli occhi.
"Italia..." sussurra il biondino prendendo con le mani tremanti l'oggetto a lui proteso "Io... Devo dirti una cosa importante. Ti amo, fin dal decimo secolo." dice arrossendo e facendo arrossire anche il piccolo Italia."Senti Italia... Cosa si fa da te quando si ama una persona?" chiede innocentemente.
"Penso che ci si bacia." dice il piccolo sentendo scivolare sulle proprie guance calde lacrime mente il ragazzino biondo davanti a lui si china per baciarlo sulle labbra. Un bacio casto tra i due piccoli che dimostra ingenuamente il loro amore. "Aspettami Italia. Tornerò presto." sussurra Sacro Romano Impero.
"Sì!" esclama gioioso Italia tastandosi appena le labbra morbide.
"Addio!" urla Sacro Romano Impero voltandosi e stringendo a sé lo scopettone mentre quella libera la sventola in segno di saluto seguito a ruota dai soldati che guardano interrogativamente lo scopettone chiedendosi il perché di quell'oggetto e soprattutto che utilità abbia portarselo in guerra.
La guerra è dura e il povero Sacro Romano Impero è in difficoltà ma deve fare di tutto per tornare a casa dal suo Italia. Con i vestiti pieni di sangue proprio e dell'avversario si fa coraggio e cerca di ignorare la landa desolata dove migliaia di corpi giacciono a terra, freddi e senza più una vita. Corre contro la persona che ha di fronte e fa scontrare nuovamente la sua spada contro quella dell'avversario che con una mossa abile fa volare via la spada al biondino e infilza la propria nello stomaco del giovane. Sacro Romano Impero sgrana gli occhi inginocchiandosi e sputando sangue lasciandosi cadere come morto sul campo di battaglia mentre l'ultimo pensiero va al suo amato. Un uomo albino si avvicina a quel corpicino ora debole e gli tasta il collo "E' ancora vivo." sussurra mentre guarda il 'grande' Sacro Romano Impero con i suoi occhi rossi. Prende in braccio il ragazzino e lo porta nella propria casa dove lo cura attentamente, pulendo e bendando le famiglie. Appena le ferite furono bendate e Sacro Romano Impero si fu rimesso tornò a casa di Austria, pronto a riprendere il proprio ruolo.
E' stato via molto tempo il biondino e nota che manca qualcuno in quella casa. Non vede da nessuna parte il ciuffetto buffo e la faccia sorridente del suo Italia. Il suo Italia che lo ha incoronato e definito Sacro. Il suo Italia che a causa di Martin Lutero sta lentamente riformando la Chiesa Cattolica tenendosi costantemente impegnato nel suo paese.

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"Italia." Dice ancora Ludwig in un vano tentativo di svegliare il giovane addormentato. "Italia!" Lo chiama forte ma il moretto continua a piangere sognando. Sbuffa nuovamente, Germania, mentre afferra la mano dell'italiano stringendola con la propria. Lui, il tedesco burbero che temeva i contatti fisici più di chiunque altro, adesso stava stringendo la mano di Italia nel vano tentativo di calmarlo e di farlo svegliare perché sì, doveva ammetterlo, odiava Italia triste anche se stava solamente sognando. Odiava solo il pensiero di Italia triste con le lacrime agli occhi anche se per ogni minima sciocchezza.
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Italia, indossate le vesti papali, attraversa il corridoio osservando l'immensa vetrata che raffigura la storia del Cristo. Milioni di pezzettini di vetro colorati che raffigurano i passaggi più' importanti del Figlio di Dio. Sorride tristemente e si avvia lentamente alla navata principale dell'enorme Chiesa, doveva confessarsi con il Signore e pregarlo di fargli vedere al più presto Sacro Romano Impero. Voleva vedere quanto il biondo fosse diventato affascinante. Mentre sorride tra sé e sé sente una voce familiare chiamarlo.
"Italia!" Si volta di scatto trovandosi di fronte un ragazzo molto più alto di lui. Riconoscerebbe quella voce tra milioni di altre. E' il suo Sacro Romano Impero. Lo osserva meglio e nota che é vestito con vestiti sfarzosi che dimostrano la sua ricchezza, i capelli non sono più intrappolati dal cappello. Il biondo ha un taglio corto e una lunga frangetta che arriva alle finissime sopracciglia dorate. Sorride vedendo quegli occhi azzurri e purissimi, così familiari.
"Sacro Romano Impero" sorride felicemente. La sua felicità sfuma quando vede la spada del biondo puntata contro di sé. Il silenzio e l'umiliazione che in questo momento sente Italia é sconfinato.
"Sacro Romano Impero?" chiede titubante.
"No, non sono io. Quel Sacro Romano Impero non esiste più'. Sono cambiato." risponde freddamente il biondino. "Sono qui per ucciderti. Io sono l'imperatore e il mio impero e' Sacro proprio per questo tu devi stare sotto di me, come mio servitore." Le parole dure di Sacro Romano Impero rimbombano per tutta la Chiesa. Il biondo sussulta quando vede Italia corrucciare le sopracciglia prima di lasciarsi andare in un pianto disperato.

"AVEVI DETTO CHE MI AMAVI!" urla improvvisamente Italia facendo sussultare maggiormente il biondo che come rinsavito si guarda disgustato le mani.
"Io... io...!" Sacro Romano Impero getta lontano da sé e Italia la spada sentendo scendere dai suoi chiarissimi occhi lacrime calde e coprendosi un occhio con la mano osservò il suo Italia piangere disperatamente con la testa reclinata di lato mentre si strofina il volto con le grosse maniche della veste papale. Il biondo cerca di scusarsi in tutti i modi per ciò che stava facendo, per ciò che é diventato, per la delusione data al ragazzo che ha visto cadere davanti ai suoi occhi il proprio nonno e ora stava vedendo anche la persona amata decadere velocemente, ma Italia non lo ascolta e lo caccia via riuscendo solamente a piangere e a dannarsi per aver pregato Dio per una persona del genere ma soprattutto a dannarsi perché anche se Sacro Romano Impero si comporta in quel modo lui continua ad amarlo.

E' il 1806 d.C. Francia attacca con tutte le sue forze Sacro Romano Impero ormai debole e in crisi che risponde debolmente ai colpi. Un ultimo fendente diritto al cuore del biondo che si accascia sul terreno freddo. Questa volta nessuno lo salverà. Questa volta é davvero tutto finito. Un ultimo sospiro ripensando al suo Italia e chiude gli occhi morendo. La Francia con Napoleone I vince contro il Sacro Romano Impero comandato a quel tempo da Francesco II d'Asburgo.
Italia non ha mai più visto Sacro Romano Impero. Non sa che fine ha fatto. Sa solo che al posto del biondo é apparso un ragazzo, quasi uomo, che gli somiglia molto. E' il fratellino di Prussia. Prussia gli ha detto il nome di suo fratello. Ricorda qualcosa che iniziava con la L. Sì, é proprio la L di questo ne é sicuro ma in questo momento gli sfugge. Quel ragazzo non gli piace, é uguale al suo Sacro Romano Impero. Se ricorda bene il nome del fratello di Prussia é Lud...
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Si sveglia improvvisamente, Italia, facendo spaventare il povero Ludwig che si ritrae colto alla sprovvista.
"Italia! Finalmente!" Sbuffa irritato il tedesco.
"Lud...wig." Sussurra Italia guardandolo con gli occhi colmi di lacrime.
"Sì?" Chiede il biondo preoccupato. Italia sgrana gli occhi vedendo sovrapporsi l'immagine di Sacro Romano Impero e quella di Germania appurando che combaciano. Sorride tristemente prima di lanciarsi su Germania e strofinare il viso sulla camicia del tedesco.
"Tu sei... tu eri Sacro Romano Impero." bisbiglia Italia fra un singhiozzo e l'altro facendo sorridere il tedesco che lo stringe a se e dona un casto bacio sulle labbra del più piccolo.
"Es ist dich schliesslich aufgefallen. Ich habe lange gewartet... Aber jetzt du endlich erinnerst dich.*"
sussurra Germania.
"E
h?" chiede curioso Veneziano.
"Nulla, nulla." risponde Germania accarezzando i capelli dell'italiano che ha ancora la guancia appoggiata sul suo petto. Il biondo inizia ad avere caldo e guarda quel ciuffetto particolare per poi bisbigliare "Ti va di andare in piscina? Forse riusciamo a convincere anche Kiku e con l'aiuto di Antonio anche tuo fratello... che ne dici?"
"Dico che é un' idea fantastica!" strilla felice il moretto abbracciando Germania che sorride a sua volta.
Germania capisce che la mole di fogli sulla sua scrivania si raddoppierà ma per una volta, non se ne preoccupa. Il progetto da far approvare a Kiku può aspettare per un giorno, no?
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*"Es ist dich schliesslich aufgefallen. Ich habe lange gewartet... Aber jetzt du endlich erinnerst dich.*" significa:" Finalmente te ne sei accorto. Ho aspettato per molto tempo... ma adesso hai finalmente ricordato."
Ho dovuto obbligatoriamente correggerla. Mi ero ripromessa di farlo prima o poi anche perché avevo notato vari errori di
battitura.
Se avete qualche critica o volete solo lasciare un commento mi farebbe molto piacere.
PS: Vorrei chiarire un piccolo particolare che tempo fa mi venne contestato: "
E' il 1806 d.C. Francia attacca con tutte le sue forze Sacro Romano Impero ormai debole e in crisi che risponde debolmente ai colpi. Un ultimo fendente diritto al cuore del biondo che si accascia sul terreno freddo." Questa immagine di Francia che trafigge con la spada Sacro Romano Impero é molto usata. Dato che l'autore della morte del Sacro Romano impero é proprio la Francia non posso mettere un altro personaggio che lo uccide così come non me la sento di mettere fucili o comunque armi da fuoco nella battaglia fra queste due nazioni.
Oltretutto mi é stato contestato anche il fatto che il periodo storico é inesatto. Vorrei precisare che prima di tutto la prima guerra da cui Sacro Romano Impero viene salvato da Prussia é una guerra generica, non specificata quindi non vi ci può essere un'inesattezza storica.

Grazie,
Alynna

  
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