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Autore: Burdock 95    07/06/2010    2 recensioni
Ezio ... Altair. Altair ... Ezio. Due anime unite in un unico luogo, un'insignificante conversazione, due spade che si incrociano, un Aquila e un Lupo pronti al confronto. Altair e Ezio. Seguito di "Aquile e Sangue"
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Ezio Auditore
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti di memorie ed anime'
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DUELLO MENTALE

-seguito di Aquile e Sangue-

Mi vendicherò di chi ha tradito la mia famiglia.
Scoprirò una cospirazione che dura da secoli.
Sono Ezio Auditore da Firenze. Sono un assassino.

-Stai zitto.-
Questa voce … mi riempie le orecchie. Pare provenire da ogni direzione. Ma dove sono? Intorno a me c’è solo il buio. Ah, già, ora ricordo: Borgia, mi ha sconfitto. È dunque questa la morte? La fine di ogni cosa? Io …
-Piantala di sproloquiare e ascoltami, ragazzo.-
Di nuovo quella voce. Ma chi è?
-Alza lo sguardo. Sono porprio davanti a te.-
Lentamente alzo il mio sguardo, e osservo la figura imponente che si staglia davanti a me: un uomo completamente vestito di un manto bianco, un bianco così opaco da sembrare grigio. Mi ricorda qualcosa.
-Chi sei?- sussurro.
-Colui che venne prima di te. Colui di cui con tanto orgoglio indossi l’ultimo lascito: l’armatura.-
Sgrano gli occhi, stupito. -Altair?-
Sotto il suo cappuccio bianco lo vedo sorridere, compiaciuto.
-Stai sorridendo?-
-Perché? È forse vietato?-
Indietreggio di un passo -Tu non sei Altair. Ogni fonte dice che non sorridevi mai, che non provavi nulla.-
-Oh, si. Questo prima. Prima di conoscerla, prima che la uccidessero. Ho portato in salvo il bambino, ma non ho fatto in tempo a salvare lei.-
La sua voce mi pare strana, triste.
-Lei chi?- chiedo.
Lui mi fissa negli occhi, con quello sgaurdo carico contemporaneamente di freddezza e dolore -Maria, la mia amata.-
La mia voce si fa improvvisamente spavalda -Ucciderò Borgia! Farò si che tutto il dolore abbia fine!-
-Pensi che basterà?- la sua voce, così oscura, così seducente, mi lascia ammaliato. -Se anche lo uccidi, ne arriveranno altri come lui, forse peggio di lui. I Frutti dell’Eden sono la chiave.- -La chiave del potere.-
-No, stolto Fiorentino, la chiave della saggezza.-
-Saggezza?-
-Trascendere. Vedere oltre il velo della menzogna che sovrasta il mondo. Trascendere. Capire … che nulla è reale, e tutto è lecito.-
-I Frutti donano saggezza e potere. Chi non ne rimarrebbe affascinato?-
-Una persona sana di mente, ecco chi. Ezio … tu sei l’ultimo rimasto. Usa il Dono. L’oggetto che Borgia tiene tra le mani è capace di svellere la realtà stessa su cui è basato il mondo. Alzati, assassino, e rivela ciò che è reale.-
Lui si gira, mi dà le spalle, e in un istante, preso da non so quale raptus omicida, sguaino la spada e cerco di colpirlo. Lui si gira, di scatto, e con la lama corta ferma la mia spada da capitano. Ci stacchiamo l’uno dall’altro con un balzo all’indietro. Rinfodera la piccola lama e sguaina una spada lunga: la stessa che ho ereditato.
Cominciamo a combattare e le differenze tra noi sono evidenti: lui è sicuramente più esperto, ma non ha il mio talento, possiede solo alcune delle mie tecniche e soprattutto non ha la mia tecnologia (bombe fumogene, veleno nelal lama celata, lama celata numero 2, pistola incorporata.), pertanto dovrei riuscire a prevalere.
Ma in un istante, con un precisissimo fendente, mi disarma. Mi punta la lama alla gola.
-Sia perché ti ho sconfitto?- mi sussurra -Perché non sai dominare le tue emozioni. Usale, trai da esse il tuo vigore, la tua forza, la tua tenacia, ma non lasciare che siano loro ad usare te.-
Rinfodera l’arma e sorride.
Ora ho capito.
-Salute e pace, Ezio.- sussurra, per poi sparire come tutto il resto.

******

Ezio si rialzò, ferito. Era nella Cappella Sistina. Prese il coraggio a due mani e affrontò il Borgia, deciso più che mai a svelare ‘La Verità’ ma anche a non uccidere il suo nemico.
-Questo … è l’ultimo atto.-

NULLA È REALE!
TUTTO È LECITO!


SPAZIO AUTORE: Scusate, ma questa roba mi è venuta di getto, spero mi perdonerete per questa tortura.
  
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