Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Zeu483    08/06/2010    3 recensioni
“Ma ora che i tuoi occhi sono chiusi per sempre,dove troverò conforto? Quale altro posto,se non i tuoi occhi,sarà degno di essere chiamato CASA?”
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ti prego,veglia su di me.
Ti prego,non lasciarmi solo. Non adesso.
Per favore.
Ho bisogno di te.
Sei l'unica persona che potrebbe fare qualcosa in questo momento.
Che paradosso,eh?Sei la malattia e la cura.
Come farò adesso che te ne sei volato via?
E' strano non averti più accanto.”

La vita che prima era solo mia era diventata di tutti,una vita in bella vista. Non potevo muovere un passo, senza che il resto del mondo ne fosse a conoscenza.
Non c'era mai nulla di certo,se non la consapevolezza che mi sarei svegliato in un paese diverso da quello in cui mi ero addormentato la notte precedente.

“L'unico mio punto fermo eri tu.”

Quando guardavo fuori dal finestrino del tour bus,ogni giorno il paesaggio cambiava: case nuove,parchi diversi,altre persone. Ma se mi voltavo,al mio fianco c'eri sempre tu. Come un'ombra che non ti abbandona mai,come un porto sicuro in cui fare rifugio quando il mondo sembra vorticarti attorno. E quando le notti sembravano così profonde e solitarie da non passare mai, mi bastava guardare i tuoi occhi per sentirmi a casa.

“Ma ora che i tuoi occhi sono chiusi per sempre,dove troverò conforto?
Quale altro posto,se non i tuoi occhi,sarà degno di essere chiamato CASA?”

Ci eravamo ripromessi di passare insieme tutta la nostra vita,dall'inizio fino alla fine. Ma non ci eravamo mai chiesti come questo sarebbe stato possibile. Era inevitabile,in fondo, che uno di noi se ne andasse prima dell'altro.

“Avrei voluto essere io,quello.”

Tacitamente,avevo espresso questo desiderio. Il destino non mi aveva dato udienza.
Era strano che adesso io,che non avevo mai creduto in niente che non fosse tangibile,mi ritrovassi a pregare. A pregare te.

“Lo so che ci sei. Lo so che mi senti.
Perché non puoi essertene andato davvero. Non così, non senza salutarmi.
Riesco a percepirti.
Ti sento ovunque, ti sento in ogni respiro che traggo,in ogni brivido che mi percuote, in ogni folata di vento che mi carezza, in ogni lacrima che verso. Sei dentro di me.
Sei ancora qui con me, anche se ora il tuo corpo è freddo e vuoto.”

Dopo la tua morte mi sono convinto che il corpo è solo un mezzo, un contenitore che accompagna l'animo umano durante la sua vita terrena. E il nostro vivere sulla terra non è che una fase. Finirà presto anche per me,ti raggiungerò. Finalmente ci rivedremo.

“Nella condizione in cui mi trovo non posso fare altro che cercare di parlarti.
E ti prego.
Siamo anime gemelle, non possiamo vivere separate. Anche se adesso la tua anima è libera,mentre la mia è ancora incatenata qui,non possiamo dividerci.
Perciò ti chiedo: veglia su di me,come hai sempre fatto e come io ho sempre fatto con te.
Veglia su di me.”

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Zeu483