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FIND YOUR WAY
scritta da Abbykat, tradotta da Alessia Heartilly

"Sapete..." La voce di Rinoa sembrò alta persino a lei stessa nei confini della stanza del dormitorio. "Mi chiedo se non lo stiamo facendo nel modo sbagliato."

Zell si fermò solo brevemente a metà di un movimento, e tornò a flettere ancora e ancora ogni giuntura delle mani e delle braccia, come per rassicurarsi che tutto funzionava ancora. Ma Squall alzò gli occhi, sollevando la testa con sforzo e lanciandole uno sguardo obliquo nel punto in cui lei si era appoggiata cautamente al lato del letto. "Cosa vuoi dire," disse, la voce bassa e roca e che mancava dell'energia sufficiente a dare alla frase l'inflessione che l'avrebbe resa una domanda.

"Be'-" esitò brevemente. "I ragazzi della biblioteca hanno detto che hanno bloccato tutto per aiutare Cid a nascondersi, giusto? Così che la fazione del Supremo non saprebbe dove cercare e dovrebbe provare dappertutto. Ma non è esattamente quello che stiamo facendo anche noi?"

"E che cos'altro dovremmo fare?" chiese Zell. "Dobbiamo trovarlo, in qualche modo." Sembrò sforzato, e Rinoa si morse il labbro, ricordando quanto malmesso fosse sembrato quando aveva trovato lui e gli altri SeeD nelle profondità della Prigione del Deserto. Dopo tutto ciò che avevano passato, poteva difficilmente biasimarlo se era nervoso.

Guardò Squall e lo scoprì a fissarla con fermezza, senza un'espressione sul viso che non fosse una fatica torpida.

"Lo so," disse, cercando di scegliere attentamente le parole. "Ma non ci resta molto tempo. Ci deve essere un modo migliore."

Zell fece un rumore incredulo, gesticolando con le braccia, e Rinoa pensò per un momento che stesse per prendere a pugni qualcosa, ma la voce piatta di Squall introdusse in fretta l'argomento: "che cos'hai in mente."

Lei temeva che l'avrebbe chiesto. Lei non era un SeeD; non aveva il loro addestramento, e sembrava che non potesse mai dare un suggerimento senza sentirsi perdutamente inesperta e ingenua. Ma rifiutava di essere ancora un peso morto. Doveva almeno provare ad aiutare. "Non sono proprio sicura, ma... se fossi tu la persona che cercano, Squall, dove ti nasconderesti? Cosa faresti?"

Squall non rispose, ma lei poteva vedere che ci stava riflettendo. I suoi occhi si annebbiarono leggermente mentre la sua attenzione si spostava all'interno. "Uscirei dal Garden," disse infine. "Se mi stessero cercando a questo modo in questo posto, la cosa più intelligente che potrei fare sarebbe essere altrove."

"Ma se non potessi uscire dal Garden," lo pressò. "Se dovessi restare, cosa faresti?"

Lui guardò la sua stanza del dormitorio per un momento prima che i suoi occhi tornassero finalmente su di lei; dietro di essi, lei riusciva a intuire dal lieve incresparsi della fronte che distorceva la sua cicatrice che stava pensando velocemente. "Probabilmente..." iniziò lui piano, "...farei quello che stiamo facendo adesso. Mi barricherei qui dentro, dove so che ci si può difendere e ho alcuni oggetti extra."

"Ah, amico," grugnì Zell. "Se si è tappato da qualche parte nei dormitori, non lo troveremo mai. Ci sono troppe stanze!"

Un'idea iniziava a formarsi nella testa di Rinoa, ma prima che potesse dire qualcosa, Squall intervenne, già un passo avanti a lei. "No," disse. "Il preside non vive nel dormitorio."

Erano sulla stessa lunghezza d'onda adesso. Rinoa batté le mani, cercando il più possibile di contenere una crescente eccitazione. "Allora dove vive il preside?" gli chiese.

"Al terzo piano," disse Zell.

Squall annuì, confermando. "I suoi appartamenti sono collegati all'ufficio," spiegò. "È un buon posto per cominciare a cercare. C'è un solo ingresso, e agli studenti non è permesso entrare."

"Nemmeno a noi." La voce di Zell era un grugnito scoraggiato. "Anche se è lassù, come facciamo ad arrivare da lui?"

"Possiamo inventarci qualcosa!" insistette Rinoa. "Almeno è un posto da cui cominciare. Deve essere meglio che girare tutte le parti del Garden e combattere ogni volta che svoltiamo l'angolo."

"Ha ragione lei," disse Squall, con un tono di decisione calma che sollevò un po' di piattezza depressa dalla sua voce. "Se continuiamo come abbiamo fatto finora, ci stancheremo e basta, e abbiamo già sprecato troppo tempo. Andiamo a controllare l'ascensore. Forse possiamo modificare la programmazione, in qualche modo."

Gli occhi di Zell si spostarono da Squall a Rinoa e viceversa. "Ok," disse, e si mise il pugno contro l'altro palmo con un rumore basso di nocche di metallo contro la pelle. "Facciamolo, allora."

"Avete bisogno di un'Energia?" chiese velocemente Rinoa, guardandoli. "Non ci siamo riposati molto..."

"Non c'è tempo," le disse Squall, già in piedi e con il gunblade sistemato al suo posto, sul fianco. Con l'aiuto di Zell, spinse la scrivania lontana dalla porta della stanza, e si mise contro il muro a lato della porta prima di aprirla e guardare cauto nel corridoio. "Via libera. Andiamo."

Zell uscì per primo, e Squall fece segno a Rinoa di uscire prima di lui. Lei si prese un momento per prepararsi a qualsiasi cosa avrebbero affrontato, e poi uscì dalla stanza dietro a Zell.

"Ottima riflessione," udì dire dalla voce bassa di Squall mentre gli passava accanto.

Non era né il posto né il momento adatto, ma dentro di sé Rinoa non poté fare a meno di sentirsi compiaciuta. Era la prima volta, che lei ricordasse, che lui le aveva fatto un complimento.

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Note della traduttrice: solo a me le oneshot ingame di questa autrice sembrano azzeccatissime *_*?
Questa traduzione non è stata betata; l'ho riletta e ho levato gli errorini che ho notato, ma se ce ne fossero altri segnalatemeli pure, e scusatemi^^ Come sempre, i commenti verranno tradotti e inviati a Abbykat. Alla prossima! - Alessia Heartilly