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Autore: _Miss_    08/06/2010    8 recensioni
Robert Pattinson. Ian Somerhalder. Tom Sturridge. Sono loro che popolano la mia storia. Carter Hawkins cosa avrà a che fare con questi tre personaggi del mondo dello spettacolo? E soprattutto che ruolo avranno per lei i due sexy vampiri più famosi del momento? Tutto è incerto nella vita di Carter dopo il suo recente trasferimento nella capitale Inglese nella casa del suo fratellino molto bellino. Le cose per lei cambiano giorno dopo giorno. Si scopre un amore che mai si è creduto possibile. Si prova attrazione per un altra persona. La mente e il cuore di questa giovane ragazza sono in conflitto. Leggere per scoprire cosa succederà... DAL PRIMO CAPITOLO < Sorella di Tom Sturridge. Pseudo amica di Robert Pattinson. Vicina di Ian Somerhalder. >
Crossover con le categorie 'Cast Twilight' & 'Cast Vampire Diaries'
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Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 1

 

Oddio oggi sono proprio stanca. Questo trasferimento mi ha sfiancato, e non poco. Fortuna che la casa è già arredata e vivibile visto che ci vive mio fratello.

Mio fratello è Tom Sturridge, quel che si dice sia il miglior amico di Robert Pattinson e nessuno lo sa. Si parla solo di sua sorella Matilda. Lei è troppo snob e troppo fanatica per poter condividere qualcosa con me. Per fortuna che non ho nessun motivo per condividere qualcosa con lei. Certo che ho una famiglia davvero stramba.

Io sono Carter Hawkins. Mia madre Terry era sposata con Charles Sturridge e hanno avuto come primo figlio nel 1985; per l’appunto Tom. Giusto qualche mese dopo la sua nascita hanno divorziato e mia madre si è trasferita in Francia dove ha intrapreso una relazione con mio padre concependo me. Quando Tom ha compiuto 8 anni è stato portato, per vie legali, a Londra da suo padre perché lui non voleva che il suo primogenito crescesse in una casa scambiando la figura di mio padre come suo genitore.  Io avevo 7 anni e seppi dalle sue telefonate che la nuova moglie di suo padre era incinta. Nacque appunto Matilda. Ero molto gelosa di questa bimbetta. Avevo paura che potesse prendere il mio posto. Io e Tom eravamo, e siamo, legatissimi. Infatti passavo tutte le estati a Londra con lui. I primi anni stavo a casa sua ma verso i 12/13 anni, l’età in cui si inizia a capire seriamente come va la vita gli dissi che poteva venire lui in Francia, almeno sarebbe stato anche con mamma visto che non si vedevano mai. Ma purtroppo lui non ha mai tollerato il comportamento di mia madre nei suoi confronti e per qualche anno ci siamo visti per roba di due/tre giorni. Come ha compiuto 18 anni lui si è trasferito in questa casa. Non tollera nemmeno Cherry, la moglie di suo padre e per me era molto più semplice andarlo a trovare ogni volta che ne avevo voglia.

Ed ora, 7 anni dopo sono venuta a vivere con lui. Non c’è un vero e valido motivo. Diciamo che avevo voglia di cambiare vita e allontanarmi dalle persone che mi circondavano in Francia. Mi accorgo che si è sempre circondati da persone che sembrano tuoi amici e al momento del bisogno ti voltano le spalle. Ma grazie eh! E i miei genitori sempre in giro a fare viaggi e io a casa con la tata. Forse Michela è l’unica persona di cui mi posso davvero fidare. Solo lei sa del mio trasferimento. Ai miei genitori, che credo siano a Bora Bora in questo periodo, non ho detto niente; lo farà Michela. E quelli che si presumevano fossero i miei amici neanche sanno nulla. A conti fatti lo sa solo la persona che davvero conta qualcosa nella mia vita. E Tom ovviamente.

La casa è grande abbastanza da tenerci entrambi per fortuna. Anche lui è spesso via. Non è famosissimo ma partecipa ad alcuni film, sfilate ed eventi mondani che gli permettono di vivere per conto suo. Una cosa che apprezzo di lui è aver rifiutato i soldi e il sostegno del padre. La casa era già intestata a nome suo quindi si può dire benissimo che vive senza contare sull’aiuto di nessuno.

Tutto questo lo penso mentre sto sistemando i miei cari libri che mi sono portata. E tra le mani mi capita proprio il mio libro preferito, Eclipse, il terzo libro della Saga di Twilight. Se ci penso che conosco Robert Pattinson mi posso ritenere davvero fortunata. Molte persone vorrebbero avere la mia fortuna. Anche perché io sono una sua fan nonostante posso affermarlo di conoscere da sempre quasi. Lui è attualmente a Londra per tre giorni e ha aiutato me e Tom con il mio trasloco. Che onore!

Comunque decido di prendere il libro e di leggerlo sul balcone di casa, magari sdraiata su qualche poltrona visto che siamo a Giugno e l’aria è davvero calda.

 

Mentre sono persa nel fantastico mondo di Edward e Bella sento uno stridio di freni provenire dalla strada che c’è sotto di me che mi ha fatto letteralmente accapponare la pelle. Mi sporgo in tutta fretta per vedere cos’è successo.

C’è un cane a terra che guaisce e quel suono lamentoso mi entra dentro facendomi provare dolore. E provo rabbia quando vedo una macchina, probabilmente quella che ha investito il cucciolo, scappare via a tutto gas.

L’impulso mi dice di scendere giù e prestare in qualche modo soccorso al cane visto che io li adoro. E dato che sono una persona molto istintiva scendo in strada incurante del fatto che indosso un paio di shorts e una canotta.

Arrivata lì cane continua a guaire tristemente e c’è del sangue a terra. In un attimo m’impongo di restare calma e di trovare il modo di portare il cane dal veterinario. Ma come? In Francia guidavo ma qui con la guida al contrario non sono capace di farlo e per di più non ho una macchina. E pure se ce l’avessi dove si trova il veterinario più vicino?

“Ehi! Che è successo?” disse una voce maschile dietro di me.

“Ho bisogno di aiuto. Non capisco che si è fatto!” risposi io con il cuore in gola.

“Vieni. Andiamo da qualche veterinario.” Mi alzai in piedi. “Entra in macchina. È quella rossa.” Aggiunge indicando una macchina rossa posteggiata sul ciglio della strada. È Italiana noto mentre salgo.

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Neanche il tempo di sedermi che lui mi porge il cucciolo che afferro prontamente sistemandomelo sulle gambe. Noto di essere in “tenuta” da casa ma m’importa poco a dirla tutta.

Il viaggio procede in un silenzio spezzato soltanto dai guaiti del cane che trema sulle mie gambe nude.

In meno di dieci minuti arrivano e in silenzio scendono ed è il ragazzo a parlare con la ragazza all’ingresso che li fa passare immediatamente. Lui togliendomi il cane dalle braccia entra dentro.

Io nel frattempo mi accomodo su una sedia irrequieta. Poi mi alzo e inizio a camminare avanti e indietro per il corridoio troppo freddo per i miei gusti e con un forte e nauseante odore di disinfettante. Ad un certo punto mi accorgo di uno specchio e guardandomi mi accorgo di essere veramente sconvolta. Ho una coda fatta malamente. Ho due occhiaie marcate e da far paura. Sconsolata me ne torno a sedere.

E proprio nel mentre il ragazzo esce dalla stanza e si siede di fronte a me.

“Grazie” gli dissi mentre giocavo distrattamente con il laccio degli shorts che indosso.

So che si merita più di un semplice e freddo grazie ma non so che dire adesso!

“Piacere mi chiamo Io. Se non fossi arrivato tu non avrei risolto niente. Questo si dice. Sai piccola?” alzo lo sguardo sul proprietario di quella voce roca e sexy al punto giusto. E poi l’accento americano mi affascina da sempre.

“Piacere. Mi chiamo Carter. Grazie per essere arrivato.” Gli dissi io strafottente.

Lo vedo alzare il viso dalla mia parte. Un flash mi acceca gli occhi. Io lo conosco. Ma chi è?? Certo! Ma è lui!

“Ma tu sei Ian? Il ragazzo che fa Damon?” gli chiesi.

“Caso mai interpreto. Così si dice. Piacere mio, Ian Somerhalder.” E alzandosi viene verso di me porgendomi la mano.

La stringo. La mia stretta è forte quanto la sua. Nessuno dei due sembra deciso a mollare. Così come i nostri occhi che si scrutano attenti. I suoi occhi sono dannatamente belli. Di un azzurro intenso che mi ricorda il mare d’estate e il cielo limpido che c’è a primavera.

“Carter Hawkins. Sono tua fan.” Dico senza alcuna vergogna.

“Avere una fan carina è sempre bello!” mi risponde sfoggiando un sorriso che abbaglia, letteralmente. I suoi denti sono bianchissimi e dritti. E poi il modo in cui distende le labbra… labbra che sembrano morbide alla sola vista. È proprio bello. E non avevo mai pensato di poterlo vedere dal vivo prima o poi.

Entrambi molliamo la presa sulle nostre mani e si siede al mio fianco.

“Come hai trovato il cane?” mi chiede ad un certo punto.

“Ero sul balcone di casa mia e sono scesa immediatamente. Subito dopo aver sentito il colpo.”

“Hai fatto bene. Ci sono poche persone che l’avrebbero fatto.” E mi sorride di nuovo.

Questa volta gli sorrido anch’io come un’ebete. Ma è la sua vicinanza a rendermi così pappamolle.

“Ragazzo…” esordisce il veterinario uscendo dal suo studio. Entrambi ci alziamo e ci avviciniamo a lui.

“Salve.” Dice rivolto a me con un’espressione strana. “Il cane ha una costola incrinata e una zampa rotta che ho provveduto ad ingessare. Per quanto riguarda la costola andrà a posto da sola, come succede per noi essere umani.” E sia io che Ian tiriamo un sospiro di sollievo. “Ragazzi però dovete stare attenti a quando lo fate uscire di casa. Posso capire che l’amore sovrasta tutto però…” Oddio cosa sta pensando?

“Oh no! Non è come pensa!” dico io mentre Ian dice “Signore io non la conosco, abbiamo solo soccorso il cane. Non appartiene a noi.” E il ‘noi’ non so perché suona benissimo.

“Ok, ok. Scusate. E se non è il vostro cosa ne facciamo del cane? Questo studio non è adibito anche ad ospitare cani.”

“Il canile no.” Dice Ian piccato.

“Lo prendo io!” dico con fin troppa enfasi probabilmente.

“Fantastico!” esclamano entrambi.

Ok, l’ho detto e lo devo fare. Vediamo… Tom a quanto so io non è allergico al pelo del cane. Posso sistemarlo in camera mia e tanto è piccolo, avrà si e no 5 mesi, povero cucciolo.

“È maschio o femmina?” chiedo all’improvviso.

“Maschio.” Asserisce il veterinario.

“Allora si chiamerà Damon!” affermo guardando la reazione di Ian.

All’inizio è molto più che composto ma poi scoppia in una fragorosa risata che fa ridere anche me. Il veterinario ci guarda e ovviamente non trova il motivo di tanta ilarità. Lentamente ci ricomponiamo.

Mentre Ian va dalla signorina che riscuote i pagamenti io prendo il cane avvolto in una coperta ed esco fuori raggiungendo l’auto. Quando Ian arriva mi apre la portiera e me la richiude.

“Grazie. Adesso sembri Edward Cullen.” Dico con un sorriso sulle labbra.

“Troppa tv?”

“Forse. Ma tu non avresti lavoro.”

“Giusto. Ma perché chiamare il cane Damon?”

“Avevo una forte fonte d’ispirazione…”

“Seh come no! Visto che segui Edward non potevi chiamarlo Edward? Cullen? O magari Jake come il cane lupo del film?”

“Non toccare Jacob. Comunque Damon mi piace. È deciso.”

“Bene.”

“Bene.” E inizio a coccolarmi il cane che fa le fusa come un gatto sotto al mio tocco.

Sono in macchina con Ian Somerhalder. Abbiamo mezzo mezzo litigato. Dio che situazione!

Arriviamo sotto casa e lui parcheggia dov’era posteggiata prima che partissimo.

“Dove abiti?” mi chiede lui.

“Qui sopra.” Indico il palazzo alla nostra destra.

“Salve vicina. Io abito qui sopra.” E indica il palazzo alla nostra sinistra, proprio di fronte al mio. “Io vivo nell’attico.”

“Io vivo con mio fratello Tom. Senti… se ti va di passare… che so, per un caffè, una birra. Mi farebbe piacere e potrei ringraziarti davvero!”

“Accetto l’invito. Non so quando verrò però.” Dice prima ancora che finissi di parlare. Aveva una sorta d’impazienza nella voce.

Ci salutiamo e salgo in casa senza pensare al bel ragazzo che ho lasciato in strada.

Sorella di Tom Sturridge.

Pseudo amica di Robert Pattinson.

Vicina di Ian Somerhalder.

 

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Buonasera a tutti!! Cosa ci faccio qui con questa nuova storia?? Semplice.. vi posto una nuova storia!! Ahahah!!

Allora... La vita e soprattutto la famiglia di Carter non è semplice però.. ne abbiamo di cose da invidiarle o no?? Io personalmente gliele invidio!!

Comunque spero di trovare tanti tanti commenti! xD

   
 
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