questa storia e' suddivisa in due capitoli e basta, spero chi vi piaccia...

e' un po' particolare, non molto realistica...

pero'... non so cosa e' venuto fuori, ditemi voi! =)

- La finestra è questa - sussurro fra me e me. 

Ma chi me l'ha fato fare di mettermi in questa situazione assurda?

Poco più avanti c'e' un balcone, che dovrebbe essere quello del bagno.

Mi guardo intorno, non c'è un'anima.

E se fosse in bagno? Se fosse sveglio? Se uno dei suoi fosse sveglio? 

Indietro non si torna, ricordi?

Noto la grondaia vicino al balcone, Lui abita al primo piano, quindi non è in alto.

Mi faccio forza e ignorando la voce che mi da dell'idiota dentro la mia testa mi isso su, afferrando il metallo scivoloso del tubo.

Non so come ce la faccio, scavalco il parapetto del balcone. Ecco. Sono qui. Ansimando mi volto ancora. 

Sono paranoica. O forse no.

Mi verra' un infarto prima che io me ne vada da qui.

Il cuore mi batte all'impazzata, minacciando di esplodere letteralmente.

E' così vicino. Non mi sembra vero di essere arrivata fin qui. 

Non puo' essere vero.

Forse sto solo sognando.

Allora goditi il sogno, finche' dura.

Non ci credo! La finestra e' socchiusa.

Che fosse destino? Sorrido e la apro. Finalmente.

I minuti scorrono veloci, do un'occhiata all'orologio: le quattro e mezza. 

Una sola occhiata dietro di me, dove il cerchio perfetto di luna sembra avvisarmi, congratulandosi per il mio coraggio. 

O forse per l'idiozia. 

Ancora non lo so. 

Intanto sono arrivata fin qui. 

Spingo lievemente la porta del bagno, sperando che non ci sia nessuno al di là pronto a scoprirmi, poi mi fermo.

Da lì vedo la camera con la porta aperta.

Ed e' proprio la sua.

Percepisco all'istante che è quella giusta. 

Mi travolge un'emozione assurda e fortissima che mi fa tremare le gambe.

Se non e' un indizio questo! 

Avverto un odore familiare. Il suo odore. 

Ed entro nella sua stanza. 

Sento la porta cigolare appena mentre la apro.

O forse non cigola, non lo so, perche' il mio cervello è andato fuori uso.