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Autore: sweet_chocolate    08/06/2010    1 recensioni
Un vortice di risate, amori, tecnologia e tanti robot in cui vi trasporteranno una studentessa dal QI di un genio e la sua stravaante combriccola di amici e nemici. Una malattia che colpisce gran parte della popolazione con effetti disastrosi da cosa è causato? Ma sopratutto come mai tutti si comportano in un modo così strano...?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfict quindi siate clementi =)
Dal primo capitolo non si entra ancora nel vivo della storia...Ma spero vi piaccia!

“Buongiorno sono Lucia Lee e vorrei avere 1 appuntamento con la direzione…” no così è troppo formale, mmm vediamo così  “Bella ‘zi! ‘So Lucy quando te va ce beccamo…” così non va proprio bene non è il mio stile e sembro una scaricatrice di porto,  vediamo… “Salve egregio rappresentante sarei fortemente interessata a frequentare…” ma cosa sto dicendo!? Neanche nel medioevo parlavano così! Ok ora mi presento come si deve, sono Lucia per tutti Lucy ho… non c’è bisogno che vi dica quanti anni ho, vi basti sapere che faccio le superiori e sto disperatamente cercando un modo di presentarmi per entrare in una palestra. Ma si può fare un colloquio per fare uno sport?! La prima volta che ho telefonato in segreteria mi ha risposto una voce inquietante, grottesca e anche leggermente metallica che diceva “Chi osa telefonare? Noi non rispondiamo MAI al telefono! Le arti marziali non sono per tutti! Se vuoi puoi lasciare il numero di telefono e verrai richiamato al più presto. Se sarai ritenuto degno.” La prima cosa che ho fatto è stato attaccare. Cosa pensano di ottenere con questo sistema? Così faranno scappare tutti, vogliono per caso chiudere la palestra per le troppe persone scappate? In ogni caso io non mi do per vinta, lo so bene che le arti marziali non sono per tutti, ma ormai ho deciso, voglio lasciare quell’orribile palestra e cambiare le cose.
Immagini confuse si presentarono davanti ai miei occhi, che si velano di stupide lacrime, lui, quel bacio, l’esplosione di rabbia, sostituita poco dopo dalla tristezza e, per finire l’altra.
Strizzai gli occhi e con la punta delle dita tolsi con frustrazione quelle goccioline d’acqua, ero decisa a non farmi sopraffare dai ricordi un’altra volta. Dovevo iscrivermi in quella nuova palestra, ormai era una questione di principio! Improvvisamente mi ritornò la voglia di fare, ero felicissima!
Finalmente avrei iniziato kung-fu! Avevo sentito dire che i ragazzi che lo praticano sono davvero carini, atletici e perfetti,  poi mi sarei tenuta in forma in forma, avrei fatto tante nuove amicizie e chissà magari sarei diventata una campionessa! Sì già vedevo la scritta a caratteri cubitali sui giornali “Lucy Lee campionessa olimpionica di kung-fu” averi fatto interviste, sarei diventata famosa, avrei scattato delle foto per riviste di tutti i generi e mi avrebbero chiesto di diventare testimonial di qualche famoso prodotto! Sì ne ero sicura!
In quel momento la cosa principale era fare quella benedetta telefonata. Ok ce l’avrei fatta. Sì, ero pronta, avevo scritto tutto, avrei fatto scintille.


Segreteria telefonica Pugno in faccia, club di arti marziali, “Chi osa telefonare? Noi non rispondiamo MAI al telefono! Le arti marziali non sono per tutti! Se vuoi puoi lasciare il numero di telefono e verrai richiamato al più presto. Se ne sarai ritenuto degno.”

Messaggio numero 1: bip “Emm… Sì… Ecco io… Volevo…”

Messaggio numero 2: bip “Sì scusi ero io prima…Ecco volevo solo…mmm… bè non importa”

Messaggio numero 3: bip “Sono sempre io!! Salve da quanto tempo!! Come sta?”

Messaggio numero 4: bip “Ok ora non la interromperò più è solo che mi chiedevo se…senta facciamo una cosa risponda al telefono? So che è molto occupato, gestire una palestra deve essere molto complicato… però potrebbe provare a fare uno sforzo!”

Messaggio numero 5:bip “Ok lei non vuole rispondere! Neanche io risponderò! Avete perso un cliente! Ma come vi permettete? E’ una segreteria orribile farete scappare tutti i clienti!”

Messaggio numero 6:bip “La scongiuro risponda a questo telefono!!”

Messaggio numero 7:bip “Sì sono sempre io mi dispiace di averla trattata in questo modo sono un po’ stressata, allora vuole rispondere o no?”

Messaggio numero 8:bip “Daiiiiiiiiiiiiiiii rispondiiiiiiiiiiiiii, non puoi essere impassibile davanti a questa vocina così tenera e carina!”

Messaggio numero 9: bip “Adesso mi ascolti bene!! Se non sono stata chiara io….-voce in lontananza- Tesooooooooro vieni è pronto! –voce normale- Sì arrivo subito mamma! Guardi non finisce qui! Io richiamerò!”

Messaggio numero 10:bip “Ora che ho finito di mangiare mi sono schiarita le idee e… -voce in lontananza-  Sorellina hai finito con quel telefono? Sono ore che ci sei incollata! So che la delusione di non avere un ragazzo è troppo forte, ma il fatto che il telefono sia un oggetto di genere maschile e che se chiami il centralino qualcuno ti risponde, non vuol dire che ci sia una relazione tra voi! -voce normale- ok ho capito ora attacco! Ma non sono stata tutto il giorno al telefono! –la voce di prima un po’ più vicina- Sì invece e ora dammi il telefono!
-voce normale un po’ alterata- Ma che dici e poi il telefono serve a me!-
-la voce è molto vicina- Dammelo ho detto! Brutta melanzana rinsecchita!
-la voce che prima era normale- No! E non sono una melanzana tu piuttosto sei un’unghia incarnita!
-voce che era in lontananza e adesso è vicina e molto arrabbiata- Sìinvece,e dammelo! Immediatamente! O io…”

O cavolo. O cavolo. L’ultimo messaggio era davvero imbarazzante! Non che quelli di prima non lo fossero è ovvio, però… Non esisteva un modo per cancellarlo e impedire alla persona di ascoltarlo? Ci doveva essere per forza! Ma insomma che aveva in mente quel simpaticone quando l’aveva costruito? Avrei dovuto scrivere proprio una lettera di reclamo all’inventore del telefono! Anzi meglio di no, anche perché il caro Meucci dovrebbe essere morto, o era Bell? Comunque non importa, la questione importante era trovare un modo per cancellare il messaggio… Ma come avrei potuto eliminarlo? Purtroppo quel telefono era un vero fossile, mi chiesi come mai nel 2150 ancora non avessimo un foglio ologrammatico per chiamare. Un’idea mi balenò nella mente come un battito d’ali di un colibì. Le istruzioni. Già quelle che non avevo mai letto, ma che mamma mi aveva consigliato di leggere. Sapevo esattamente come riparare una navicella, non avevo idea di come funzionassero questi apparecchi preistorici. Cercai di rimanere calma, anche se mi sarei dovuta sbrigare perché il signore della segreteria avrebbe potuto già sentire il messaggio.
Dovevo trovare le istruzioni, praticamente gli ultimi fogli di carta reperibili nella nostra epoca, ma dove potevano essere? Cercai per tutta la casa, ma le uniche cose che trovai erano una spilla, che stavo cercando 3 giorni fa, una presa, un microcip e una banconota da 10, che fortuna pensai mestamente. Neanche il mio robot domestico riuscì a trovarle, non che funzionasse alla perfezione, ma speravo potesse fare qualche cosa. Quello che mi serviva in quel momento erano quelle maledettissime istruzioni. Ma dov’erano?
Certo! Aprii il cassetto della scrivania con una frenesia che uguagliava un ladro e… Trovate! Ero talmente felice che avrei potuto baciare quel foglio, ma forse sarebbe stato meglio leggerlo. Le pagine scorrevano veloci sotto le mie sottili e bianche dita,cercavo disperatamente la mia lingua, arabo no, cinese no, greco no, e che lingua era quella dopo? Comunque non si capiva niente, giapponese no, finlandese no, quello successivo era aramaico, ma no. Oddio no,  pregai che mi fossi sbagliata, purtroppo non era così, ripercorsi frettolosamente tutte le pagine, niente, non c’era in italiano e neanche in inglese. Neanche un’immagine per dare qualche aiuto, nulla! Il mio sgomento era troppo grande, non ci potevo credere, avevo bruciato tutte le mie possibilità di entrare in quella palestra e diventare una grande campionessa. Tutte le mie speranze in fumo. Era come se fossi stata schiacciata da un masso grande e marrone. Marrone perché  l’idea di essere schiacciati da un macigno di un colore triste era ancora più frustrante. Stavo per crollare quando un idea pervase la mia mente, era assurda, ma avrei potuto farla.



   
Segreteria pugno in faccia club di arti marziali:

Messaggio numero 11: bip “Buonasera mi scuso per il mio comportamento vorrei chiderle scusa e rimediare, ho intenzione di lasciare il mio numero per essere chiamata al più presto, grazie ancora e le mie scuse.”

Ok stavolta era andata bene. Speravo solo che mi avrebbe richiamata, certo, pensavo, quelle erano persone mature, con anni di esperienza alle spalle e non volevo credere che si sarebbero lasciate scappare un cliente solo perché questo aveva avuto dei problemi con la segreteria telefonica.
Ok avrei aspettato.
Certo avrei dovuto aspettare un po’ prima di ricevere la telefonata.
Penso che in quel momento dovessero essere molto impegnati, altrimenti mi avrebbero richiamata, certo era senz’altro quella la causa.
Uffa, ero sul letto rigirando i capelli tra le dita, improvvisamente la verità si illuminò davanti ai miei occhi. La segreteria si era rotta, e non avrebbero mai potuto ricevere il mio messaggio. No non era possibile che fosse andata in frantumi. Anche se sarebbe stata un idea, sarei potuta andare lì e visto che in segreteria non c’era mai nessuno, altrimenti avrebbero risposto al telefono, avrei preso la segreteria e l’avrei sostituita. Sì, era un piano magnifico, lo avrei messo subito in atto!
Dovevo andare a prendere l’autobus a levitazione magnetica e precipitarmi lì.  Spesso mi chiedevo come facessero, qualche decennio fa, con gli autobus che andavano a motore. La sua velocità doveva essere pari al movimento impercettibile delle piante quando crescono.
Scesi alla mia fermata. Ecco lo sapevo, grazie al mio orrendo senso dell’orientamento non sapevo dove andare, avevo una piantina elettronica qui nella borsa… Eccola! Allora “via stai sbagliando sicuramente strada torna indietro” ma che razza di via è? Presi un bel respiro e… iniziai a vagare senza meta cercando quella maledetta via. Ad un tratto vidi un signore un po’ anziano, sicuramente mi darà una mano,pensai. Certo i signori anziani sanno sempre dove si trova una via.
“Mi scusi sa dove…” ma l’uomo non mi sente e continua dritto per la sua strada. Accelerai il passo e arrivai davanti a lui, “Potrebbe gentilmente indicarmi…” l’uomo continuava ad andare dritto per la sua strada senza degnarmi di uno sguardo, ma io imperterrita lo seguii, mi piazzai davanti e gli dissi con voce molto forte, ok forse urlavo: “Dovrei andare in via stai sbagliando strada torna indietro!! Non è che potrebbe indicarmela?” dovrebbe aver sentito, pensai soddisfatta, con occhi pieni di speranza gli rivolsi il sorriso più cordiale che io abbia mai fatto. Wow quell’ uomo assomigliava molto ad uno dei nuovi robot che stavano commercializzando. Oddio. No, non è possibile. Invece era così tutti mi stavano guardando ridendo, non era possibile non potevo aver fatto uno sbaglio così grande. Con mia grande paura alzai lo sguardo e percorsi il suo volto. I capelli erano sintetici e coprivano leggermente gli occhi grigi, caratterizzati da uno sguardo vacuo, perso nel vuoto, come se non avessero una propria personalità, dei sogni o dei progetti. Osservandolo bene osservai che nonostante avesse il naso non lo utilizzava per respirare, era un accessorio. A conferma che non era una persona in carne ed ossa sul busto troneggiava un cartello “Nuovi robot aiutanti in vendita! Volti che sembrano veri! Corri ti aspettano molte sorprese!”.
Figuraccia.
Ormai ci ero abituata, ma tutti mi stavano guardando. Sentii il sangue affluire alle guance, lo sapevo stavo diventando rossa, accidenti, scambiare un robot per un uomo non è esattamente quello che mi ero prefissata, cosa dovevo fare? Ah si! La palestra, mi dovevo sbrigare!
“Signorina ha bisogno di aiuto?”una voce maschile alle mie spalle mi fece sobbalzare, ci mancava anche qualche scocciatore, mi girai e…

Chi sarà la misteriosa voce alle spalle? Riuscirà Lucy ad arrivare alla palestra e perseguire il suo sogno? Tutto nel prossimo capitolo!
Spero di riuscire ad aggiornare velocemente anche se i compiti mi tolgono parecchio tempo.. baci a tutti!
  
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