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Autore: M_Lucry_J    09/06/2010    1 recensioni
"Capelli rossi, labbra carnose e rosse... Era il colore principale che dipingeva il suo volto. E lei doveva essere una ragazza qualunque, no? La risposta, risultava negativa. Lei, che dire,era unica. Io..."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LIEBE ROT
Liebe Rot




"Capelli
rossi, labbra carnose e rosse... Era il colore principale che dipingeva il suo volto.
 Sembrava che emanasse un odore di vaniglia da ogni spigolo del suo splendido corpo. Sentivo che sotto le mie mani  accarezzavo qualcosa di diverso, qualcosa che mi piaceva troppo.
E lei doveva essere una ragazza qualunque, no? La risposta, risultava negativa.
Ma poi incrociare i suoi occhi era come immegersi un' istante nelle maldive... Quel colore ghiaccio che ti rapiva al primo sguardo. Lei, che dire,era unica. Io... "


Nel cuore della notte ballavo non mi fermavo un'istante, il palo dinanzi a me, strapolava la parte di me più  trasgressiva e maliziosa.
Intanto, da laggiù potevo scorgere lo sguardo di numerevoli uomini arrapati.
Non ero una pornostar, tantomeno una puttana, ma una semplice ballerina di lap dance.
Non credete però che sia una cosa da niente; mi ci sono voluti anni di palestra e di esercizio per fare acrobazie sul quel coso.
Intanto la musica di quella sera si faceva sempre più assordante e scatenata.
La sala era piena di gente famosa: cantanti, attori, showgirl e giornalisti.Tutti riuniti per l'after show dei Comet 2010.
Il dj mi incitava a fare di più;a perdere, praticamente, il controllo di me stessa.
E così feci.
Il soffitto vetrato lasciava che la luce della luna bianca come una perla entrasse delicatamete nella sala, e le stelle luminose come brillanti facevano da contorno.
I miei occhi ghiacciati si alzarano all'atezza di quella stella, mentre le mie mani invece strapparono via la minigonna.
Mi abbassai e feci aderire le mie gambe, distorte in una spaccata, con il pavimento freddo e variopinto.
La cantante di quella canzone house urlò per poi cessare d'un botto; segno che la festa era finita.
Alzai di nuovo lo sguardo perchè sapevo che adesso si sarebbe aperta quella botola e avrebbe fatto cadere...
Ecco, si, acqua e coriandoli.
Mi alzai. restando in equilibrio sui quei tacchi vertiginosi e completamente scomodi.
Bagnata dalla testa ai piedi e qualche coriandolo dorato si intrufolò nei capelli; ballai ancora facendo schiazzare acqua a tutti gli spettatori della prim fila.
Mi sembrava un'attimo di percorrere una scena di step up, sotto la pioggia.
Piccolo particolare: ballavo da sola.

Finì tutto e scesi dagli scalini per avviarmi nei camerini, ma qualcosa mi bloccò il braccio oramai fracido.
Mi girai di scatto e vidi un ragazzo abbastanza alto per i miei gusti, con uno stile alquanto stravagante.
Era un cantante hip-hop, o cosa?
Ma osservando il suo volto potei dire che mozzafiato,divino; inoltre aveva un paio d'occhi magnetizzanti e un piercing che spuntava dal labbro inferiore.
Davvero notevole.
Ma non capivo ancora il senso di quel gesto.

"Vieni qui...! " mi trascinò.
Sbarrai gli occhi. Cosa voleva questo?
"Ehi, chiunque tu sia, lasciami il braccio!" gridai dimenandomi dalla sua stretta,
Mi strinse ancora pià forte e mi portò in un corridoio, buio.
Solo il soffitto vetrato e la luna da là sopra faceva luce.

Mi guardò bene negli occhi, tanto da farmi venire i brividi.
Che non sapevo decifrare bene, ma pensai che fosse solo paura.
La sua mano però iniziò a toccarmi il brillante cha avevo nell'ombelico e iniziò ad avvicinarsi.
Si il suo volto era a qualche centimetro dal mio.
Lo spinsi di colpo e gli sbottai in faccia una ventata di ira:

"Ma per chi diavolo mi hai preso, ragazzino?! Per una puttana?" e giarai i tacchi fuggendo.
Ma egli fu troppo veloce e riprese nuovamente il braccio e mi spinse direttamente al muro.
Potei sentire le famose stelle.
Avevo avuto un bel copo alla testa, ma di quelli che fanno un male cane.
Si avvicinò all'incavo del collo e mi sussurò qualcosa:

"Bellezza non ti opporre: sono Tom Kaulitz" disse con voce suadente.
Analizzai bene le sue parole e mi ricordai che il suo nome aveva a che fare con una band famosa di questa città
Certo, erano i Tokio Hotel.
Lo spinsi ancora, nonostante il dolore alla testa e alla nuca  fosse lacerante.
Egli però mi si parò avanti e prima che potessi replicare di nuovo, le sue labbra fuorono già incollate sulle mie.
Il suo piercing intanto faceva il contrasto tra caldo e freddo.: dovevo ammettere che mi eccitava non poco.
La sua lingua, intanto, già esplorava il mio palato e la sua mano fu improvvisamente sotto la mia biancheria.
Ok, dovevo ammetterlo, il ragazzino ci sapeva fare.
Con difficoltà mi staccai, nonostante il mio corpo ancora bagnato si fosse incollato alla sua maglia extra-large.

"Ho detto di no, belloccio." dissi con calma prima che diventassi una furia.
"Te lo ripeto; io sono Tom Kaulitz." disse sempre con quella punta di seduzione.
Intanto i nervi stavano per saltare fuori e le mie unghie erano pronte per strangolarlo.
"Ciò vuol dire che ottengo sempre quello che voglio" e prese di nuovo a baciarmi.
La mia mente fece un veloce raggionamento:
Quelli-che-se-la-tirano-non-mi-piacciono

Gli mollai uno schiaffo e me ne andai urlandogli qualcosa dietro:


"Non mi importa, Kaulitz, io sarò l'eccezione che infrangerà la regola, allora." sorrisi beffarda.




  
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