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Autore: Karin_    09/06/2010    4 recensioni
Ci sono segreti misteriosi che avvolgono i protagonisti, segreti che non possono confessare, segreti, che prima o poi, verranno svelati. Il rating è giallo perchè man mano con l'andare avanti ci sarà un pò di spargimento di sangue.
Genere: Generale, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rein, Shade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il ragazzo dai capelli corvini guardava fuori dalla finestra ormai appannata dalle goccioline di pioggia e dalla nebbia che da qualche minuto era diventata fitta. Il sole splendente, che poco prima riscaldava l’ambiente, ormai era diventato solo un ricordo, nemmeno uno spiraglio di luce riusciva a oltrepassare la cortina di quella nebbia dal colorito nerastro. Il ragazzo si trovava in una camera simile a quella di un principe o di un re, c’erano preziosi quadri incorniciati d’oro raffiguranti soprattutto nature morte e alberi da frutta, sugli scaffali si trovavano animali impagliati di diverse specie e vasi d’incenso; c’erano anche un’ enorme letto stile 800” e uno specchio ornato di pietre preziose risalente più o meno allo stesso periodo. Nonostante tutto quello sfarzo il ragazzo era vestito in modo casual, una semplice camicia bianca, coperta in gran parte da una giacca blu, dei normalissimi jeans e scarpe da ginnastica. Il giovane assomigliava a un modello, era sui 17 anni, aveva occhi blu profondi e scuri come la notte che, in quel momento, erano freddi e spenti, probabilmente a causa della noia attuale. Portava i capelli di colore blu, tendenti più che altro al viola, leggermente spettinati e con i cuffi della frangia piuttosto lunghi. I lineamenti del viso erano delicati e perfetti, il fisico era statuario, tanto da sembrare scolpito da un esperto marmista, nostante l’aspetto muscoloso e l’altezza considerevole, circa sui 170 cm, non aveva l’aspetto di un colosso. Era seduto su una poltrona maestosa, che assomigliava a un trono di qualche importante sovrano, e aveva iniziato a leggere un libro con una copertina vecchia e logora, tanto che il titolo era illeggibile, anche se il ragazzo l’aveva letto così tante volte da conoscerne ormai il contenuto a memoria, infondo, quando si vive secoli si ha tutto il tempo di leggere. Il silenzio regnava sovrano all’interno della stanza, l’unico rumore che si udiva era il pesante sospiro che fece il giovane appena prima di riporre il libro nello scaffale situato al di sopra della scrivania. Poi si distese sull’enorme letto regale sprofondando nel soffice materasso, scostandosi un ciuffo di capelli che gli era finito sopra gli occhi scuri socchiuse per un momento le palpebre e sospirò nuovamente. Ormai fuori non pioveva più, ma la nebbia, invece, non si era ancora diradada e, intanto era giunta la notte, purtroppo però gli agenti atmosferici impedivano di scorgere le stelle e la luna. All’improvviso qualcuno bussò alla porta: entrò una bella signora, sulla trentina, dai capelli a caschetto neri-blu e occhi blu scuro come il ragazzo, ma dallo sguardo molto più dolce. Anche lei era vestita abbastanza normalmente, indossava un lungo abito nero che le arrivava fino alle caviglie, stretto in vita e più largo man mano che ci si avvicinava alla fine del vestito. Aveva delle scarpe sempre nere, ma lucide, nere vernice e indossava molti braccialetti a forma di cerchio che le coprivano gran parte del braccio destro. Poi aveva un sorriso strano, che a dirla tutta preoccupava molto il giovane, pian piano si avvicinò al giovane con un fogliettino in mano e con sempre quel sorriso tanto dolce quanto inquietante che le era stampato in volto. Prima che il ragazzo potesse spiaccicare parola, lei lo precedette: - Senti Shade, ti ho iscritto al liceo, vedi questa è la ricevuta! - Disse la donna tutta entusiasta sventolandogli in faccia il pezzo di carta. - Non mi interessa, scusa mamma, ma quest’anno non ci andrò. – - M-Ma come?! L’istruzione è importante, lo sai! – - Certo, ma so già tutto quello che mi serve. – - Però ormai ho pagato, anche molto visto che ti ho iscritto alla migliore scuola superiore privata che ci sia qui in città! – - Non puoi farti restituire i soldi?- - No… - Uffa… però se non c’è soluzione… - - Grande! Allora inizi domani! - Il ragazzo non fece in tempo a rispondere che la donna uscì dalla camera sparendo dietro il grande portone di legno d’ebano. Nonostante lo spessore notevole della porta si udivano le grida di gioia della madre: - Evviva!! Mio figlio frequenta una scuola prestigiosissima!! Potrò vantarmene con tutte le mie amiche! Uh, uh…! – Il ragazzo, sconsolato, si avviò verso la scrivania, tra i due non di capiva chi fosse il più infantile, anche se la madre assomigliava davvero ad una bambina di 9 anni. Il ragazzo quindi preparò tutto il necessario per l’indomani: solo 2 quaderni e qualche penna e matita, non era necessario portare molte cose, tanto sarebbe stato solo il primo giorno e sarebbe risultato inutile portare una montagna di roba per niente. Finita l’operazione si cambiò, indossando una maglietta con cui era solito dormire e delle ciabatte calde e comode. Dopo di che si infilò nel letto e spegnendo la luce della lampada che l’aveva accompagnato per tutto il giorno, si distese e chiuse le palpebre, ma prima di piombare in un sonno profondo e finire tra le braccia di Morfeo, riaprì per un’ultima volta gli occhi, che questa volta non erano del colore della notte, ma di un rosso ancor più scarlatto, rosso sangue.

--------------- Ohayo! ^-^ Questa è diciamo la mia prima fanfiction, quindi siate clementi, ma accetto anche critiche per formarmi meglio come scrittrice! Al prossimo capitolo! ^-^
  
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