La luce del sole
che infrangendosi contro gli scogli,
trova sempre la forza di
riprovarci.
J. Morrison
Prologo
Il mistero mi aveva sempre affascinata ma non avrei mai
immaginato di poter arrivare a vivere dentro un mistero. Tutto girava
vorticosamente. Non riuscivo più a distinguere il cielo plumbeo dal mare
burrascoso. Sentivo chiamare il mio nome da voci familiari. Quanto avrei voluto
poter riuscire a parlare! La mia vita era sempre stata piena di sicurezze, di
punti fissi. Ora avevo decisamente perso la bussola.
Capitolo 1
La lettera
Era una giornata soleggiata a Welwin Garden City,
uno strano fatto per l’uggioso tempo inglese. Il postino si asciugò la fronte
madida di sudore con un fazzoletto sotto il sole cocente, a lui oggi toccava
recapitare delle lettere per conto del liceo. Per sua fortuna quella che aveva
in mano era proprio l’ultima busta blu da imbucare e la infilò velocemente
nella cassetta delle lettere di una casetta molto graziosa in via Lowfield
numero 30.
Un’ora dopo, Sunny, una bella ragazza alta dai
capelli castani e occhi color mare stava tornando a casa dopo una mattinata
scolastica faticosa. Arrivò in via Lowfield e prese le chiavi per aprire
il portone di casa sua che recava il numero 30. Nell’aprire la porta notò un
guizzo di colore nella cassetta delle lettere alla sua sinistra. Interessata,
prese delicatamente l’oggetto della sua curiosità. Era evidentemente una busta.
Molto carina tra l’altro, di un blu deciso. La ragazza lesse il nome del
destinatario:“Sig.na Sunshine Marie Pierre”.
–Oh, è per me!- esclamò. Entrò in
casa, si sedette alla scrivania in noce, prese un coltello da carta ed
impazientemente aprì la busta. Dentro c’era una lettera insieme ad alcuni
biglietti aerei e navali. Lesse quindi la missiva:
Gent.ma
Sunshine Marie Pierre,
Lei
è stata selezionata tra 1000 studenti della sua scuola per partecipare ad una
crociera gratuita organizzata dal Ministero dell’Istruzione come premio per il suo
alto merito scolastico. Con la presente alleghiamo il biglietto navale e quello
aereo per raggiungere il sito di partenza.
Le
nostre più sentite congratulazioni.
La
segreteria del Liceo JL .Hewitt
-Siiiiiiiiiiii!!!Mi
hanno presa!- esultò Sun. Afferrò il telefono di fretta e
compose il numero della sua migliore amica:
-
Pronto, Ginny? Sono stata selezionata per la crociera! Come? Anche tu?
Bellissimo! Non vedo l’ora… Si..si cercherò di scoprire se anche Ricky ha
ricevuto la lettera … sarebbe meraviglioso vero?Ok, corro!Ci sentiamo!-
Sunny
appoggiò la cornetta con emozione dopo la breve chiamata. Finalmente tutto il
sudore buttato sui libri le sarebbe servito a qualcosa. Una “vacanza”… non ne
faceva da quando sua madre aveva cominciato a stare male e ne aveva decisamente
bisogno. Forse avrebbe concluso anche qualcosa con il suo amato Lance durante
questa favolosa crociera. Si. Era anche arrivata l’ora dopotutto.
Ricordandosi di ciò che aveva promesso a Ginny, uscì
di casa e raggiunse il numero 15 di via Lowfield e suonò al campanello dei
Tycoon. Venne ad aprirle Jesus Tycoon e per poco non gli svenne davanti. Che
ragazzo mozzafiato! Alto, muscoloso e avvenente, con un sorriso da dio. Gli
stava proprio bene il nome che portava! Ora capiva perché le sue care amiche,
Saharita, Faith e Alexandra gli andavano appresso, per quanto fosse inutile
data la sua fama di modello e soprattutto di rubacuori.
-Ciao, chi cerchi?- chiese lui. Sunny si disse mentalmente la ragazza Parla!
–Ciao..ehm..C’è
Ricky?- esalò.
-Si, te lo chiamo subito.-
Jesus chiamò suo fratello: - Rich?
Scendi giù. Ci sono ospiti.-
Come tutta risposta Ricky gridò: –Arrivo!-.
Sunny
era impaziente. Effettivamente non si sentiva abbastanza in confidenza con
Ricky per piombare a casa sua senza un motivo abbastanza plausibile ma ormai la
frittata era fatta. Non ebbe neanche il tempo di pensare ad una scusa qualsiasi
che il ragazzo comparve nel suo campo visivo. Non aveva niente da togliere al
fratello: anche lui era alto e ben piazzato ma al contrario di Jesus aveva i
capelli biondo cenere e gli occhi … Oh, erano di un indescrivibile color oro
che riusciva ad ammaliare chiunque. Soprattutto la dolce Ginny che lo adorava
alla follia.
–Ciao- disse.
Sunny si riscosse dai propri pensieri e gli
sorrise:-Ciao!- rispose.
-Hai ricevuto anche tu la lettera della crociera?-
-
Si, Sunnhe non vedo ly! Sai c’ora di partire … purtroppo prima ho chiamato
Marilena e sia lei che Helena non vengono. Speriamo che vengano altre mie
amiche o mi annoierò a morte!-
A quel punto Jesus si intromise:- Non stare a
sentirlo,Sun, si dà arie da grande playboy e poi nessuna se lo fila veramente
… -
-Ma che te ne frega a te?- gli rispose Ricky un po’ infastidito.
Sunny
allora approfittò della situazione e gli lanciò un’abile frecciatina:
–Tranquillo, Rich, non ti annoierai di sicuro!- quindi sorrise ad entrambi e si
incamminò per tornare a casa.
L’indomani
mattina, ancora un po’addormentata , si incamminò per
andare a scuola con Ginny e le sue amiche. Appena la vide, la
sua best dai capelli castani che svolazzavano al vento e gli occhi
verdi che
scintillavano, le saltò addosso con aria complice e un sorriso
enorme stampato
in faccia.
–Sai chi viene?- le chiese enigmatica.
-No- le rispose l’altra
sbadigliando.
-Lance!- Sunny rimase a bocca aperta nel bel mezzo dello sbadiglio.
- Oh, Ginny che notizia
fantastica che mi dai! Invece io ieri sono andata a casa di Rich e Jesus e … -.
Dopo averle raccontato minuziosamente l’accaduto compreso ogni minimo respiro di Ricky e dopo che Ginny disse di essere completamente soddisfatta, Sun fece la fatidica domanda: -E Martha? Viene pure quella strega?-. Per capire il senso della domanda di Sunny dobbiamo fare qualche passo indietro nel passato fino ad arrivare al giorno in cui vide il suo amore adorato, Lance, passeggiare mano nella mano con una ragazza di cui non conosceva neanche l’esistenza ma che in un nanosecondo aveva rovinato tutto il sogno di una vita.
Martha Taylor era
un brutta gallinella, viziata e ricca che non si sa come era riuscita a
prendersi la persona più importante nell’esistenza di Sunny. Lance era il suo
primo ed in fondo unico amore ma non era riuscita a dirgli ciò che provava per
lui abbastanza in tempo per non farlo cadere tra le grinfie di quella strega.
Martha era sempre accompagnata da una stregua di oche come lei che la servivano
e riverivano: Anne, Lola e Marina. Ultimamente la sua cara amica Venicia si era
fatta influenzare dalle “oche” di Martha e cercava di diventare come loro per
farsi accettare nel club delle ragazze più “in” della scuola. Era Martha la
causa di tutti i suoi problemi e anche solo pronunciare il suo nome le dava un
fastidio incredibile. –Oh, no quella strega non viene.- ribatté Ginny con un
pizzico di acidità. - Era ovvio- continuò -Figurati che non arriva a prendere
neanche un 3!-
-Hai proprio ragione Gin!- E le due amiche scoppiarono a ridere
proprio nel momento in cui la campanella suonò annunciando l’inizio delle
lezioni.
***
Più tardi, durante la ricreazione, le due ragazze incontrarono le loro amiche più simpatiche: Saharita, Faith e Alexandra che erano proprio inseparabili ma diverse. Saharita era di origine indiana, con capelli e occhi neri, minuta ed affettuosa. Faith era bionda e di altezza normale. Aveva un carattere un po’ civettuolo ma estremamente simpatico. Infine c’era Alexandra. Lei aveva i capelli castani e lunghi. Era alta e aveva un carattere timido. Purtroppo nessuna delle tre aveva vinto il viaggio ma assicurarono alle amiche che avrebbero tenuto d’occhio Martha e le altre ochette restando in città. Erano nel bel mezzo di un dialogo acceso su quest’ultime quando Sunny si sentì sfiorare leggermente il gomito, si girò e … le si fermò il cuore.
Era stato proprio Lance ad averla sfiorata e ora la
guardava intensamente con i suoi occhi color cielo. Per un istante il mare e il
cielo si fusero in una sola cosa e Sunny si sentì come in Paradiso. Era proprio
sicura di stare guardando un angelo dai capelli biondi. Martha dovette
accorgersi di ciò che stava accadendo tra loro perché strattonò Lance e lo
costrinse a muoversi senza permettergli di spiccicare parola. Sunny ritornò
bruscamente sulla terra, delusa.
Ma adesso basta. Era arrivata al capolinea e non
vedeva l’ora di prendersi la propria vendetta che doveva essere dolcissima per
lei e amarissima per quella strega.