Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Bonnie Green    10/06/2010    5 recensioni
La solita routine di una band di successo, felicità, adrenalina a mille e poi... i pensieri di un cantante che affronta assieme ai suoi amici e a suo fratello un concerto:l'ultimo. Basta leggere questa storia per capire cosa significa veramente l'amore fraterno.
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
...Ti voglio bene fratellino... ...Ti voglio bene fratellino...



-Avete ancora venti minuti-
Venti minuti, poi si inizia.
Ogni volta è così: il tecnico ci avvisa e io faccio gli ultimi esercizi vocali camminando su e giù per la stanza.
Ebbene sì, non sto un attimo fermo!Mi serve per abbassare la tensione.
Georg accorda il suo basso, poi va in bagno con delle foto...nessuno di noi ha ancora capito di che foto si tratti ma, a dire la verità, ho paura di saperlo...
per quanto mi riguarda potrebbero anche essere delle foto che mi ritraggono mentre dormo e NON VOGLIO SCOPRIRE che uno dei miei migliori amici
è omosessuale, avrei dei problemi seri a stare in boxer nel tourbus mentre c'è lui...com'era quel detto...?Occhio non vede, Bill Kaulitz non duole?
Ok...Il nervosismo pre-concerto mi fa sclerare, è naturale che stia vaneggiando!Georg è etero ed è felice di esserlo!
Gustav si esercita con le bacchette mentre ascolta le nostre canzoni con le cuffie dell'Mp3 e si mette a saltare.È il suo riscaldamento prima di ogni concerto...
Io non riesco a credere che possa perdere tre litri d'acqua a ogni esibizione!Se fossi un batterista morirei disidratato!
Poi c'è Tom, mio fratello, che sta accordando con attenzione scrupolosa la sua chitarra.
È strano pensare di essere nati lo stesso giorno, durante lo stesso parto, dallo stesso utero, dalla stessa cellula uovo fecondata dallo stesso spermatozoo, eppure è così,
anche se siamo talmente diversi...e così simili...non so come spiegarlo, però so che reagiamo in modo diverso in base alle circostanze,
ad esempio io sono quello paranoico,
lui è quello che affronta la vita con leggerezza e non si fa turbare da niente, a meno che non sia qualcosa di veramente sconvolgente;io credo nel vero amore e lo aspetto, lui beh...
diciamo che lo sta cercando...a modo suo, non so se mi spiego...comunque in molti gesti e idee siamo identici, inoltre sono convinto che sappia leggermi nel pensiero, siamo molto affiatati e non saprei che fare senza di lui.

-Mancano tre minuti-
Tre minuti.
Sento un brivido che parte dalla spina dorsale e si propaga in tutto il corpo, come elettricità allo stato puro.
È una sensazione stupenda, una sensazione che mi assale a ogni concerto e che non vorrei mai smettere di provare.
L'eccitazione sale, l'adrenalina è a mille, le mani mi prudono...ho voglia di urlare, di saltare, di ridere, ho bisogno di prendere il microfono e iniziare a cantare! Ho voglia di vedere tutti quei volti e le emozioni che mi trasmettono!Tutti quegli occhi sorridenti e incantati, anche se stanchi per tutto il tempo  passato ad aspettarci, tutte quelle lacrime che scendono perchè siamo stati capaci di toccare il cuore di qualcuno, tutte quelle urla che ci incitano e ci appoggiano, tutte quelle persone che alzano le mani e le muovono a tempo di musica, che intonano le nostre canzoni anche quando non canto e direziono il microfono verso di loro per invogliarli a cantare ancora e ancora...
-Tocca a voi ragazzi-
Sto per rivivere tutto questo e non vedo l'ora di farlo.
Percorriamo il corridoio e arriviamo alla porta che ci condurrà a un'altra realtà.
Appena usciamo allo scoperto ecco che iniziano le urla...molte volte mi chiedo cosa farei se le sentissi verso le tre del mattino e mi svegliassero di soprassalto...meglio non pensarci.
La luce artificiale è accecante e devo confessare che ho paura di non riuscire a vedere a tal punto da cadere dai gradini o dal palco e spero vivamente che questo non accada.
Questo è l'ultimo concerto del nostro Humanoid City Tour, mi sembra così strano aver inciso un nuovo album ed essere in Italia ora.
Ogni tanto sento frasi
senza senso intercalate da un "Bill" o da un "Tom", "Gustav" o "Georg", oppure "Tokio Hotel", però ci sono anche dei cartelloni scritti in inglese o in tedesco che riesco a capire per fortuna, almeno so che non ci vogliono lanciare pomodori!
L'Italia è un Paese molto accogliente, molto ospitale e molto allegro, anche se qualche tempo fa abbiamo avuto dei problemi..hem, rapina...però continuiamo a venire qui perchè sappiamo che ci sono tante persone che ci ascoltano volentieri e a noi fa piacere suonare per loro!
Mi ricordo la prima volta che eravamo venuti a suonare qui, il 30 ottobre 2007 al Mediolanum Forum ad Assago, anche se avevamo dovuto spostare il concerto perchè le persone erano troppe e all'Alcatraz i posti non bastavano, ma al Mediolanum avevamo fatto il pienone! Avevamo paura di essere rifiutati, paura di non piacere a un pubblico diverso, paura che non sapessero le nostre canzoni e invece erano tutte paranoie, l'Italia è diventata la nostra seconda casa.
Prima che iniziassimo quel concerto io e Tom avevamo parlato in un modo che non dimenticherò mai, probabilmente uno dei discorsi più profondi che abbiamo mai fatto...
"Sai Bill, probabilmente ora non saremo qui se non fosse stato per te, per il tuo carattere e per la tua vena musicale, non avremmo conosciuto Georg e Gustav, non avremmo fatto una band assieme, non avremmo avuto tante persone che amano la nostra musica e...Ti voglio bene fratellino..."
"Anch'io ti voglio bene fratellino...probabilmente senza di te morirei..."
"Non dirlo, ti prego, lo sai che non voglio che pensi queste cose..."
"No Tom, lo sai che morirei sul serio, non riesco a immaginare una vita senza mio fratello..."
A quel punto non aveva saputo che altro rispondere, forse perchè voleva troncare il discorso, forse perchè non voleva arrabbiarsi, forse perchè sapeva che non avrebbe mai potuto dissuadermi dal pensare una cosa simile...o forse perchè probabilmente avrebbe fatto lo stesso.
A un certo punto, mentre Tom fa il suo assolo in 'Pain of Love', la folla reagisce in modo strano...se ne accorgono anche Georg e Gustav che sono più indietro.
C'è una tale confusione, credetemi se velo dico, è peggio delle urla!
Tom sembra spaventato, butta la chitarra per terra...Ma cosa sta facendo!?!
Perchè sta scendendo di corsa dalla sua postazione!?!
Sento voci confuse, mi guardo intorno, non capisco più niente!
-Ma cos'ha intenzione di fare quello!?!-
-Spostati!-
-Ha una pistola!-
-FERMATELO!-
-BILL!!-
Un rumore fortissimo mi rimbomba nelle orecchie, tanto che mi fanno male.
Tom mi viene addosso e finiamo a terra.
Sbatto la testa.
Tutto diventa confuso... ci sono urla di terrore, ma le sento come suoni ovattati...sento mani che mi scuotono...Tom è pesante...sento qualcosa di caldo e umido che mi scorre addosso...
la mia testa gira, sto perdendo i sensi...L'ultima cosa che vedo è la luce fortissima dei riflettori sopra la mia testa.

Poi il buio.
...

Apro gli occhi di scatto.
Muro...cuscino...lenzuola...Oddio...era un sogno.
Solo un sogno, per fortuna.
No...un incubo, altro che sogno...un bruttissimo incubo.
C'erano le urla del pubblico...Tom che buttava per terra la sua chitarra...e quel dannatissimo sparo!Sembrava così assordante che adesso mi fanno male le orecchie!
Odio quando sogno cose così reali, poi mi vengono le paranoie...
La luce della camera-non mia-si accende e illumina la soglia da cui entrano due figure a me conosciute...
-Bill!Ti sei svegliato!-
-Dormi da un giorno di fila...-
-Ciao Gustav!Georg!Me lo sentivo di aver dormito per molte ore, perchè mi sento come spossato...e ho un mal di testa micidiale!-
-Senti Bill...-
-No aspetta Gus!Vi devo raccontare un sogno, oddio, sembrava così reale!A proposito, che ci fate qui?No, melo dite dopo, ora fate venire anche Tom!Devo raccontarvi il sogno prima di dimenticarlo!-
-No, vedi Bill...-
-Tom non c'è?Ok, allora lo dico a voi, ma era proprio reale!Stavamo facendo l'ultimo concerto del tour, stavamo suonando 'Pain of Love' e si sente tanta confusione!Poi c'è questo che vuole spararmi, o almeno credo...e Tom butta la chitarra per terra e mi viene addosso e...-
-Non è un sogno...-
-Che significa Gus, che stai dicendo?-
-Bill...Tom è... morto-
Una lacrima percorre la guancia di Gustav.
Non riesco a...non capisco...il mio era un sogno...un incubo.
Georg si siede nel letto e ha qualcosa in mano...non mi guarda in faccia.
-Tieni...-
Mi porge il giornale...

      ...Tom Kaulitz, chitarrista dei Tokio Hotel, muore durante l'ultima tappa italiana del tour, ovvero Milano...
...testimonianze delle persone presenti...un ragazzo sulla trentina d'anni...arrestato...
...Bill Kaulitz è stato trasportato all'ospedale privo di sensi dopo avergli tolto di dosso il corpo del fratello...
...morto dissanguato... prognosi riservata per Bill...il colpo era indirizzato al leader della band...
...il chitarrista si è frapposto tra il fratello e l'attentatore...
...è stato un atto eroico e di amore fraterno nei confronti del proprio gemello...

Tom...è uno scherzo...dimmelo, esci fuori...

C’è qualcuno qua fuori
che sta camminando da solo?
C’è qualcuno qua fuori,
fuori al freddo?
Un battito di cuore
                                                                                                                              
Perso nella folla
C’è qualcuno che sta gridando                                                                                                                                                                         "...Ti voglio bene fratellino..."
cio' che nessuno puo' sentire?
C’è qualcuno che sta affogando
tirato giù dalla paura?
Ti sento
Non guardare altrove
                                                                                                                                  
Tom...non può essere...Vieni qui!Esci fuori!

C’è qualcuno che sta ridendo
per uccidere il dolor
e
C’è qualcuno che sta urlando il silenzio?                                                                                                                                "Anch'io ti voglio bene fratellino...probabilmente senza di te morirei..."
Apri soltanto i tuoi stanchi occhi
                                                             

Tom...mel'avevi promesso...non puoi farmi questo....

Quando il mondo
taglia la tua anima in pezzi  
e tu inizi a sanguinare                                                                                                                           "Non dirlo, ti prego, lo sai che non voglio
che pensi queste cose..."

                                                                               

Tom...saremmo dovuti stare sempre insieme!


So che sei spaventato.
Quando non riesci a respirare                                                                                                                                                 
Io saro' là                                                                                                                                                                               "No Tom, lo sai che morirei sul serio,    
                                                                                                       non riesco a immaginare una vita senza mio fratello..." 


-TOOOOOOOOOOOOM!!!!!-


________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Grazie a chi ha letto e a chi ha recensito, spero vi sia piaciuta questa fanfiction anche se è un pò triste, ma mi è venuta quest'idea e l'ho scritta...

Le canzone finale è Zoom into me, la traduzione.
Baci,
                                                                                                                                                                                                 Bonnie Green


   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Bonnie Green