Note dell'autrice: I seguenti personaggi non mi appartengono, non rispecchia i gusti sessuali, la personalità, le scelte dei personaggi. Non ha scopo di lucro. ( insomma, li faccio diventare burattini nelle mie mani solo per soddisfazione personale. ) Ispirata dalla canzone dei Placebo 'In the cold light of morning' da cui prende il titolo.

Jensen percepiva la fredda luce dell'alba filtrare attraverso le tende bianche, il parquet fresco sotto ai piedi nudi e il rumore sommesso del suo respiro.
Scostò le tende e socchiuse appena gli occhi, osservando il giardino immobile e silenzioso sotto ad una coltre di neve. Spostò lo sguardo su Jared, poi, addormentato nel loro letto, avvolto tra le lenzuola bianche, il viso nascosto da capelli arruffati.
Jensen ancora non sa per quanto rimase appoggiato allo stipite della finestra ad osservarlo; ma oggi, a mesi da quel giorno, sa che non è cambiato niente tra loro. Che niente, potrà mai cambiare le cose tra loro. Quella cosa, qualsiasi cosa sia, tra loro.
Neanche la gelida luce nella mattina del 28 febbraio.