10/06/2010
4 recensionihanno provato a controllarmi e li ho bruciati,
hanno provato a spegnermi e li ho bruciati,
perchè ero cattiva.
Hanno cercato il mio calore e io li ho scaldati,
perchè sapevo anche essere buona.
Mi veneravano come una Dea per il mio calore, ma mi temevano.
Temevano il mio essere indomabile ed eterna.
Perchè non mi consumavo mai.
Perchè consumavo ogni cosa.
Ed io ero sola.
Ed io avevo freddo.
Il calore che emettevo non era amore.
Era odio.
Non ricordo da cosa derivasse, ma mi bruciava dentro.
Ricordo però il nostro primo incontro.
Era la notte più fredda dell'inverno, al mio solito posto nel tempio attendevo chi desiderasse il calore delle mie fiamme.
Invece venne l'unico essere che non necessitava del mio calore, ma me ne portava.
Venni tu.
Anche se non mi è più chiaro il tempo che è trascorso - è passato un secolo o un secondo? non so - le parole che mi dicesti allora vibrano, vivide e chiare come non mai, nella mia anima.
< Salve Viandante, indicami il motivo della tua visita, hai forse freddo e necessiti di essere scaldato? >
< Scaldarmi Fiamma Eterna? Come potete se voi stessa rabbrividite di freddo? >
Parole che in bocca d'altri sarebbero state offensive, dette da te furono come il sussurro degli amanti.
Tu mi portasti il calore dell'amore, che a me era sconosciuto, e mi guaristi dal odio che provavo.
I nostri spiriti eternamente uniti, ma i nostri corpi eternamente separati dalle fiamme che formavano la mia stessa essenza.
Il desiderio poterti anche solamente sfiorare diventava più forte ogni volta che il mio sguardo si posava su di te, ogni volta che la tua immagine affiorava nella mia mente.
E poi...
E poi venne il giorno in cui raggiunsi un istante di felicita assoluta e un eternità di angoscia e disperazione.
Ero nel tempio come sempre e tu venivi a trovarmi, venivi insieme al tramonto.
Il tramonto faceva sorgere il mio Sole.
< Salve viandante, indicami il motivo della tua visita, hai forse freddo e necessiti di essere scaldato? >
< No, Fiamma Eterna. Sono venuto per portarvi calore. >
Ah, come amavo le tue parole, mi scaldavano il cuore.
E dopo queste parole che parevano ambrosia ci appartavamo nelle stanze più interne del tempio e parlavamo, parlavamo, ma tu andavi via insieme all'alba.
L'alba faceva tramontare il mio Sole.
Ma, in quel giorno, il mio astro dorato tramontò per sempre.
< Ti amo >
Mi dissi solo due parole, due sole parole, due parole che mi portarono oltre le vette della felicita più assoluta.
Per un istante non pensai più, l'amore mi annebbiava la mente nella sua follia.
Corsi verso di te e...
ti abbracciai.
PERCHE'? Perchè feci quel gesto sconsiderato?
Le mie fiamme ti avvolsero in un abbraccio mortale appena ti toccai.
E in un istante diventasti cenere...
...cenere...
...CENERE!
Tutto ciò che rimaneva di te erano solo quei miseri resti!
L'angoscia più nera si impadronì del mio cuore.
La disperazione più profonda avvolse il mio animo.
Nulla più poteva scaldare il mio cuore.
Io stesa ho consumato la tua vita.
Ti ho consumato nel mio fuoco come ogni altra cosa.
Tranne me stessa...
Perchè io non posso consumarmi...
Perchè le mie fiamme - per quanto ora non siano più forti di una candela - non si possono spegnere...
Consumerò tutto, fino a che non mi circonderà il nulla...
Solo allora potrò consumarmi anche io...
Solo allora potrò raggiungerti...
Attendi viandante.
Tu che già ai oltrepassato la linea del tramonto, attendi.
Attendi, perchè verro da te.
Attendi il tramonto di questo corpo e della realtà che lo circonda.
Attendi, perchè il nostro amore potrà risorgere dalle ceneri.
Piaciuta questa storia dalla mia mente malata?
A me si ;)
E' la prima volta che scrivo qualcosa del genere ed ho ancora molti dubbi.
Spero di averla messa nella sessione giusta, commentate!
P.S. Ringrazio tutti coloro che hanno letto "Epitaffio"
sS_FrA_Ss: Grazie!!! Ecco la storia più lunga che avevi chiesto ;) era già praticamente pronta già prima, ma te al dedico lo stesso :P spero ti piaccia :)