FREDDO

< Mickey >

Silenzio. Ma sapeva che era sveglio.

Una voce meravigliosa, anche se al momento un po’ debole, si levò infatti nell’oscurità.

< Dimmi, Billie >

< Non riesci a dormire? >

< No >

Due occhi verdi, brillanti nel buio della stanza, si mossero sul soffitto alla ricerca di qualcosa.

Nell’oscurità spuntarono anche due occhi azzurri.

Le due paia di occhi si incontrarono.

< Mickey >

< Dimmi, Billie >

< Ho freddo >

E a quel punto Mike si svegliò del tutto, sorridendo.

Quella frase aveva sempre significato una cosa sola, in qualunque stagione.

Il biondo si liberò dalle coperte, cercando di non farlo rumorosamente per evitare che Tré si svegliasse, mosse qualche passo felpato sulla moquette con le sue gambe magre e, beh, perfette, e raggiunse il letto del suo migliore amico.

< Sono qui >

Anche Billie nel frattempo si era messo a sedere, con un sorriso dolcissimo sulle labbra.

Tese una mano, sentì quella di Mike incontrare la sua e lo attirò a sé.

Mike si inginocchiò lentamente sul letto accanto a Billie, gli passò le braccia intorno al collo e, ad occhi chiusi, incontrò le sue labbra.

Lui lo ricambiò, muovendo flessuosamente la lingua come faceva solo con Mike, passandogli una mano tra i capelli biondi, l’altra stretta al suo collo.

< Ti amo, Mickey >, disse Billie, posandogli un bacio sul collo, dietro l’orecchio.

Mike sorrise, stringendolo più forte. < Ti amo anch’io >

Billie, soddisfatto, migliorò la propria presa su Mike e poi lo tirò giù, e finirono entrambi distesi uno di fianco all’altro.

< Ti vedo stupito, Mike >

< Io ti vedo stupido, Billie >

< Non faceva ridere >

< Sì, invece >

< Vuoi chiederlo a Tré? >

< A Tré fa ridere tutto. E comunque dovremmo approfittare se per una volta siamo soli >

Gli occhioni verdi di Billie si accesero di malizia, accompagnato da un sorriso diabolico.

< Mi fai paura, Bill >, mormorò ridendo Mike.

< Perdete ogni speranza o voi che entrate! >, declamò lui, seguendo con lo sguardo le dita affusolate del bassista, che sfioravano il profilo del suo corpo mezzo nudo; anzi, in realtà entrambi avevano solo le mutande addosso perché di solito dormivano così.

< Spero non ci sia tanta gente che entra >, osservò Mike, ovviamente alludendo.

< No, tranquillo, solo tu hai il pass >, lo rassicurò ridendo Billie, mentre Mike sfiorava ammirato i muscoli tatuati di Billie.

La sua mano, prima esaminò tutti i muscoli del ventre, poi si spostò verso il basso, e con un dito Mike iniziò a far scivolare lentamente i boxer sulla pelle liscia del ragazzo.

< No >, lo interruppe Billie.

Mike si bloccò, spalancando gli occhi incontrando uno sguardo color smeraldo. < Come no? >

Billie sorrise. < Con i denti >

Mike lo guardò per un attimo, poi , lentamente, si rasserenò e sorrise anche lui, maliziosamente; si alzò a gattoni sul letto, inginocchiandosi poi accanto alle gambe di Billie.

Concentrandosi sul battito del cuore del suo migliore amico, che andava accelerando, e che sentiva attraverso il contatto delle loro mani, il ragazzo accostò il viso al ventre del cantante.

Socchiuse la bocca, si leccò le labbra e prese tra i denti il bordo dei boxer grigi che aveva davanti, facendoli scivolare verso il basso.

La pelle fredda di Billie ebbe un fremito, trasmesso a Mike anche attraverso le loro mani, e ricambiato dal ragazzo. Entrambi i cuori stavano accelerando. Se non collasso adesso non lo farò mai più, pensò Billie, iniziando a sudare, avvinghiato alla mano di Mike.

Quando il bassista riuscì nella sua impresa, sollevò la testa e cercò lo sguardo di Billie.

Si sentì soddisfatto a vederlo così eccitato, con la pelle lucente dal sudore e gli occhi serrati.

Sorridendo, Mike partì da lì con una serie di baci, su per il ventre, sui capezzoli, sul collo fino ad arrivare alla bocca, mentre con la mano massaggiava lascivamente la zona più intima di Billie.

< Allora? >, chiese, col fiatone.

Billie sorrise, e colmò quei pochi centimetri di distanza tra i loro corpi, chiudendo le labbra di Mike in un bacio e accarezzandolo con una mano.

Mike ricambiò il bacio, infilandoci anche la lingua.

< Hai ancora freddo, Billie? >, chiese Mike, mentre incrociava le proprie gambe con le sue.

< Con te mai >