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Autore: ChelseaH    11/06/2010    1 recensioni
[SPOILER QUINTA STAGIONE] A dirla tutta era tentato di fermare un passante e chiedere, ma la sola idea di ritrovarsi a formulare una domanda come “Scusi, questo è il limbo?” gli pareva talmente assurda che non si sarebbe stupito se dopo averla posta si fosse ritrovato rinchiuso nel manicomio per povere anime sospese nel limbo, o qualunque altra cosa fosse quel posto. (Adam 5x18)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Adam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione
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DISCLAIMER: Adam Milligan e Supernatural sono proprietà di Kripke, della CW e degli aventi diritto, con questo scritto non ci guadagno nulla.


SPOILER 5x18


NOTE: Shot scritta per il prompt 09. Sole del Set 7 - Il re leone, della challenge di 10disneyfic. Ulteriori note alla fine.


Inferno, paradiso o limbo?

[Missing Moment 5x18]


Era morto.

Almeno di questo Adam era abbastanza sicuro.

Eppure non gli sembrava di essere morto.

Forse perché stava camminando tranquillamente per le strade di Windom, la cittadina nella quale era cresciuto.

O forse perché stava percorrendo il tragitto che lo portava alla sua scuola superiore, anche se si era già diplomato.

Insomma, i morti non vanno a scuola.

O forse si?

In effetti non aveva un’idea precisa su quali potessero essere le attività predilette dai morti, in vita non era mai stato particolarmente attento agli insegnamenti della Bibbia e credeva ad essa un po’ come ci credono tutti quanti, gran poco e comunque nemmeno gli era mai importato di scoprire dove finisse la realtà e iniziasse il mito.

Angeli, demoni, in fondo non erano affar suo, perché occuparsene?

Perché erano reali, a detta della creatura che l’aveva ucciso, estremamente reali.

Scrollò la testa inorridito mentre un flashback si impadroniva della sua mente, e cercò di focalizzarsi sul problema più pressante: dov’era finito?

Inferno, paradiso, limbo.

Più si guardava intorno e più pensava di poter ragionevolmente escludere il primo.

Niente fuoco e fiamme, niente demoni pronti a torturare chicchessia per l’eternità, niente diavolo in vista con tanto di coda appuntita, corna e forcone.

E poi splendeva il sole, un sole caldo e luminoso.

E all’inferno il sole non splendeva mai, per non contare il fatto che l’inferno in linea teorica si trovava nelle viscere della terra.

Limbo?

Non ricordava molto bene come fosse strutturato il limbo o chi ci finisse, aveva una vaga reminiscenza riguardo neonati morti prima di essere battezzati, ma lui non era di certo un neonato ed era stato battezzato. Magari ci finiva anche qualcun altro, magari quello era seriamente il limbo, non ne aveva idea.

La terza alternativa, ovvero il paradiso, gli sembrava improbabile quanto la prima.

Quella era Windom, piena di persone che camminavano per strada esattamente come lui, che fossero vere o proiezioni della sua immaginazione poco importava, quella era comunque Windom. E il paradiso non solo non poteva essere fatto a immagine e somiglianza di una cittadina del Minnesota, ma in linea teorica avrebbe dovuto trovarsi in cielo ed essere provvisto di cose tipo gli angeli e li non ce n’era traccia.

Così alla fine decretò che quello doveva essere il limbo.

A dirla tutta era tentato di fermare un passante e chiedere, ma la sola idea di ritrovarsi a formulare una domanda come “Scusi, questo è il limbo?” gli pareva talmente assurda che non si sarebbe stupito se dopo averla posta si fosse ritrovato rinchiuso nel manicomio per povere anime sospese nel limbo, o qualunque altra cosa fosse quel posto.

Così lasciò da parte gli interrogativi e continuò il suo tragitto verso scuola, non molto sicuro sul perché lo stesse facendo. Semplicemente i suoi piedi lo stavano trascinando in quella direzione e lui era ancora troppo fresco di morte e troppo confuso dal dilemma sul limbo per opporsi alla volontà dei suoi piedi.

Fu così che entrò a scuola.

E, invece di trovarsi nel corridoio del piano terra sul quale si aprivano le varie aule, si ritrovò catapultato direttamente in palestra.

Durante il ballo della scuola.

In smoking.

E stava pomiciando con Kristin McGee.

Poco importava se fino a due secondi prima splendeva il sole, era in jeans e camicia e si lasciava condurre passivamente dai propri piedi ponendosi domande esistenziali sul limbo.

Quello era senz’altro il paradiso.


NOTE.

E dopo quattro shot assolutamente angst su Adam ho pensato che nella quinta fosse meglio smorzare un po' i toni xD

Il tutto parte dalla 5x18 quando Adam dice ai fratelli, Bobby e Cass che si trovava in paradiso e che il paradiso era il ballo della scuola al quale se la faceva con Kristin McGee.


Ho messo flashfic negli avvisi anche se tecnicamente non lo è perché supera le 501 parole, ma dato che le supera di poco, mi pareva meglio così!


I commenti mi fanno sempre piacerissimo x)

   
 
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