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Autore: Black_Eyeliner    13/06/2010    5 recensioni
-Allen… Quando chiudi gli occhi e pensi al mondo, che cosa vedi…?
[AreRina]
[Night # 69]
Genere: Malinconico, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Lenalee Lee | Coppie: Allen/Lenalee
Note: What if?, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non se le stelle, ma se la luna cadesse.

 

 

 

Go if you want to
I never try to stop, you know there's a reason

 

E vorrebbe semplicemente la luna cadesse.

Che si sbriciolasse come marzapane friabile tra dita poco delicate; che si consumasse come una calendula avvizzita in una pioggia di petali gialli soffiati via dal vento tiepido di una sera d’autunno.

Che semplicemente si spegnesse in uno sprazzo brillante di luce dorata, come una candela soffiata da labbra eretiche dal rossetto nero su di un altare spoglio.

 

E’ un sorriso sporcato di ineffabile nostalgia quello che increspa le labbra di Allen, quando pensa a quanto nonsenso brucia in quello stravagante pensiero; di quanto paradosso ardono le sue labbra aride, mentre articolano in sommessi sospiri domande irrisolte, sbuffate e dissipate dal buio di quella notte infinita.

Brucia, arde e continua ad avvampare quell’incandescente nonsenso.

Gli divora l’anima come lingue di fuoco verdastro; fuoco che non purifica, che non esorcizza, che distrugge e divampa.

Il suo cuore non cicatrizza.

E fa male.

Come l’occhio sinistro che continua a pulsare, a cercare, a bramare un’oscurità più profonda, più obliante di quella di una mezzanotte senza stelle.

 

Fino ad allora lei ancora non ha provato a fermarlo.

 

Solo allora Allen, ingenuamente, si chiede perché se le stelle, cadendo, esaudiscono i desideri, lo stesso non potrebbe fare la luna.

Si morde le labbra, portandosi il palmo di una mano all’occhio dolente.

E vorrebbe piangere e ridere e piangere ancora al pensiero che se la luna cadesse, il suo desiderio sboccerebbe in una calendula dipanata in mille petali d’incubi svaniti nel nulla.

 

 

For all of this you're feeling low
It's not my call

 

-Allen…? Allen, allora eri qui…

-Le… Lenalee? Che ci fai sveglia a quest’ora?

Balbetta, Allen; incespica sulle sue stesse parole.

La voce di lei è un balsamo alla lavanda, lo calma; ma, al contempo, lo scuote, spingendolo a nascondersi di più nelle ombre danzanti di quella notte silente.

-Cos’ha il tuo occhio?

Non riesce a scorgerla, complici le tenebre a celare le forme esili del suo corpo, il lieve rossore sbiadito dal riverbero della luna che taglia il buio di traverso; ma la sente vicina e non lo è solo fisicamente.

La sente, Lenalee.

La sente nel cuore che continua a bruciare.

E non cicatrizza.

-Sto bene! Non è nulla, davvero. Dai, torna a dormire.

 

 

You couldn't ever love me more

I don't show much
It's not that hard to hide you see in a moment

 

 

-Ti prego, Allen, aspetta…

Allen si sente morire.

La sente soffrire.

Non vuole esserne la causa.

E darebbe ogni cosa per lenire quel dolore lacerante, che strazia e non si placa, che lo investe come un’onda di mare scuro tinge di notte la sabbia pallida.

Annaspa, e vi soffoca; allunga le dita tremanti, cercando un appiglio.

Poi finalmente lo trova.

E’ la mano di lei, giunta a rapire la propria in una stretta accorata, che ha il profumo della salvezza, il sapore nella perdizione.

In ogni fremito di dita intrecciate, Allen lo stringe e continua a non comprenderlo quel dilemma inestricabile; è un mondo in bianco e nero e nel mezzo vi precipita, smarrendosi in una contraddizione che sa di fragili ali incenerite dalla luce troppo forte di una duplice emozione, di un duplice amore.

Ed è di quel duplice amore che Allen si sente morire.

Di quel duplice amore che Allen la sente soffrire.

-Non andare, ti supplico… Non sprofondare nell’oscurità.

 

 

I cant remember how to be all you wanted
I couldn't ever love you more

You want me to cry and play my part
I want you to sigh and fall apart
We want this like everyone else

 

 

-E’ successo qualcosa, Lenalee?

-Hai avuto anche tu quell’incubo non è così?

Allen non sa se quell’abbraccio improvviso lo scalda o lo gela.

Sa solo che sincronizza i loro cuori all’unisono; e in esso si consumano i suoi demoni, in esso annega la voglia di non voler morire, in esso tace la voce, come un grumo di passione sciolta nelle lacrime a bagnargli l’uniforme scura dell’Ordine.

-Ho continuato a vederla… La fine del mondo…

Lenalee singhiozza contro una sua spalla, gli si aggrappa al petto.

Allen non trova la forza, né il coraggio di toccarla; teme che anche lei possa essere fatta di una materia fragile e inconsistente, che possa dissiparsi come fumo o sgretolarsi come un incantesimo di cristallo, sbiadire come una sfumatura superflua dal suo mondo in bianco e nero.

-Mi… Mi dispiace… Ma sono contenta che tu stia bene.

In quell’istante, Allen le sfiora la schiena; sussulta quando percepisce un singhiozzo violento attraversarle la spina dorsale, tanto delicata, impalpabile che ha paura possa rompersi come una bambola di vetro trasparente e merletti intessuti di vecchi sogni strappati.

 

 

You want me to lie not break your heart
I want you to fly not stop and start

 

 

-Lenalee… Perchè tieni così tanto a noi… ?

I singhiozzi si interrompono, d’un tratto languiscono in un brivido che non riesce a sciogliere quell’abbraccio asfissiante.

Poi ad Allen giunge la sua voce e l’iride di perla accoglie la luce della luna oltre i vetri chiusi, sgranandosi sgomenta.

-Allen, quando tu chiudi gli occhi e pensi al mondo… Che cosa vedi?

Gli manca il respiro.

Brucia, brucia il nonsenso.

Ad Allen sembra di stare sottacqua, boccheggia in apnea.

 

E quando riemerge non respira, perché anche l’aria sembra bruciare.

 

 

Maybe we didn’t understand
Not just a boy and a girl

 

 

-Vedi, quando io penso al mondo, non lo concepisco come una cartina o come una mappa.

E’ dolce Lenalee quando tira su con il naso, la voce cristallina rotta dal pianto.

Ed Allen rimane lì con lei.

La sa ascoltare.

La vuole ascoltare.

Vuole che lo confonda.

Che male c’è nel confondersi per un solo, infinitesimale spicchio di notte fonda?

-Quando penso al mondo vedo i volti delle persone che mi hanno sempre circondata, i visi di tutti i compagni… Lo so che questo fa di me una cattiva persona, che tiene più ai propri amici che al resto del mondo reale… E per me la morte di un solo compagno significa un pezzo del mio modo che si sgretola…

Una nuova lacrima diluisce le ultime parole straziate.

Ad Allen sembra che l’abbraccio, anziché allentarsi, si sia rinsaldato.

Non vuole lasciarla andare.

E’ bella, Lenalee e Allen sa che il suo amore è reale, enigmatico come una sfumatura d’arancio, tenue come l’effluvio dei ciliegi in fiore, drammatico quanto l’oceano all’alba, sincero quanto la pioggia che sciacqua via la polvere dalle finestre.

 

-Allen… Quando chiudi gli occhi e pensi al mondo, che cosa vedi…?

 

La bacia a fior di labbra, per non risponderle.

Poi le carezza il viso, sorridendole dolce.

 

-Non preoccuparti, Lenalee… Andrà tutto bene, te lo prometto.

 

Maybe we didn't understand
It's just the end of the world...

 

 

 

Fa male il suo occhio sinistro, al punto che quasi vorrebbe urlare in quel letto della Sezione Asiatica dove si dimena in preda agli spasmi ormai da troppo, troppo tempo.

 

Eppure, nonostante il dolore, Allen vorrebbe sorridere.

 

Così lo fa, pensando a quanto nonsenso brucia in quel duplice amore che gli spacca il cuore a metà.

E non cicatrizza.

 

E vorrebbe che la luna semplicemente cadesse.

 

Perché se lo facesse esprimerebbe quel desiderio che lo tiene sveglio e lo uccide, giorno dopo giorno; perché lui non può morire, non prima di averli rincontrati.

Non prima di averla riabbracciata.

 

E sa che se la luna cadesse, il suo desiderio di non vederla mai più specchiata di nero nell’acqua torbida di un incubo si avvererebbe, lasciando lì in alto soltanto una tendina di stelle sulla notte infinita e sul suo dilemma d’amare uomini e demoni.

 

 

 

 

 

 

Nda: Piccola, nonché prima AreRina appena accennata, basata sulla night 69, da cui le battute di Allen e Lenalee sono tratte. Le parole della canzone sono dei Cure e questa è “The End of The World.”

Non molto da dire, se non sperare che possiate apprezzare questa piccola cosa.

 

A presto.

Stè.

   
 
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