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Autore: _EpicLoVe_    13/06/2010    1 recensioni
C'è un confine sottile che separa l'amore dall'ossessione...io credo di aver passato quel confine. Io sono completamente ossessionata da te.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In viaggio verso te

IN viaggio verso TE

DENTRO TE

“Agitato. Sono agitato” dichiara lui ed io sorrido guardandolo muoversi freneticamente avanti e indietro davanti allo sgabello su cui sono seduta.

“Dev” mormoro afferrandolo per un braccio e strattonandolo per farlo fermare, lui si volta a guardarmi sospirando, gli sorrido accarezzandogli frettolosamente una guancia.

“Andrà tutto bene” sillabo. “Sei bravissimo e lo sai, andrà tutto bene!” esclamò e lui mi sorride, gli stampo un dolce bacio sulla guancia e gli scompiglio i capelli mentre Marcus si affaccia dal tendone rosso.

“Devi entrare” mormora e Dev sorride sospirando e si avvia a passo sicuro verso il palco.

Lo guardo camminare verso il pubblico bramoso di lui e lo sento esordire in una delle sue frasi speciali, e il pubblico va in delirio, sorrido, ormai sono abituata a tutto questo.

Sono tre anni che conosco Dev e cinque anni che lo seguo, praticamente dal suo esordio musicale. Ricordo ancora la prima volta che lo vidi in televisione e provai per lui qualcosa di speciale, molto simile all’amore ma allora sarebbe stato banale definirlo amore e poi ricordo quel giorno di tre anni fa quando il mio sguardo ha incrociato il suo e ho capito che lui era tutto ciò di cui avevo bisogno e tutto ciò che la vita aveva voluto donarmi e forse l’ha capito anche lui perché da quel giorno siamo diventati inseparabili. Io sono la sua ombra e lui è la stella che brilla sui palchi di mezzo mondo, noi siamo le prime pagine delle copertine e il sogno di milioni di persone. Io lo amo, anzi, la parola amore sarebbe solo un banale insulto a ciò che provo per lui, io sono letteralmente ossessionata da Dev ma lui non lo sa.

Sorrido amaramente alzandomi dallo sgabello e mi avvicino di qualche passo al palco.

Mi chiedo spesso come si fa, come io possa amare un uomo gay eppure è la verità. Io adoro ogni più piccola parte di lui e lui adora ogni più piccola parte di me, conosco ogni tratto del suo corpo, ogni sfumatura del suo carattere e lui conosce me altrettanto bene, lo tengo stretto a me spesso e se chiudo gli occhi e mi concentro riesco a sentire il suono del suo respiro tranquillo mentre dorme, ho visto ombre cupe nascoste nei suoi occhi, ho visto la sua fragilità e l’ho fatta mia condividendo il suo dolore, lui è tutto per me e Dev dice che io sono tutto per lui, io lo amo ma lui non mi amerà mai.

Le domande dei fan e dei giornalisti sono persistenti, ci chiedono se siamo insieme, se lui sia davvero gay o no. Dev rimane sempre un po’ evasivo, non conferma mai la sua omosessualità, né la smentisce ed io dichiaro che siamo solo amici e lui mi guarda e mi sorride e mi corregge.

“Elisabeth è tutto per me, lei è ogni singola parte dei miei giorni, ogni mio singolo respiro, lei è la mia ispirazione, è la mia musica. Elli è tutto ciò che la vita mi ha dato ed è tutto ciò che voglio”.

È questo che siamo, qualcosa di magico e speciale, qualcosa che non riuscirei mai a spiegare.

Mi volto a guardare i ballerini che entrano in scena vestiti da vampiri e lascio che il mio sguardo si soffermi qualche secondo in più su Samuel, l’ultimo ballerino della fila, lui si volta a guardarmi e mi sorride ed io cerco di ricambiare, ma è una smorfia forzata quella che mi spunta sul viso.

“Elli, sta venendo a cambiarsi” mi avverte una delle sue costumiste.

“Vai tu, è nervoso” mi mormora agitata scomparendo di nuovo dietro al tendone rosso ed io la seguo sospirando.

Quando Dev arriva ha un’espressione che promette decisamente male.

“Male” mormora nervosamente mentre io inizio ad allentagli il nodo della cravatta per sfilargliela via.

“Malissimo. Ho steccato nella seconda canzone e c’è qualcosa che non va…non hanno sistemato il palco come volevo io, adesso non mi trovo” biascica agitato ed io gli sfilo la giacca lasciandola cadere a terra ed inizio a sbottonargli la camicia.

“Dev devi calmarti, lo sai, ti stai agitando troppo” il mio tono di voce è autoritario e perentorio e lui sospira nervosamente togliendosi la camicia. Quando mi giro verso di lui per passargli la polo  noto i suoi occhi lucidi, so che si sta agitando troppo e che non va bene, aspetto che si infili la polo e poi gli poso una mano sulla nuca costringendolo ad abbassare lo sguardo verso me, osservo i suoi occhi e vi leggo la sua fragilità.

“Dev lo sai che sta andando tutto bene. Tutto bene. Sta tranquillo, loro ti adorano e stanno impazzendo, adesso vai e fai spettacolo, io sono qui, ok?!? Accanto a te” gli mormoro con un sorriso e lo vedo sorridere ed annuire.

“Vai” gli dico dandogli una debole spinta e lui si avvia di nuovo sul palco.

“Dev” lo chiamo ancora e quando lui si volta a guardarmi sento il cuore mancare un battito.

“Sempre è stato…” mormoro a fior di labbra.

“E sempre sarà” conclude flebilmente lui con un sorriso sereno stampato sul volto bellissimo.

Alla fine del concerto io sono ancora lì, io sono sempre lì ad aspettarlo, sempre accanto a lui, come un’ombra silenziosa, sono lì ad assicurarmi che stia bene, che tutto vada come deve andare, sono lì a curarmi di lui in un modo quasi ossessivo ma lui non pare accorgersene mai.

“Ce l’ho fatta!” urla tornando dentro e prendendomi tra le braccia mi fa girare, mi aggrappo a lui e rido.

“Si, e sei stato bravissimo” gli dico soddisfatta mentre lui sta per poggiarmi a terra.

In poco meno di un minuto ci raggiunge una folla di gente.

“Dev ti stanno aspettando per le interviste” annuncia Josh Blake, il suo manager, “Poi avevo pensato di farti firmare un paio di autografi” aggiunge mentre lo porta con lui.

Dev si blocca e si gira a guardami, “Elli vieni” mormora tendendomi una mano ed io corro verso di lui come una bambina con il suo papà e gli stringo forte la mano mentre ci dirigiamo nella morsa soffocante dei giornalisti.

L’addetta alle pubbliche relazioni di Dev è una donna in gamba, Trisha sa gestire bene la situazione e così riusciamo ad evitare molte situazioni imbarazzanti e domande decisamente troppo private, quando poi lasciano entrare i fan a gruppetti di quattro o cinque persone inizia il verso caos.

Le ragazze iniziano ad urlare ossessivamente alla vista di Dev e si lanciano su di lui che cerca di accontentarle tutte, le abbraccia e firma per loro decine di autografi.

Un paio di loro pretendono che ci sia anche io nelle loro fotografie ed io poso volentieri.

Guardo con curiosità una ragazza particolarmente insistente e lei mi sorride scrollando le spalle. “Sei parte di Dev, è giusto che anche tu condivida tutto questo” mi spiega ed io mi piego verso di lei stringendola in un breve abbraccio, non uso parole ma sono certa che lei ha udito il mio “grazie” silenzioso.

Mi giro verso Dev e gli sorrido aggiustandogli il colletto della polo.

“Sei stanco?” gli chiedo mentre aspettiamo il prossimo gruppo di ragazze e lui annuisce attirandomi a sé in un abbraccio.

Mi lascio andare contro il suo petto e sospiro.

“Ragazzi suvvia… sapete che non potete fare così. Prima vi abbandonate ad effusioni e poi smentite una vostra possibile love story” sbuffa Josh scocciato ed io alzo gli occhi al cielo in un espressione annoiata mentre Dev scoppia in una sonora risata.

“Questo è l’ultimo gruppo per sta sera” annuncia Trisha e finalmente tenendoci per mano ci dirigiamo verso la macchina.

Continuo a tenerlo stretto a me mentre raggiungiamo l’hotel dove alloggiamo e come previsto al nostro arrivo folle di fan invadono già l’entrata e vengono prontamente respinti da due omaccioni della sicurity, la macchina si tiene a distanza e fa il giro lungo portandoci davanti ad un entrata secondaria dove c’è un gruppo di ragazzine evidentemente più furbe delle altre che ci sta aspettando fremendo di impazienza. Scendiamo di fretta pregando che siano le uniche a conoscere quell’entrata e Dev firma loro due autografi veloci prima di infilarci dentro dove una buona parte dello staff è a nostra completa disposizione.

“Ah che bello” sospiro quando siamo finalmente in camera e mi butto a peso morto sul letto matrimoniale, Dev mi sorride dall’angolo accanto alla porta e si mordicchia le unghie.

“Visto che alla fine è andato tutto bene?!?” gli dico voltandomi a guardarlo e lui mi sorride abbandonando il pacchetto di sigarette sul mobile accanto a lui e mi raggiunge buttandosi sul letto accanto a me.

“Sono stanchissimo” mormora mettendosi sul fianco sinistro per guardarmi in faccia ed io sdraiata sul fianco destro di fronte a lui gli sorrido teneramente.

“Lo so…lo sono anche io” sospiro sommessamente e lui mi sorride allungando la mano per accarezzarmi il viso.

“Io vado a fare una doccia veloce” mi dice ed io annuisco.

Quando mi sveglio Dev è sdraiato accanto a me nel buio ed io non ho più scarpe, né calze, né cardigan, indosso solo i jeans e la maglietta a maniche corte e capisco che devo essermi addormentata mentre lo aspettavo e che lui deve avermi spogliato parzialmente e infilato al letto.

“D” sussurro nel buio e il suo mugolino di risposta non tarda ad arrivare.

“Hei Little Beth sei già sveglia?!?” mi mormora divertito ed io sorrido nell’udire quel nomignolo che mi ha affibbiato tempo fa.

“Oddio non ce la faccio ad infilarmi il pigiama” mugugno sbuffando, lui mi sorride nel buio, posso quasi sentirlo mentre allarga le labbra nel suo solito sorriso sbilenco.

“Non farlo” mi mormora semplicemente.

“Lo sai che mi da fastidio dormire con i jeans” sbuffo.

“Toglili” mi risponde ancora lui. Mi giro a guardarlo e annuisco mentre cerco il bottone dei jeans e li sfilo buttandoli via.

“Siamo troppo disordinati comunque” esordisce all’improvviso Dev.

“Si lo credo anche io…ma del resto il disordine è un modo per sfogare la nostra genialità incompresa”, c’è un attimo di silenzio e poi lui scoppia a ridere.

“Sai Elli” mi mormora in un orecchio ed io sento il suo respiro farsi più vicino e rabbrividisco. “Mi chiedo come abbia fatto a vivere tanto senza di te” sospira ed io sorrido in silenzio.

“Me lo chiedo anche io…com’è possibile che sei riuscito a sopravvivere tanto senza di me?!?” gli dico e lui ride di nuovo.

“Ti amo Little Beth, sei adorabile” mi sussurra e di nuovo sento il fiato mancarmi ma solo per un secondo, poi sorrido anche io rilassandomi di nuovo.

“Notte D” mormoro confusamente mentre sento il corpo rilassarsi e sono pronta a cadere tra le braccia di Morfeo. Sento la sua mano che cerca la mia e quando la trova la stringe forte.

“Notte” risponde lui tranquillo ed io posso finalmente dormire.

 

Quando apro gli occhi il sole inonda la camera, muovo i piedi e trovo i suoi, caldi e confortanti come sempre, sorrido debolmente mentre mi giro a guardarlo e lo sorprendo a guardarmi.

“Giorno” biascico alzandomi sui gomiti per poggiargli un delicato bacio sulla guancia e poi ricrollare sul cuscino.

Lui mi sorride.

“Buon giorno Little Beth” sospira accarezzandomi i capelli.

“Che ore sono?” gli chiedo.

“Le nove meno dieci e per le nove e mezza dobbiamo essere giù a fare colazione, si parte” mi annuncia. Sbuffo.

“Allora devo alzarmi, ho assoluto bisogno di una doccia” dico in tono lamentoso tuffando il viso contro il cuscino.

“Tesoro devi alzarti, è tardi” mi mormora in un orecchio, la sua voce è ruvida contro la mia pelle e mi causa dei brividi, sorrido e alzo il viso dal cuscino.

“Ok, ok, vado” biascico alzandomi svogliatamente.

“Belle mutandine” commenta Dev e mi ricordo di essermi tolta i jeans la notte prima, arrossisco debolmente e mi volto verso lui facendogli una linguaccia.

“Hei non guardarmi il culo” mormoro correndo in bagno.

Quando scendo nella hall Dev è seduto sui divanetti con Josh e mi stanno aspettando per andare a fare colazione.

“Qual è il programma?” chiedo mentre finiamo di mangiare e ci apprestiamo ad abbandonare l’albergo.

“Partiamo per Milano, l’arrivo è previsto per oggi pomeriggio, per le quattro dovremmo essere lì” mi comunica Josh guardando l’orologio.

“Poi avete due ore di tempo perché alle sei avete  un’intervista e poi serata libera”.

Sospiro. “Bene, mettiamoci in marcia” annuncio con un sorriso.

I viaggi sono sempre abbastanza faticosi oltre che essere noiosi, per questo io e Dev cerchiamo sempre di annoiarci il meno possibile.

Solitamente scriviamo nuove canzoni, giochiamo a qualche giochino stupido, dormiamo e ascoltiamo musica, oltre a fare una quantità di foto industriale.

“Come sta Dev?” mi chiede mamma al telefono quando mi chiama durante ora di pranzo.

“Ora come ora benissimo. Abbiamo appena finito di mangiare” le dico sorridendo. Sento la mamma ridere.

“Quando venite a trovarci?!?” mi chiede e sento ansia nella sua voce mentre pronuncia quelle parole, sorrido.

“Sta tranquilla mamma, ci vedremo presto, ok?!? Appena abbiamo un paio di giorni liberi” la rassicuro al telefono mentre Dev le manda un saluto urlando.

“Che stress” annuncio chiudendo la telefonata, Dev mi guarda stringendosi nelle spalle.

“è normale Elli, è una madre la cui figlia diciassettenne è in giro per un tour di concerti, mi pare quasi logico che lei sia preoccupata” mi dice. Sbuffo scivolando sul sedile e poggiando la testa sulla sua spalla. Scatto una foto.

“Hai rotto con queste foto, sei diventata ossessiva” mi mormora, sorrido.

“E tu mi rompi di continuo…ma io al contrario tuo non mi lamento mai”, Dev mi pizzica un fianco ed io rido.

“Ah, mi è appena venuta un’idea per uno dei tuoi concerti” annuncio alzando lo sguardo verso di lui.

Dopo cinque ore di viaggio arriviamo in albergo decisamente distrutti ma abbiamo a malapena il tempo di fare una doccia.

Scendo nella hall appena finisco di prepararmi, pensando alle possibili domande che la giornalista potrebbe farci e quando le porte dell’ascensore si aprono resto immobile a guardare Dev che mi aspetta accanto ai divanetti.

È bellissimo. Riesco a pensare solo questo mentre mi avvicino a lui a passi stentati.

Ha i capelli sistemati con il gel ed indossa una semplice polo su dei jeans stretti e una kafia attorno al collo eppure è di una bellezza estrema.

“Elisabeth vuoi sbrigarti oppure dobbiamo aspettarti per tutta la serata?!?” mi rimprovera Josh scocciato.

Dev si gira a guardarmi alzando gli occhi dal cellulare e mi sorride tendendomi la mano prima di rivolgere un occhiata di rimprovero a Josh.

Gli sorrido e gli stringo la mano.

“Ci stanno aspettando nella sala conferenze dell’albergo, sei pronta?!?” mi chiede mentre seguiamo il signor Blake lungo un corridoio dalla tappezzeria raffinata, annuisco.

Per fortuna le persone che ci stanno aspettando sono soltanto due, una giornalista e un'altra ragazza, a prima vista penso sia un’apprendista, subito dopo noto la macchinetta fotografica e capisco che è la fotografa. Sorrido loro mentre ci accomodiamo su due poltroncine blu di fronte alle ragazze.

“Salve” mormoro, la giornalista mi sorride.

“Buona sera, piacere Sabrina” si presenta porgendoci la mano.

“Non vogliamo essere invadenti” ci annuncia la giornalista con un largo sorriso ed io mi ritrovo a pensare che sia una persona simpatica.

“Ma purtroppo abbiamo delle domande tassative da farvi…ci sono state imposte dai piani alti” ci spiega, io sorrido.

“Lo sapevo, c’è sempre un “ma”” mormoro io in risposta e lei mi rivolge un’occhiata dolce.

Inizia con il domandare a Dev della sua musica e di come sta andando il tour.

“Bene, adesso passiamo a qualche domanda in comune” annuncia sfogliando la pagina mentre la fotografa ci abbaglia con il flash.

“Posso farvi io una domanda?” intervengo all’improvviso e Sabrina alza lo sguardo verso di me.

“Come mai avete voluto che facessi anche io l’intervista?” le chiedo, lei si stringe nelle spalle.

“Ci tenevamo particolarmente” mi spiega. “Vedi tu sei praticamente l’ombra di Dev, non ci sarebbe sembrato abbastanza intervistare solo lui. Inoltre ci sono molte fan che impazziscono anche per te quindi ci sembrava giusto accontentarle”.

Annuisco con un sorriso mentre Dev sorridendo cerca la mia mano.

“A proposito di questo cosa pensi delle tue fan?” mi chiede.

Rimango per un attimo in silenzio, poi sorrido.

“Beh quando ho scoperto di avere delle fan ci sono rimasta veramente perplessa, oltre ad essere contentissima naturalmente. Cioè io non ho fatto nulla per meritare dei fan” rispondo stringendomi nelle spalle.

A quel punto Dev si volta a guardarmi e spalanca gli occhi come se avesse visto qualcosa di incredibile.

“Nulla?!? Tu non hai fatto nulla?!?” esclama ed io lo guardo perplessa.

“Tu esisti e questo basta” annuncia lui sospirando e a quel punto sento un rantolo scocciato provenire da dietro dov’è seduto Josh Blake.

“Tu sei la mia musica, la mia ispirazione, sei ciò che mi da la forza di andare avanti giorno dopo giorno, sei fondamentale per me, se tu non ci fossi io non esisterei e questo credo sia abbastanza per loro” annuncia ed io gli sorrido scuotendo la testa, poi mi giro di nuovo a guardare la giornalista.

“Ignoratelo per favore, tende sempre ad esagerare” dichiaro mentre lei ci guarda con un interesse sfrenato.

“Ecco, voi avete dichiarato più volte alla stampa di non avere una relazione” esordisce ed entrambi sbuffiamo pronti per la fatidica domanda.

“Ma allora se non siete fidanzati cosa siete?” ci chiede e devo dire che la domanda mi sorprende. Mai nessuno ci aveva chiesto cosa eravamo usando quelle parole.

Dev accanto a me sospira e sembra stia valutando le parole da dire.

“Hai presente il sole e il mondo?” esordisce improvvisamente, la giornalista lo guarda confusa ma annuisce, io anche mi giro a guardarlo perplessa.

“Il mondo non potrebbe mai esistere senza il sole no?!? E così Elli è il mio sole ed io sono il mondo, io non potrei mai vivere senza il mio sole” mormora e il suo sguardo si perde nel vuoto per poi incrociare i miei occhi ed io resto immobile a fissarlo senza riuscire a smettere di sorridere inebetita.

“E…e il sole si sentirebbe inutile senza un mondo da riscaldare” mormoro fiocamente continuando a fissarlo e lui mi sorride.

“Ok, basta così, il tempo per l’intervista è terminato, mi dispiace” interviene Josh in quel momento. Sabrina sembra ridestarsi e annuisce.

“Si, lasci solo che Michela, la nostra fotografa scatti qualche foto” mormora.

Come se non ne ha già scattate abbastanza, penso tra me e me mentre ci alziamo per metterci in posa.

“Ok, vai, naturali” mormora mentre il flash ci abbaglia.

Un’ora dopo siamo fuori. Abbiamo convinto Josh a lasciarci fare un giro per la città con l’adeguato travestimento, che nella maggior parte dei casi non serve ad un fico secco, e due guardie del corpo che ci seguono a debita distanza.

“Milano è bellissima” sospiro mentre giriamo per il centro.

“Ci sei già stata vero?!?” mi chiede, annuisco.

“Si, un paio di volte” gli dico mentre a braccetto ce ne andiamo in giro per la città.

Non possiamo evitare di fermarci davanti ad una gioielleria.

“Dio è bellissimo” mormoro indicando un anello d’oro bianco a forma di stella.

“è quello che cercavi tu no?!? È da tempo che vuoi un anello a forma di stella” mi chiede lui ed io annuisco.

“Si, è…è stupendo” mormoro. Lui mi sorride.

“Andiamo a comprarlo” annuncia. “No” rispondo prontamente frenandolo, lui si gira a guardarmi stupito.

“Perché?” mi chiede. Sospiro, a questo punto ho due scelte, potrei dirgli la verità o inventarmi una stronzata…mi conosce troppo bene Dev, capirebbe se gli dicessi una bugia, così opto per la verità.

“Perché insisteresti per pagare tu ed io non voglio” dico, lui corruga la fronte.

“Dai Elli non rompere, andiamo” dice di nuovo spingendomi dentro ma io oppongo resistenza.

“Ok,ok, va bene” sbuffa lui ed io lo guardo perplessa, strano che si sia arreso così facilmente, penso tra me.

“Che ne dici di mangiare fuori?!?” mi propone Dev verso le otto.

“Non rientriamo, avvisiamo Josh che noi rimaniamo a cena fuori” mi propone, annuisco.

“Ottima idea” osservo sorridendo.

“E che ne dici se provassimo a seminare i due scagnozzi qui dietro?!?” gli propongo ad un tratto e lui mi sorride malizioso.

“Dico che è un ottima idea” mormora e all’improvviso mi spinge in un vicolo sulla destra ed iniziamo a correre.

Decisamente sono fuori allenamento quindi la corsa accompagnata alle risate mi distrugge ma circa dieci o quindici minuti dopo ci accorgiamo che siamo riusciti a seminare gli uomini della security, così Dev manda un messaggio a Josh e andiamo allegramente a cercare una pizzeria perché io ho un’incredibile voglia di pizza.

Qualche ragazza ci guarda incuriosita per strada e si ferma più del dovuto ad osservarci, così acceleriamo il passo sotto i nostri capellini colorati e gli occhiali da sole scuri.

“Ristorante-Pizzeria” leggo l’insegna in legno indicando un locale davanti a noi.

“Si, mi piace, penso che può essere il posto giusto” concorda Dev, gli sorrido.

“Perfetto” mormoro spingendo la porta per entrare.

Ci accoglie un cameriere dall’aria allegra e ci fa accomodare in un tavolino appartato, richiesto esplicitamente da noi.

“è un bel posto” sospiro. “Mi ricorda tanto le normali pizzerie del mio paese piuttosto che i locali di lusso dove mangiamo da un mese a questa parte” gli sorrido e lui mi ricambia il sorriso scuotendo la testa.

Poco dopo torna il cameriere portandoci due menù.

“Scusate la domanda ma lei è Dev, quel Dev?!?” chiede improvvisamente, io scuoto la testa, scoperti, penso.

“Si” mormora sospirando Dev. Il cameriere ci sorride.

“Ma la prego di far rimanere la cosa tra noi, per favore, altrimenti tra qualche minuto avremo un assalto” mormoro implorante e il giovane uomo mi sorride.

“Certo Elisabeth, terrò la bocca chiusa, lo prometto” dice premendosi due dita sulle labbra in segno di giuramento ed io gli sorrido ringraziandolo.

“Pizza, pizza, pizza” sospiro finalmente felice leggendo il menù.

“Ho voglia di mangiare una pizza grandissima! Quando sono a casa ne mangio almeno tre a settimana, tu invece mi hai costretto ad una dieta drastica” mi lamento scorrendo con lo sguardo il menù, Dev sorride.

“Ma non è vero” protesta. “Sei libera di mangiare ciò che vuoi” aggiunge.

“Si, mentre tu ti lasci morire di fame” rispondo indicando con il dito la pizza perfetta.

“Ma quando arriva questa pizza” mi lamento dieci minuti dopo che abbiamo fatto l’ordinazione, Dev scuote la testa ridendo.

“Sei la solita impaziente!!” mormora allungando la mano per accarezzare la mia poggiata sul tavolo. Lo vedo farsi improvvisamente serio e capisco che deve dirmi qualcosa, lo guardo con curiosità ed attendo.

“Credo che Samuel mi piaccia sempre di più…ma io non sembro interessargli” mi rivela ed io sento il cuore che cessa di battere.

Samuel, il ballerino, quello abbronzato e bellissimo, quello per cui Dev ha una cotta da un bel po’ di mesi, Samuel, il mio incubo ricorrente e in quell’esatto istante mi sento morire.



Spazio autrice: Salveeee popolo! Allora inizio con il dirvi che questa storia mi è venuta in mente per caso mentre ero in attesa di vedere un concerto, tra la folla impaziente e il caldo afoso un piccolo barlume si è acceso nella mia mente malata trasformandosi in questa cosa qui (se vogliamo essere gentili definiamola pure una storia). Non è tratta da nessuna storia vera nè tanto meno si parla di qualche personaggio famoso che esiste realmente, è tutto inventato.

Detto questo vi informo che è una breve long fiction, saranno massimo cinque capitoli e spero possa essere di vostro gradimento. Naturalmente tutto è ben accetto (critiche, consigli, complimenti (qualora ci fosse qualche pazzo che voglia farmene)). In ultimo tengo a precisarvi che il rating è arancione perchè nei prossimi capitoli ci sarà qualche scena...compromettente (per non svelarvi nulla) quindi non mi sembra il caso di lasciare verde però per non cambiare rating in seguito ho preferito metterlo arancione da subito.

Inoltre approfitto di questo piccolo spazio per ringraziare chi commenta i miei lavori, grazie davvero, un commento è sempre gratificante in qualche modo sia esso negativo o positivo che sia.

                                                                                                      Alla prossima _EpicLoVe_

  
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