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Autore: kiara3993    14/06/2010    3 recensioni
Mi chiamo Chiara ho 26 anni, e sono appena atterrata all’aereo porto di Los Angeles, vi starete chiedendo cosa ci faccio qui?! Semplice ho vinto un concorso indetto da Vanity Fair, che mi permetteva, se avessi vinto di incontrare Ian Somerhalder, uno dei protagonisti della nuova serie tv: “The Vampire Diaries” .
I protagonisti sono il cast di TVD-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti…eccomi qui con questa storia nuova, spero che vi possa piacere, la dedico al mio attore preferito Ian Somerhalder che mi ha letteralmente conquistata con quegli occhi uguali al ghiaccio.

Capitolo 1: Nice to meet you

Mi chiamo Chiara ho 26 anni, e sono appena atterrata all’aereo porto di Los Angeles, vi starete chiedendo cosa ci faccio qui?! Semplice ho vinto un concorso indetto da Vanity Fair, che mi permetteva, se avessi vinto di incontrare Ian Somerhalder, uno dei protagonisti della nuova serie tv: “The Vampire Diaries” .
Per prepararmi a questo viaggio in America ho fatto lezioni di inglese avanzato ed ora sono perfettamente in grado di parlare in modo quasi perfetto l’inglese.
Ci credete?! Io una semplice ragazza italiana non solo conoscerà il suo idolo, ma avrà l’opportunità di stare insieme a lui e al cast per tutta la durata delle riprese della prima stagione.
Sono arrivata all’uscita dell’aereo porto quando vedo un cartello, tenuto in mano da un signore in divisa, con scritto il mio nome.
Spingo il carrello carico di bagagli verso il signore, quando arrivo al suo cospetto mi guarda da capo a piedi, forse per la mia maglietta azzurra a maniche corte con lo stemma di superman?!.

-Siete voi Chiara, la vincitrice del concorso?-
Annuisco e dico –Sì sì sono io- e gli sorrido.
Guarda il mio carrello e si offre di spingerlo lui, all’inizio mi rifiuto ma il signore continua ad insistere allora gli lascio spingere quel carrello stracolmo di valigie.
Quando usciamo dall’aereo porto vedo una lunga limousine nera parcheggiata e che il signore in divisa si dirige verso la macchina, ed aperto il bagagliaio inizia a caricare le valigie al suo interno.
Dopo averle riposte tutte con la massima cura mi apre la portiera lasciandomi salire, all’interno c’era una donna bionda che sembrava la testimonial di Chanel.
Era griffata Chanel dalla testa ai piedi, appena mi vide entrare in macchina  si tolse gli occhiali e disse
-Io sono Ellen Page, la PR di Ian Somerhalder, in quanto vincitrice del concorso a livello mondiale parteciperai alle serate legate alla serie TV, farai interviste con diversi giornalisti per parlare della tua esperienza e inoltre parteciperai ad alcuni talk-show- stava elencando una serie infinita di impegni dei quali iniziai ad avere un po’ di timore…talk-show?! Interviste?! Serate?!
Vedendomi in stato catatonico disse qualcosa che mi rallegrò –Ora andremo all’aereo privato che ci porterà nella città dove si svolgono le riprese, per prima cosa poseremo i bagagli in albergo mentre per seconda cosa andremo sul set, stanno girando la seconda puntata…bene Irv metti pure in moto-disse alla fine all’autista.

 ARRIVO IN GEORGIA ALLE 16.30 DEL POMERIGGIO
ARRIVO SUL SET ALLE 18,30 DI SERA

 Ero finalmente arrivata sul set di TVD, avevo lasciato le valige in albergo e mi ero sistemata i capelli, Ellen mi fece aspettare nella limousine dicendomi di aspettarla un attimo.
Ero stanca morta di stare seduta ed avevo bisogno di sgranchirmi le gambe, perciò uscii dalla lunghissima limo.
Feci qualche passo per sgranchirmi le gambe quando venni travolta da qualcosa o meglio qualcuno, il cinghiale che mi era venuto addosso mi aveva fatta cadere e tal’altro mi aveva anche fatto male a sedere.
Quando mi rialzai alzai gli occhiali in modo da guardarlo negli occhi e indovinate chi era?!  Ian Somerhalder, con i suoi occhi glaciali nei panni di Damon Salvatore, quando fui capace di fare mente locale dissi –Tu sei Ian, ciao io sono…..- non mi lasciò il tempo di rispondere che disse –Scusa ma non ho tempo se mi fermassi a parlare con tutte le mie fans non lavorerei più, perciò ho da fare e se ti allontani dal set forse è meglio.-
La cosa che mi fece arrabbiare fu l’arroganza con cui parlò, come se fosse il padrone di tutti, non feci in tempo a controbattere che era già sparito. Non si era nemmeno scusato per avermi fatto cadere, anzi non mi aveva neanche aiutata ad alzarmi, se questo era il vero Ian ero messa bene. 
Tornai alla limousine per aspettare Ellen che tornò dopo poco, facendomi segno di seguirla -Il cast e la troupe stanno mangiando e visto che noi non abbiamo ancora pranzato ci uniremo a loro, ovviamente dopo averti presentata- disse mentre camminavamo.
Eravamo arrivate ad un grosso tendone dove entrò subito seguita da me, appena entrammo sentivo tutti gli occhi puntati su di me.
Ellen si schiarì la voce e disse –Ragazzi lei è Chiara, la vincitrice del concorso indetto da Vanity Fair, starà con noi fino alla fine delle riprese, Chiara loro sono il cast, che già conosci e la troupe, di cui conosci solo alcuni.-
La prima a venirsi a presentare fu Nina che mi sorrise porgendomi la mano –Ciao e benvenuta io sono Nina-, strinsi la sua mano e le sorrisi di rimando –Chiara, piacere-.
Uno dopo l’altro si presentarono tutti, tranne Ian, tecnicamente il soggetto del concorso, forse era meglio così dopo come si era comportato. Nina mi aveva fatto sedere affianco a lei, appena mi ero accomodata e mi avevano portato un hamburger con delle patatine fritte.  -Da dove vieni precisamente?!- mi chiese Nina, dopo aver ingoiato una patatina dissi –Vengo da Milano.-  Continuai a conversare con lei e successivamente anche con Paul, finché non finì la pausa per cenare e tutti tornarono sul set.
Prima di andare via notai che Ian continuava a guardarmi, ma non con uno sguardo che diceva “scusami se sono stato uno stronzo” ma uno che assomigliava di più a “ecco una rompiscatole che mi darà noia per mesi”.
Per mia gioia mio avevano concesso una seggiola vicino ai produttori, dalla quale seguivo le scene attentamente.
Mi sorpresi del lavoro che si svolgeva su un set, la troupe era formata da un sacco di persone, gli addetti al suono, alle riprese, agli effetti speciali era davvero un gioco di squadra. Mentre lavoravano però scherzavano tra di loro, si prendevano in giro era un divertimento unico. Nina era davvero simpatica e anche Paul, quando avevano un minuto libero venivano a chiedermi cosa ne pensavo della scena, se mi era piaciuta, lasciandomi sorpresa per la loro vivacità.
-Bene ragazzi per oggi abbiamo finito, andate a dormire, riposatevi e ci vediamo domani mattina qui alle 10.00.- disse il regista ad un certo punto. 
Nina venne verso di me e disse –Vado a togliermi gli abiti da scena e poi andiamo via insieme ok?- annui e lei si andò a cambiare. 
Nel frattempo Ellen mi aveva raggiunta insieme ad Ian, lui non mi guardava teneva lo sguardo ovunque ma non su di me. 
-Bene, Chiara domani invece che venire qui sul set rimarrai con Ian in albergo, poiché verrà una giornalista di Vanity Fair che vuole fare una piccola intervista e qualche foto, a te che sei la vincitrice ed a Ian- poi guardò un attimo il suo Iphone e disse –perciò scendi nella All verso le 9.00, chiedi di Tanya che ti vestirà, truccherà e pettinerà ok?! Ora vi lascio parlare, io devo volare, ciao Chiara ciao Ian.-  Rimanemmo in silenzio per qualche minuto poi lui tentò di dire qualcosa ma richiuse la bocca poi finalmente disse –Scusa se ti ho fatta cadere- lo guardai con un sopracciglio alzato e dissi –Solo per avermi fatto cadere?! Sei stato un maleducato e ti scusi per avermi fatto cadere, io mi scuserei per come mi hai trattato- lui sembrò pensarci su un attimo e disse –Non vedo perché dovrei, comunque ora scusami ma ho da fare- e se ne andò senza aggiungere niente di niente.
Non ebbi tempo di formulare chissà quale pensiero malvagio che Nina e Paul mi raggiunsero –Eccoci qua- sorrisi e dissi –Siete stati bravissimi, secondo me avete registrato una prima puntata con i fiocchi.- Nina mi prese sottobraccio e insieme a Paul ci dirigemmo verso un’altra limousine.

Durante il viaggio mi fecero un sacco di domande, su come fosse la scuola in Italia, se lì si mangiasse bene come dicono tutti, quello non potei che confermarlo promettendogli che un giorno di questi li avrei cucinato qualcosa all’italiana.
Arrivati in albergo entrammo nella hall -Chiara bevi qualcosa con noi al bar? Ci saranno anche Ian e Sara- mi chiese gentilmente Paul
Sentendo nominare il nome di Ian pensai che forse era meglio rifiutare l’invito, però pensandoci più attentamente decisi che ci sarei andata ugualmente, chi era Ian per mettermi in soggezione?! Nessuno ecco chi era. 

-Va bene vengo volentieri- dissi sorridendo. Avevo trovato in Paul ed in Nina due persone simpatiche e aperte al dialogo, soprattutto Nina che mi teneva a braccetto. Seduti al tavolo aspettammo l’arrivo di Sara e Ian per prendere qualcosa, fortunatamente arrivarono quasi immediatamente. Buona sera ragazzi- disse Sara –Ah tu sei Chiara giusto?! Oggi non mi sono potuta presentare visto che ero su un set fotografico comunque io sono Sara piacere- disse porgendomi la mano.
-Io sono Chiara-, mentre stringevo la mano a Sara arrivò Ian che appena mi vide disse –Cosa ci fa lei qui?! Va bene che hai vinto il concorso ma non ci devi stare appiccicata come la cozza allo scoglio-.
Non riuscivo a credere alle mie orecchie, come poteva una persona essere così sgarbata?!

-Dai Ian non esagerare l’abbiam…- cercò di dire Nina, ma venne subito interrotta da Ian –Non esagerare?! Ora questa non si staccherà più, è l’ennesima fan isterica e maniacale che ha vinto un concorso per conoscere i personaggi che interpretiamo.- disse con foga e rabbia, non riuscivo davvero a capire cosa avevo fatto di male per stargli così antipatica.
-Scusa ma adesso parlo io- dissi scendendo dallo sgabello in modo da fronteggiarlo meglio -prima cosa: non sono una fan isterica, seconda cosa: fan o non fan non si parla in quel modo ad una persona e terza cosa il concorso era per conoscere Ian Somerhalder non Damon Salvatore- dissi scandendo bene i nomi -ma da quanto ho dedotto fino ad esso meglio conoscere Damon Salvatore, che è un personaggio inventato stupendo in tutta la sua stronzaggine invece di Ian Somerhalder stronzo nella realtà, perciò scusate, grazie dell’invito ma vado a dormire.-
Presi la mia borsa e andai verso l’ascensore, maledetto concorso, quando mai ho partecipato, pensai schiacciando il bottone con scritto 33. 
Non avrei mai pensato che una persona potesse essere così antipatica e scorbutica, non perché lui fosse Ian Somerhalder, ma perché tendo sempre a cercare il meglio nelle persone rimanendo molto spesso delusa. Arrivata al 33° piano cercai la mia camera la 3993, era a metà del corridoio, tirai fuori la mia carta magnetica e la infilai nella fessura aprendo la porta.

La camera era stupenda sulle varie tonalità del porpora, la prima cosa che si vedeva era un minisalotto con un divano di pelle nera con cuciture bianche e due poltrone identiche al divano, davanti al divanetto c’era un tavolino di cristallo e davanti ad esso un caminetto.
Entrai nella porta adiacente dove padroneggiava un grosso letto che aveva un aspetto invitante, mentre l’altra porticina dava sul bagno, del quale rimasi estasiata. 
Il pavimento era in marmo bianco mentre la vasca, i sanitari e il ripiano del lavandino in marmo nero, il sogno di ogni donna. Le mie valigie erano già state svuotate e i vestiti risistemati, aprì la cabina armadio e presi l’accappatoio e il mio intimo nero di pizzo. Riempii la vasca e mi abbandonai al totale relax di un bagno caldo.

Dopo aver fatto il bagno caldo ed asciugato i capelli, presi il mio pigiama, una maglietta rosa con disegnato un ippopotamo e dei pantaloncini rosa.
Mi sdraiai sul letto e presi il mio telefono per chiamare la mia famiglia, quando bussarono alla porta.

Abbigliamento:

Chiara
Ellen
Ian
Nina
Paul
Sara
Chiara pigiama
  
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