Salve
ragazze!:)
Questa
è la mia prima one shot!
Buona lettura!:)
Ci tengo a precisare che questo mio scritto non vuole offendere la sensibilità di nessuno e non ha scopo di lucro. I personaggi non mi appartengono e i loro caratteri non sono rappresentati in modo veritiero.
Non so spiegare di preciso
come
lei sia entrata nella mia vita: sarà stato il destino,una
serie di casualità.
So solo che da quando l'ho
trovata ed è con me tutto mi sembra diverso,migliore.
Forse
allora non sospettavo nemmeno cosa mi stesse succedendo o a cosa
stessi andando incontro. Di certo non mi sarei mai aspettato che
l'incontro di
quel giorno avrebbe potuto cambiare l'ordine delle carte in tavola.
E
ancor meno mi sarei mai aspettato che, perdendomi per la prima volta
nella profondità di quei due occhi scuri, tutte le mie
teorie sul destino e
l'amore crollassero ancor prima di sorgere.
D'altronde ero un ragazzino
di
appena ventuno anni che amava godere fino all'ultimo sprazzo della
proprio
libertà, che amava divertirsi e più di ogni altra
cosa portare in giro la sua
musica. Quella musica per cui si era battuto tanto insieme a suo
fratello e i
suoi amici affinché il suo sogno si realizzasse. Ancora oggi
mi ritrovo a dover
ringraziare quella stessa musica per avermi fatto conoscere lei.
Lei
che con il suo sorriso mi ha fatto capire cosa significasse amare.
Lei a cui è bastato un semplice sguardo per farmi provare
qualcosa di uovo
proprio all'altezza del petto.
Ricordo ancora la prima
volta
che mi si è parata davanti. Era una giornata in cui avrei
gentilmente mandato a
quel paese chiunque si fosse avvicinato a me; quella che, per
intenderci, viene
definita la classica "giornata no", in cui tutto e tutti sembrano
presentarti al tuo cospetto con l'unico intento di indispettirti.
Eppure
lei è entrata nella mia vita proprio allora, quando avevo
negato
a tutti il permesso di farlo. Quando mi sentivo come una belva
inferocita e
allo stesso tempo avevo voglia di sentirmi amato da qualcuno. Qualcuno
che non
fosse la mia famiglia o un mio amico, ma una ragazza.
Una ragazza che mi
apprezzasse
per com'ero, con pregi e naturalmente
difetti; per com'era Tom e non Tom Kaulitz il chitarrista dei Tokio
Hotel. E
così lei, come se fosse un angelo
venuto
ad esaudire le mie preghiere, si è avvicinata a me con un
complimento sulla
band e la nostra musica. Non penso riuscirò mai a scordare
il suo sorriso così
sincero e tremendamente dolce come mai ne avevo visti sino ad allora.
Quel
sorriso che ancora oggi riesce a farmi perdere il controllo di
qualsiasi
facoltà, fisica o morale. L'unico che riesce a
destabilizzarmi nel vero senso
della parola. Già da allora, dal preciso istante in cui i
miei occhi si erano
posati sulla sua figura, non avevo potuto fare a meno di contemplarla
in ogni
suo singolo gesto o piccolo particolare.
Lunghi e ondulati capelli
scuri,
che ricadendo morbidi e setosi sulle spalle incorniciavano un visetto
allungato
dai lineamenti fini: labbra non troppo carnose distese in un sorriso
amichevole, naso alla francesina e due profonde iridi castano scuro.
Ancora
oggi non riesco a capire cosa mi abbia colpito di lei
inizialmente. Forse gli occhi, forse il sorriso. Forse il fatto che da
subito
avevo capito che lei fosse diversa da tutte le ragazze che avevo
conosciuto
fino ad allora. Sì: lei era
ed è
diversa.
E'
diversa perché quando sorride lo fa sempre con il cuore,
perché le
basta solo uno sguardo per scrutarti fino nell'anima.
E'
diversa perché ti da tutto quello che ha senza aspettarsi
niente in
cambio, perché so che solo nei suoi occhi riesco ad
abbandonarmi.
E.... è diversa perché è semplicemente lei...
Grazie
per aver letto!
Alla
prossima!:)
Alessia.