9-11

America entrò nella sala delle riunioni dove quel giorno avrebbe discusso con altre nazioni dell'andamento dell'economia dei loro Paesi, l'inizio era previsto per le otto e mezza.

Mancava poco meno di un minuto, ma alcune nazioni era piuttosto in ritardo.

I soliti problemi logistici per i fusi orari..

Sospirò andando a prendersi ad una macchinetta automatica una coca-cola ed allentado il nodo della cravatta .

Alzò lo sguardo verso l'orologio...8.45

Beh, forse doveva incamminari verso la sala riunioni..

Si girò per avviarsi, ma fu in quel momento che una fitta al petto lo bloccò facendolo quasi cadere a terra.

Sentiva delle voci nella testa..

Oh mio Dio, un'aereo! Un'aereo si è schiantato!

AIUTATEMI! AIUTATEMI!

Chiamate i pompieri, oh mio dio!

Urla..

Molte urla...

Troppe..

Le sentiva tutte nella testa, si portò le mani sui lati della testa stringendo i capelli e scuotendo il capo.

Non sapeva perchè, ma sentiva il petto andare a fuoco, ma non riusciva a fare altro che tenersi il capo.

Cadde a terra in ginocchio e, ben presto, si raggomitolò a terra portando il petto sulle gambe e curvando così la schiena.

AAAAAAAH!

"Pronto? Amore..non so cosa stia accadendo, ma qui c'è molto fumo..sta bruciando tutto, non posso scendere...amore...ti amo.".

"Signore, si sente bene?"

"Aiutatemi! Vi prego!"

Era successo qualcosa, lo sentiva perfettamente, sentiva il petto bruciare e l'aria mancargli quasi totalmente.

Chiuse gli occhi tentando di concentrarsi su qualcosa per poter eliminare dalla sua mente le voce che continuavano a urlare e fu in quel momento che lo vide..

Una delle due Torri Gemmelle, vanto della sua nazione, stava bruciando..

Qualcosa l'aveva colpita..

Il suo cuore perse un battito quando capì quello che stava succedendo..

Piccoli puntini cadevano dai piani alti della torre, ma non erano pezzi di lamiera..

Non era uccelli...

No, erano persone che a braccia aperte si lanciavano perfettamente conoscie che sarebbero morte e che, spinte dalla disperazione, preferivano quella morte a quella per soffocamento o, peggio, arsi vivi dal fuoco che lentamente divorava l'edificio.

Alfred voleva aprire gli occhi per togliersi quell'immagine da davanti, ma non ci riuscì.

Pietrificato osservava quella scena senza avere più alcuna conoscienza del luogo ove veramente si trovava.

Sentiva soltanto dolore..

Dolore fisico, ma anche un forte dolore al cuore causato dalle urla nella sua mente che ora avevano una ragione dalle immagini che si presentavano ai suoi occhi..

"Per favore non mi lasci, sento che sto per morire, fa molto molto molto caldo"

"Amore, sono io...vai tu a prendere i bambini, io non penso di fare in tempo"

"C'è una signora intrappolata al 34esimo piano, cosa facciamo?"

"QUI CROLLA TUTTO! AIUTO!"

Alfred non sapeva quanto tempo era passato, ma il suo cuore si fermò quando vide un secondo aereo colpire l'altra torre.

Di nuovo sentì come un boato nella mente, urla..

Molte..

Gente che correva e numerose sirene..

Le fitte al petto aumentarono e smise totalmente di respirare, tossi nel tentativo di trovare il modo di portare ossigeno nei polmoni, ma tutto fu inutile.

Svenne.

Incapace di respirare ancora.

Incapace di resistere oltre a quella tragedia.

2974 morti

per non dimenticare