16/06/2010
4 recensioniColpo di Fulmine
Ho
sempre pensato che quando si parlava di "colpo di fulmine" si
intendesse solo una forte attrazione sessuale nei confronti di un'altra
persona.
Quando lo vidi, però, sentii davvero una scarica elettrica che mi fece tremare e accellerare il battito cardiaco.
Non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi. Avevo l'impressione che il mio cuore stesse cercando di volarmi via dal petto. Cominciavo a sentire anche caldo. Molto, molto caldo.
Anche lui mi guardava.
Sicuramente si stava chiedendo cosa ci fosse in me che non andava. O magari aspettava che lo salutassi.
Io, però, non riuscivo a spiccicare una parola. Sentivo la bocca atrofizzata, come quando il dentista ti fa l'anestesia prima di un'estrazione.
«Tutto bene qui?» Mi riportò alla realtà la voce del proff.
Ce la mettevo tutta ma non riuscivo a formulare un pensiero che non fosse Oh, mio, Dio! . Completamente persa. Inebetita. Sentivo le mie sinapsi implodere ad una ad una.
«Ehm... si... si, tutto bene» rispose lui anche per me, mentre distoglieva lo sguardo.
Stava arrossendo? Possibile che io gli facessi lo stesso effetto che lui faceva a me?
Per il resto dell'ora cercai di concentrarmi sulla spiegazione, ma le poche cellule nervose rimaste nella mia testolina non volevano proprio saperne di collaborare.
Chissà se gli piacevo, chissà se invece s'era offeso per come lo avevo fissato...
Alla fine, contro ogni possibile logica, mi scappò un'occhiata verso di lui.
E mi specchiai in due grandi pozzi verdi.
Entrambi distogliemmo subito lo sguardo, imbarazzati.
Lo sentivo trafficare accanto a me con un quaderno. Avrei dovuto anch'io cominciare a prendere appunti, dato che in matematica non ero una cima e di certo gli appunti avrebbero potuto aiutarmi a...
Un bigliettino spuntò da sotto il mio braccio.
Guardai lui, titubante. Dio, quanto era bello quando sorrideva!
E alla fine mi decisi a vedere cosa mi avesse scritto.
Quando lo vidi, però, sentii davvero una scarica elettrica che mi fece tremare e accellerare il battito cardiaco.
Non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi. Avevo l'impressione che il mio cuore stesse cercando di volarmi via dal petto. Cominciavo a sentire anche caldo. Molto, molto caldo.
Anche lui mi guardava.
Sicuramente si stava chiedendo cosa ci fosse in me che non andava. O magari aspettava che lo salutassi.
Io, però, non riuscivo a spiccicare una parola. Sentivo la bocca atrofizzata, come quando il dentista ti fa l'anestesia prima di un'estrazione.
«Tutto bene qui?» Mi riportò alla realtà la voce del proff.
Ce la mettevo tutta ma non riuscivo a formulare un pensiero che non fosse Oh, mio, Dio! . Completamente persa. Inebetita. Sentivo le mie sinapsi implodere ad una ad una.
«Ehm... si... si, tutto bene» rispose lui anche per me, mentre distoglieva lo sguardo.
Stava arrossendo? Possibile che io gli facessi lo stesso effetto che lui faceva a me?
Per il resto dell'ora cercai di concentrarmi sulla spiegazione, ma le poche cellule nervose rimaste nella mia testolina non volevano proprio saperne di collaborare.
Chissà se gli piacevo, chissà se invece s'era offeso per come lo avevo fissato...
Alla fine, contro ogni possibile logica, mi scappò un'occhiata verso di lui.
E mi specchiai in due grandi pozzi verdi.
Entrambi distogliemmo subito lo sguardo, imbarazzati.
Lo sentivo trafficare accanto a me con un quaderno. Avrei dovuto anch'io cominciare a prendere appunti, dato che in matematica non ero una cima e di certo gli appunti avrebbero potuto aiutarmi a...
Un bigliettino spuntò da sotto il mio braccio.
Guardai lui, titubante. Dio, quanto era bello quando sorrideva!
E alla fine mi decisi a vedere cosa mi avesse scritto.
Sai, credo
di essermi appena preso una cotta per te.
Prima one-shot.
Spero di non essere stata banale, noiosa, logorroica o tediosa.
Ma se lo fossi stata, scusate questa povera novellina.
Spero nei vostri commenti e nei vostri consigli.
Un grazie in anticipo.
Phoenix The Red
Prima one-shot.
Spero di non essere stata banale, noiosa, logorroica o tediosa.
Ma se lo fossi stata, scusate questa povera novellina.
Spero nei vostri commenti e nei vostri consigli.
Un grazie in anticipo.
Phoenix The Red
P.s.
Grazie a tutti quelli che si sono fermati a leggere.
Un Grazie particolare a Peorth: La mia prima recensione!! Avresti dovuto vedere come saltavo sulla sedia! Comunque, no, purtroppo niente colpi di fulmine per me... ma il fatto che tu l'abbia pensato è un enorme complimento per me. Grazie!
Un grazie anche a sasita: Perchè "The Red"? Beh, la fenice è un uccello di fuoco, quindi me la sono sempre immaginata rossa, il mio nome, Fulvia, significa rossiccio, il mio colore preferito è rosso, e infine trovo che il rosso si addica molto al mio carattere: caldo, energico e impulsivo.
Mille grazie a Minakie per i consigli, purtroppo è un mio problema, mi trovo spesso a corto di parole. Ci sto lavorando ;D.
Un saluto bizzarro e un ringraziamento a giorgina_cullen97, alla quale, anche se non mi ha scritto nessuna domanda, rispondo: xD sei troppo tenera!! Ovvio che avrei letto la tua recensione! E comunque non preoccuparti, anch'io parlo da sola. Da sola, con gli oggetti inanimati, con il mio amico immaginario (si, ho un amico immaginario e me ne vanto)... non sei l'unica :*
Grazie a tutti quelli che si sono fermati a leggere.
Un Grazie particolare a Peorth: La mia prima recensione!! Avresti dovuto vedere come saltavo sulla sedia! Comunque, no, purtroppo niente colpi di fulmine per me... ma il fatto che tu l'abbia pensato è un enorme complimento per me. Grazie!
Un grazie anche a sasita: Perchè "The Red"? Beh, la fenice è un uccello di fuoco, quindi me la sono sempre immaginata rossa, il mio nome, Fulvia, significa rossiccio, il mio colore preferito è rosso, e infine trovo che il rosso si addica molto al mio carattere: caldo, energico e impulsivo.
Mille grazie a Minakie per i consigli, purtroppo è un mio problema, mi trovo spesso a corto di parole. Ci sto lavorando ;D.
Un saluto bizzarro e un ringraziamento a giorgina_cullen97, alla quale, anche se non mi ha scritto nessuna domanda, rispondo: xD sei troppo tenera!! Ovvio che avrei letto la tua recensione! E comunque non preoccuparti, anch'io parlo da sola. Da sola, con gli oggetti inanimati, con il mio amico immaginario (si, ho un amico immaginario e me ne vanto)... non sei l'unica :*