Mia cara, carissima White… Ti avevo
detto di avere in mente una OS… Ed eccola qua… E’ tutta per te. Con affetto!!!
Lyo
CHELSEA MORNING
Il mio Amore
dorme tranquillo accanto a me.
Il suo profilo si staglia morbido e dolce contro le lenzuola candide. Un
profilo le cui linee potrei tracciare ad occhi chiusi tanto l'ho osservato
attentamente per giorni e mesi che senza me ne accorgessi si sono trasformati
in anni. Ed ora lui e' nella parte sinistra del mio letto oltre che nel lato
sinistro del mio petto. E ancora non me ne capacito.
Le ciglia chiare sono lunghe e soffici. Le sfioro piano con un dito come
fossero delicati cristalli.
Scendo piano sulla guancia con un ombra di barba che solletica piano il
polpastrello. Lui non si cura di avere la barba lunga. Dovrei forse curarmene
io? Che quando si appoggia col mento sulla mia spalla nuda brividi mi corrono
per tutta la schiena e mi devo aggrappare a lui per non cadere.
Quando il mio dito si avvicina alle sue labbra sento il tepore del suo respiro
regolare. Dio vorrei berlo il suo respiro, ubriacarmene fino a scordarmi che
esiste un mondo al di fuori di lui. E non che questo sia difficile anzi e'
maledettamente facile. Perché il mio mondo perfetto contempla lui e lui
soltanto. E questo mi terrorizza. Se lui sparisce io sparisco con lui. Una
lacrima rotola piano sulla mia guancia e cade sulle lenzuola.
Il dito fermo sulle sue morbide labbra socchiuse. Stanotte ha anche russato un
po' e a me scappava da ridere ma in modo tenero. I suoi difetti mi legano a lui
al pari dei suoi pregi.
La pelle del suo collo e' tenera e adoro la linea della sua spalla quando si
congiunge con il braccio. Lui non ha braccia troppo muscolose ma nemmeno
gracili. Adoro tormentare l'interno morbido del suo braccio, pizzicarlo,
mordicchiarlo, strizzarlo fino a che mi supplica esasperato di smetterla che
gli sto dando fastidio. E io allora mi sento colpevole come una bambina e metto
su un broncio di permalosia che lui sa togliermi subito prendendo il mio naso
fra le dita tirandolo piano ridendo di me mentre poggia un bacio sulla fronte.
Adoro sentire la sua bocca che si apre in un sorriso sulla mia pelle. E' come
se me lo tatuasse addosso...
E' ampia la sua schiena e io adoro addormentarmici appoggiando la testa che si
alza e s'abbassa lievemente al ritmo del suo respiro mentre l'eco dei battiti
del suo cuore mi risuona nelle orecchie.
Un raggio di sole filtra dalla tenda alla finestra e io lascio il mio Amore al
suo placido sonno. La mattina comincia e Chelsea si anima mentre la serranda
del piccolo caffè sotto casa si alza.
Sono combattuta tra la voglia di svegliarlo e quella di lasciarlo dormire
vegliando su di lui e i suoi sogni. E' arrivato cosi tardi la scorsa notte.
L'aereo da Los Angeles quasi in ritardo di 4 ore... Sono crollata sul divano
aspettandolo e lui mi ha portata nel letto. Un "welcome home my love"
impastato dal sonno che si mescolava al sogno. Il sogno più bello perché reale.
Andrò a preparare la colazione: blueberry muffins, succo d'arancia, cereali,
yogurt, un buon caffè di moka all'italiana. Mangia talmente tante schifezze
tutto il tempo che sta fuori... Gli poggio un bacio sulla fronte e passo in
cucina. E’ piccolo il nostro appartamento ma coccoloso, come amo definirlo. Una
camera da letto, un salotto con una grande bow-window che guarda sui Chelsea
Physical Gardens, un bagno e una cucina piuttosto grande. E’ stato amore a
prima vista quella volta. E’ tutto lì. Tutto raccolto, tutto intimo, tutto…
nostro. Pur essendo una zona molto bella è tranquilla e i vicini sono tutti
carini e discreti.
Non siamo
nemmeno troppo lontani da casa dei tuoi. Ti piace l’idea che ci sia qualcuno
vicino a me quando tu non puoi e i tuoi genitori sono delle persone adorabili.
Tuo padre mi fa sbellicare dalle risate con i suoi racconti delle tue
disavventure amorose mentre tua madre è lì che lo rimprovera che ti fa fare
brutta figura.
“Donna,
anche se mi beo della luce in cui hanno messo nostro figlio è bene che qualcuno
si ricordi che è un comune mortale che fa cacca e pipì come tutti. E in questo
non c’è niente di sbagliato. Senza contare che questa ragazza ne è talmente
presa che…”
“Ok, ok Uomo
delle Caverne… Ora tu questa ragazza la lasci un po’ in pace. Su cara, vieni a
prendere una tazza di te mentre Richard riprende possesso del suo corpo se
stasera vuole andare a bere la solita birra con Andy e i ragazzi…”
I loro battibecchi sono uno più spassoso
dell’altro e io puntualmente muoio dall’imbarazzo ma non rinuncerei ad uno solo
dei momenti con loro che attenuano il dolore della lontananza. Stare con la tua
famiglia nei luoghi che ti hanno visto crescere a volte soffrire e spesso
gioire di tutte quelle scoperte che la vita regala. Più di una volta abbiamo parlato
di prendere casa a Barnes ma… sono io che tergiverso. Io che ancora aspetto perché
ho tantissima paura che ti stanchi di me. Io che sono un’insegnante e che amo
il mio lavoro quanto tu ami il tuo e che per questo riesco a seguirti così
poco. Io che quando ho scelto Londra come casa ancora non sapevo che in realtà
l’unico posto che chiamo casa è il tuo cuore, Amore mio.
Piango a volte. Ma giusto un po’ e mi
sento meschina per questo. Perché tu mi dai talmente tanto Amore che non dovrei
lamentarmi. Ma è così piccolo l’animo umano che quando riceve qualcosa di così
buono vorrebbe solo averne ancora e ancora…
Oh cacchio… I muffins… A forza di stare
a riflettere sempre sulle stesse cose qua mando a vacche la colazione e io
inizio ad avere fame… Il profumo è delizioso, il vassoio è pronto ma…
Ghgghhg!!! Sei sempre il solito! Ogni volta vuoi farmi spaventare e ogni volta
ti fai beccare. Quanto è tontolo il mio Amore! Ok appena si avvicina mi volto e
vedrai chi si prende un accidente Pattinson. Uno… due…
“Buh!... Oh…Ma… Robert! Accidenti a te!
Vestiti, metti la vestaglia, almeno i pantaloni… Copriti insomma!!!”
Lui è completamente nudo di fronte a me
che ride come un matto mentre io divento di tutti i colori! Cosa posso farci se
fuori dal letto io mi imbarazzo della nudità? Voglio dire… Non è che solo mi
imbarazzo ma la mia testa già parte per terre straniere quando lui è con me se
poi lui è con me e pure nudo… Potrei diventare una pervertita… E potrebbe non
uscire mai più da casa.
“Tesoro dici sempre che sono prevedibile…
Non sei contenta della variazione al programma?!?!?”
Eh no… Insomma… Ma se me lo dice in
questo modo. Appoggiato allo stipite della porta con un ghigno malefico stampato
in faccia… Beh adesso gli do io un valido esempio di variazione del programma.
La colazione può attendere. Ora l’unica fame che voglio saziare è la fame di
lui.
La sua mano mi accarezza la testa. Il
suo petto è l’unico cuscino su cui riesco a riposare bene. Le sue braccia la
coperta più calda. Il suo odore è la mia camomilla preferita. Mi rilassa e mi
fa sentire come in paradiso.
“Mi sei mancata”
“Anche tu mi sei mancato”
Silenzio. Nell’aria il tintinnio dei
miei campanelli alla finestra scossi da un soffio di vento.
“A volte vorrei chiederti di mollare
tutto e seguirmi…”
“Robert… l’abbiamo già affrontato questo
discorso…”
“Aspetta, fammi finire.”
Taccio sollevandomi su un gomito per
guardarlo negli occhi.
“Vorrei chiederti di seguirmi perché detesto
non condividere ogni momento importante con te, perché sono geloso di tutti
quelli che possono starti accanto, perché mi spavento se penso che tu potresti
stufarti di aspettare e scegliere qualcuno che invece può stare sempre con te…”
C’è davvero sofferenza nella sua voce
che si incrina, i suoi occhi sono lucidi.
“Amor mio… Rob, quello che provi tu lo
provo anche io lo sai. E tra me e te sei decisamente tu quello che ha più
possibilità di trovare qualcuno che meglio riesca a seguirti nella vita che fai…”
“E’ solo lavoro, sono solo colleghe…”
“Si ma sono bellissime…”
“Tu sei bellissima. Tanto fuori quanto
dentro. E sei talmente più vera e reale tu che dieci di loro messe insieme…”
Lo bacio. E cerco di fargli capire che
lui è il mio per sempre. Che non può esserci qualcun altro al di fuori di lui
nella mia vita. E lui mi accoglie.
“Sono più forte di quanto pensi. Posso
aspettare ancora, posso aspettare per sempre”
“Sono io che non riesco più ad aspettare…”
Il cuore mi si ferma.
“Perciò…”
Si mette a sedere e mi trascina con se.
Mi prende la mano
“Perciò… Nonostante io sappia che non è
una garanzia di successo, nonostante io non sia una garanzia di successo.
Nonostante ci saranno un sacco di difficoltà. Nonostante a volte mi maledirai
per la vita che faremo. Nonostante tutto questo e perché ti amo. Ti amo e sono
egoista a tal punto da volerti solo mia di fronte al mondo e a tutte le
divinità esistenti. Ti amo davvero. Perciò… Evelyn… Vuoi sposarmi?”
Il mio cuore è diventato polvere di
stelle e il suo battito il suono del vento durante un uragano… Robert aspetta
la mia risposta e con una voce che arriva da non so dove riesco a dirgli un
“Sì, che voglio”
La verità esplode la consapevolezza si
fa strada e la felicità ci avvolge e io inizio a piangere e ridere e mi
aggrappo al suo collo trascinandolo di nuovo giù…
“Sì che voglio… Si, si… Mille volte sì…”
E ci sono mille baci per noi e mille
momenti che ci aspettano e mille sorrisi, mille favole, mille scoperte e la mia
favola comincia di nuovo quando pensavo di aver già avuto il mio happy ending…