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Autore: name    17/06/2010    1 recensioni
Una raccolta di piccole one-shoot incentrate sui personaggi principali. Chi vuole leggere, legga. Chi vuole anche commentare, è il benvenuto.
Genere: Generale, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il capitolo 5: cominciamo a trattare personaggi secondari...


Grazie agli anonimi lettori. (inchino)


Grazie a Luckystar487: felice di aver permesso la rivalutazione di Naoto. Personalmente la trova strana, ma è uno dei personaggi che, insieme a Bado, mi hanno colpito di più. Certo mi è sembrato proprio difficile non farla sembrare un'emo, data la spiccata tendenza al misticismo e al silenzio di questo personaggio...bah, magari è solo una mia impressione...comunque, ancora grazie e a presto! (inchino)


Buona lettura!




5# Mimi


Alzò, per un attimo, lo sguardo al cielo, cercando di contare le nuvole nel cielo terso.

Uno, due, tre, quatt...


-DOVE SONO, ALBINO DEL CAZZO?!-


L'ennesimo strepitio di Bado la distrasse, facendole riportare lo sguardo sulla finestra davanti a lei.


In un appartamento decisamente modesto e spoglio due uomini litigavano.

O meglio, uno urlava e scalpitava -quello rosso-, l'altro assumeva un'aria apatica e indifferente, ignorandolo -quello bianco-.

E ci riusciva anche piuttosto bene.


Mimi guardò ammirata come Haine facesse il finto tonto, pretendendo che Bado non fosse nella stanza e schivando i suoi attacchi come se avesse spontaneamente deciso di fare l'acrobata nel suo salotto di punto in bianco.


Si sedette meglio sul tetto per godersi lo spettacolo, tanto più di quello non poteva fare.

E già: era su un tetto dirimpetto all'appartamento di Haine e non poteva scendere.

Che cretina.


Quella mattina si era alzata con tutta l'intenzione di restituire un vecchio favore a Bado, ritrovandogli quel dannato gatto ciccione che gli sfuggiva sempre.

La giornata era limpida e serena, perfetta per una caccia serrata al felide: non aveva ombre in cui accucciarsi.

Aveva vagato un po' come una vagabonda, ma alla fine lo aveva visto su un tetto ed era salita.

Pessima mossa: presto si era resa conto che la sua agilità non eguagliava quella del collega guercio e che di buttarsi nell'immondizia sottostante pur di salvarsi non le andava proprio.


Poi, era avvenuto il miracolo.

Aveva sentito l'inconfondibile tono incazzuso di Bado e, alzando lo sguardo...ta-dan!

Era salva! Bado l'avrebbe sicuramente fatta scendere -pena il ricatto-, anche se brontolando e bestemmiando.


Poi aveva notato anche l'altro uomo e la violenta lite in corso.

All'inizio si era spaventata data la violenza dei colpi (soprattutto dopo il volo che Bado aveva fatto fare al divano di Haine -non che gli facessero un gran torto: era proprio brutto e vecchio quel coso- dalla finestra), poi aveva cominciato ad osservarli, sempre più divertita.


I due partner non si erano minimamente resi conto del resto del mondo, troppo presi l'uno dall'altro.

Il rosso cercava in tutti i modi di colpire l'albino e l'albino cercava in tutti i modi di ignorare elegantemente il rosso.

Ne risultava un quadretto quasi comico: Bado rincorreva Haine per tutto l'appartamento, gridando come un ossesso e cercando di colpire Haine con qualsiasi oggetto contundente gli capitasse sotto mano -evidentemente aveva lasciato a casa le pistole-; Haine saltava da un punto all'altro dell'appartamento, senza mai guardare direttamente il suo persecutore e fingendo di fare altro -ad un certo punto aveva anche aperto il giornale, mentre correva e saltava-.


Aveva cercato di immortalarli con la sua inseparabile macchina fotografica, ma i due erano talmente veloci e violenti ce aveva presto desistito dal suo intento.


-SI PUÒ SAPERE DOVE HAI FICCATO LE MIE AMATE SIGA, FOTTUTISSIMO BASTARDO?!-


Naturalmente la ragione della lite era la mancata restituzione delle siga da parte dell'albino.

Mimi sospettava che Haine lo facesse apposta e diventava quasi certezza quando riusciva a scorgere il viso di Haine e il suo sorriso affilato.


Ma, infondo, lo capiva: Bado era un bambino a cui hanno rubato le caramelle quando lo si privava della sua amata nicotina, certo: un bambino molto violento, ma pur sempre un bambino.

Per questo lo capiva e seguiva attenta e divertita la lite: lei si sarebbe comportata esattamente come l'albino.

  
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