SAYONARA
YAHIKO
Morte. Cos’è, la morte? Io dovrei
ormai saperlo bene. Sembra quasi che io sia perseguitato dalla morte. Tutte le
persone che più amo, finiscono con l’andare all’altro mondo. E pensare che ho
solo 10 anni. Eppure…Prima mio padre…Poi mia madre…Ed ora persino Kaoru. Già.
Kaoru. Una ragazza che, fino a circa sei mesi fa, nemmeno conoscevo. Ignoravo
totalmente che in questo mondo esistesse una ragazza di 17 anni, a capo di una
palestra di kenjitsu, di nome Kamiya Kaoru. Una ragazza, ora me ne rendo
realmente conto, eccezionale. Sarei curioso di sapere quante altre ragazze di
quell’età, sole al mondo, sarebbero disposte a prendersi cura di un moccioso
delinquente che ha tentato di derubarle e le ha deliberatamente insultate.
Credo ben poche, se non addirittura nessuna. Eppure, questo è esattamente ciò
che lei ha fatto con me. Mi ha picchiato, mi ha rimproverato, mi ha preso in
giro…Ma mi ha anche donato una casa, una ragione di vita, un sogno, ed il
calore di una famiglia. A volte mi chiedo se lei sarebbe stata disposta ad
accogliermi in casa sua anche senza il suggerimento di Kenshin. Mi piace
pensare che la risposta sia sì. E, sinceramente, dopo averla conosciuta bene…ne
sono convinto. Lei lo faceva con tutti…chiunque abbia avuto bisogno d’aiuto, è
sempre stato il benvenuto, nella sua casa. Forse, questo suo desiderio di
aiutare la gente, nasceva dalla sua solitudine. Anche lei, come me, non aveva
più nessuno. Fino al giorno in cui ha conosciuto Kenshin. Da allora, è stato un
continuo susseguirsi di nuove conoscenze, e nuove amicizie. Prima è toccato a
me…Poi a Sanosuke…E poi sono venuti Megumi, Tsubame, Aoshi, Misao, e tantissime
altre persone. Ognuna di loro ha ricevuto un sorriso, da Kaoru. Anche se, magari,
prima tutti sono stati picchiati, insultati…Era nel suo carattere. Prima faceva
il diavolo a quattro, poi dimenticava tutto e diventava la persona più buona
del mondo. Io non me ne sono reso conto per molto tempo. Poi però l’ho capito.
L’ho capito che quella racchia…quella racchia era in realtà una ragazza
fantastica. E che potevo, accanto a lei, ricordare cosa significa avere una
famiglia. Le ho voluto bene. Tantissimo. Non gliel’ho mai detto, e nemmeno mai
dimostrato…Ed è questo ciò di cui più mi pento. In questo momento…darei
qualsiasi cosa…QUALSIASI…pur di poterle dire ciò che ho sempre portato in
realtà nel cuore. E invece è troppo tardi. E’ tardi, perché lei se n’è andata
per sempre, e non tornerà. Nemmeno quelle tecniche miracolose di Kenshin
potrebbero restituircela…restituirmela…Quindi, ora, non mi resta nulla da fare,
se non dirtelo con il pensiero. Sperando almeno che questi miei sentimenti ti
raggiungano là dove sei ora.
Kaoru…Ti voglio bene. Ti ho voluto
bene fin dall’inizio, anche se facevo di tutto per dimostrare il contrario. E
credo che te ne vorrò per sempre. Tu sei stata la sorella maggiore che i miei
genitori non mi hanno mai dato…Ma che per pochi, fantastici mesi, ho avuto.
Nessuno potrà mai prendere il tuo posto nel mio cuore…E per quanto Enishi
Yukishiro sia l’uomo che più detesto al mondo…l’uomo che ti ha uccisa…Sento, in
questo momento, di comprendere i suoi sentimenti. Come lui odia Kenshin che gli
portò via sua sorella…io odio lui, che mi ha tolto per sempre la mia…
Kaoru, guardami. Da lassù, veglia
sempre su di me. Io diverrò un grande spadaccino, il degno successore della
scuola Kamiya Kasshin, che con la sua spada porterà solo il bene alla gente. E
ti prometto che tu sarai orgogliosa di me.
Sayonara…Onee-chan.*
SANOSUKE
Che depressione. Oggi persino il
saké fa schifo. Questa dev’essere la prima volta da quando ho cominciato a bere
che non riesco nemmeno a mandare giù una goccia. E dire che in questo momento
sentirei proprio la necessità di ubriacarmi, per cercare di fuggire almeno per
qualche istante da questa realtà di merda. Assurdo…Non posso credere che Kaoru
sia morta…E per di più, a pochi passi di distanza da me…e senza che io potessi
fare nulla per impedirlo…
E’ forse questo ciò che sono? Un
povero idiota attaccabrighe che fa tanto il gradasso aiutando la gente che
incontra per strada…ma incapace di proteggere le persone a cui tiene davvero?
Non mi ero mai reso conto di
quanto fossi realmente affezionato a Kaoru. L’ho sempre considerata una ragazza
un po’ capricciosa, incapace di cucinare, violenta e scontrosa. Ma forse,
dentro di me, ho sempre sentito che era una ragazza speciale. Erano decisamente
più i suoi pregi, dei suoi difetti. E’ l’unica persona al mondo che sia
riuscita a darmi un assaggio del calore familiare. Chissà…forse, inconsciamente…la
sostituivo alla sorellina che abbandonai tanti anni fa…e che non ho avuto modo
di veder crescere. Eh eh, sono sicuro che se lei avesse saputo queste cose, mi
avrebbe spedito di corsa al mio villaggio natale, per incontrare Uki e i miei
genitori. Era fatta così, lei. Assolutamente incapace di farsi gli affari
propri…generosa oltre ogni modo…capace di donare un sorriso anche alle persone
più cupe…e con un immenso cuore d’oro. Un cuore che, d’ora in avanti…non
batterà mai più.
….
Merda. Merda! MERDA! Che cazzo è
quest’acqua che scende dai miei occhi?! Non possono essere lacrime! Io non
piango! Sono Sanosuke Sagara, un uomo d’acciaio! Non posso piangere!!
Però…non ce la faccio…La
sofferenza è troppa…Perdonami, comandante Sagara…Almeno per questa volta…lasciami
sfogare. Poi non lo farò più, te lo giuro. Ma lasciami piangere almeno oggi…almeno
per la scomparsa di una persona a cui ho voluto bene dal profondo del cuore…Anche
se questo l’ho capito troppo tardi…
Kaoru…Stammi bene, lassù. E aspettami.
Prima o poi ci arriverò anch’io. E, quando sarà arrivato il momento…magari ci
berremo un bicchierino di buon saké, io e te. Sperando che, per una volta, non
mi picchierai.
Kaoru…questa è la prima volta…e
sarà anche l’ultima che dirò una cosa del genere. Non è da me, capisci? Sto
facendo uno strappo alla regola, un’eccezione…giusto perché sei stata
importante…Ti voglio bene, Kaoru. Sei stata una grande persona ed un’ottima
amica. Non ti dimenticherò.
Sayonara…Jo-chan.**
MEGUMI
Il compito di un medico è curare i
malati e, per quanto possibile, salvare delle vite. Ho sempre ritenuto questo
il lavoro più gratificante che possa esistere. Nonostante il grande dolore di
quando non si riesce a salvare una vita, si può sempre salvarne altre venti. Ma
ora, per la prima volta…mi chiedo davvero se questo lavoro è poi così bello. Posto
di fronte all’evidenza dei fatti, il medico che è in me non ha potuto far altro
che arrendersi alla donna che è in me. Una donna che, in questo momento, è
lacerata da un immenso dolore. Io, nonostante la mia esperienza, nonostante i
numerosi interventi che ho svolto, nonostante abbia vissuto faccia a faccia con
la morte ed il dolore…non ho potuto fare nulla di fronte al corpo privo di vita
di Kaoru. E’ assurdo come un avvenimento simile possa mettere in discussione le
convinzioni e le esperienze di 22 anni di vita.
Kaoru era una mocciosa, sostanzialmente.
In certi momenti, si dimostrava più matura e in gamba di donne con il doppio
dei suoi anni e della sua esperienza. In altri momenti, tutta la sua sicurezza,
il suo carattere, il suo ego, si sbriciolavano, mostrando la parte più debole
di lei. Quella della ragazzina sola e frignona. In quei momenti, mi sono sempre
vista costretta a scuoterla. Con i modi più rudi e le parole più crudeli
possibili. Non per cattiveria…Non ho mai odiato Kaoru, anche se questa era l’impressione
che davo. In realtà stimavo moltissimo quella parte di lei forte e coriacea. Proprio
per questo, quando vedevo prevalere il suo lato debole, mi arrabbiavo. Ora mi
rammarico molto di non averle mai mostrato un briciolo di amicizia e di
affetto. Pensavo sempre “continuiamo a giocare ancora un po’ alle nemiche. Per l’amicizia
ci sarà sempre tempo…”. E invece, il tempo non c’è stato. Forse, in questo,
sono stata io la più immatura. Come quella volta a Kyoto. Nonostante lei mi
ringraziasse di cuore, a causa del mio orgoglio le dissi che era esclusivamente
per Kenshin, che lo facevo. Mentivo, sai Kaoru? Io ti consideravo davvero la
mia più cara amica. Beh, considerato che eri l’unica che avessi, non è una gran
cosa. Ma sempre meglio dell’astio che ho sempre ostentato, no? Mi dispiace. Ti giuro
che se avessi saputo di perderti così presto, non avrei mentito. Mi sarei
comportata onestamente, da amica. Invece, tu te ne sei andata con la
convinzione che io ti detestassi. Nulla da stupirsi se tu mi odiavi sul serio. Non
me ne stupisco no. Però non posso evitare di dispiacermene. Eh eh…Da lassù
stenterai a riconoscermi, eh? Ma lasciami versare qualche altra lacrima. Poi mi
riprenderò. E ti giuro che, quando sarà necessario, medicherò gli altri. So che
tu hai sempre contato su di me, per questo. Quindi, almeno come medico,
cercherò di non deluderti. Anche se questo non può cancellare la delusione che
sono stata come amica. Uhm…perdonami.
Sayonara…Tanuki.***
MISAO
“Kaoru è morta? Dobbiamo essere
forti! Andiamo da quel bastardo che l’ha uccisa e facciamogli capire quale
errore ha commesso! Così staremo tutti meglio! Non servono le lacrime, non la
riporteranno indietro!”
Sì. Come no. Beh, non si può certo
dire che io non sia un’attrice nata. Probabilmente, se mi fossi vista dall’esterno,
persino io ci avrei creduto. Di certo, ha avuto l’effetto sperato su Yahiko. Gli
ha donato un po’ di speranza. Ma, fondamentalmente…non gli ho raccontato che un
mare di balle. Belle e buone. “Dobbiamo essere forti”? Certo. Guardate qui, che
forte che sono ora. “Non servono le lacrime”? No, non servono. E allora perché qui,
sotto di me, c’è una specie di piccolo lago? Forse causato da una sudorazione
eccessiva? Ah, ma chi voglio prendere in giro? Kaoru è morta! Kaoru…Morta!!
Quella stessa Kaoru che è arrivata fino a Kyoto in cerca dell’uomo che amava,
decisa come non mai a riprenderselo? Quella stessa ragazza piena di vita, di
gioia di vivere, e d’amore per gli altri, che nei due mesi che ha passato con
me si è dimostrata la migliore amica che abbia mai avuto e che mai potrò avere?
Quella giovane straordinaria che, appena conosciuta, mi ha abbracciata con
sincero affetto per consolarmi e darmi sostegno? No. E’ uno scherzo. E’ un’altra
balla. O è un incubo. No, merda!! Kaoru non può essere morta davvero!! Non lei!!
Non meritava una cosa del genere, assolutamente! Era la persona migliore che
avessi mai incontrato! Ed ora è morta! Non si sveglierà mai più! Non aprirà mai
più i suoi occhi pieni di vita per guardare il mondo attorno a lei! Non
sorriderà mai più con quell’infinita dolcezza che ogni volta mi faceva
sciogliere il cuore! Non ricoprirà più d’affetto tutti coloro che le stavano
attorno!
Ma perché tu, Kaoru? Perché tu? Mi
avevi promesso che ci saremmo riviste! Che mi avresti accolta in questa casa,
che mi avresti portata in giro a fare spese, che saremmo uscite a divertirci
come due vere amiche!! Era una cosa che desideravo con tutto il cuore! Ma non
potrà mai più realizzarsi, perché tu non ci sei più! Come farò a sopportare
questo immenso dolore? A malapena riesco a reprimere questi singhiozzi che mi
scuotono il corpo, per impedire che dentro casa mi sentano! Come faccio a dirti
addio, se ad ogni istante che passa mi convinco che da un momento all’altro
apparirai sorridendo e mi abbraccerai?! Ma io devo riuscirci! Devo! Non posso
certo portarmi dentro questo dolore in eterno, aspettandomi di vederti spuntare
ad ogni angolo…Quindi, Kaoru…Ora mi farò forza. Raccoglierò tutto il mio
coraggio, coraggio che in gran parte devo proprio a te…prenderò un profondo
respiro…e lo farò. Ti saluterò per sempre. E questo saluto, assieme a tutto il
mio dolore e alle mie lacrime, giungerà fino a te, che sicuramente ora mi
guardi da lassù. E che, ne sono certa, per sempre veglierai su tutti noi,
affinché il nostro sia un futuro gioioso. Non è così? Se ti conosco come credo,
sì. E come tu veglierai sempre su di me…io continuerò a tenerti nel cuore, come
la mia più cara amica. Ed ora…un profondo respiro…
Sayonara…Kaoru.
FINE
Note
* Sayonara = addio. Onee-chan = sorellina.
** Jo-chan = Nell’anime, Sanosuke la chiama sempre così. Non ho idea di che significhi, ma mi è sembrato carino lasciarle quel soprannome.
*** Tanuki = un’animale leggendario, dovrebbe essere una specie di procione. Quando Kaoru litiga con Megumi, si trasformano sempre in un tanuki ed in una volpe.