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Autore: Ed1505    21/11/2003    3 recensioni
Kaoru è morta. Kenshin è distrutto, di lui non è rimasto che un involucro vuoto. E gli altri? Cose è rimasto nel cuore di coloro che hanno conosciuto e amato Kaoru?
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SAYONARA

 

YAHIKO

Morte. Cos’è, la morte? Io dovrei ormai saperlo bene. Sembra quasi che io sia perseguitato dalla morte. Tutte le persone che più amo, finiscono con l’andare all’altro mondo. E pensare che ho solo 10 anni. Eppure…Prima mio padre…Poi mia madre…Ed ora persino Kaoru. Già. Kaoru. Una ragazza che, fino a circa sei mesi fa, nemmeno conoscevo. Ignoravo totalmente che in questo mondo esistesse una ragazza di 17 anni, a capo di una palestra di kenjitsu, di nome Kamiya Kaoru. Una ragazza, ora me ne rendo realmente conto, eccezionale. Sarei curioso di sapere quante altre ragazze di quell’età, sole al mondo, sarebbero disposte a prendersi cura di un moccioso delinquente che ha tentato di derubarle e le ha deliberatamente insultate. Credo ben poche, se non addirittura nessuna. Eppure, questo è esattamente ciò che lei ha fatto con me. Mi ha picchiato, mi ha rimproverato, mi ha preso in giro…Ma mi ha anche donato una casa, una ragione di vita, un sogno, ed il calore di una famiglia. A volte mi chiedo se lei sarebbe stata disposta ad accogliermi in casa sua anche senza il suggerimento di Kenshin. Mi piace pensare che la risposta sia sì. E, sinceramente, dopo averla conosciuta bene…ne sono convinto. Lei lo faceva con tutti…chiunque abbia avuto bisogno d’aiuto, è sempre stato il benvenuto, nella sua casa. Forse, questo suo desiderio di aiutare la gente, nasceva dalla sua solitudine. Anche lei, come me, non aveva più nessuno. Fino al giorno in cui ha conosciuto Kenshin. Da allora, è stato un continuo susseguirsi di nuove conoscenze, e nuove amicizie. Prima è toccato a me…Poi a Sanosuke…E poi sono venuti Megumi, Tsubame, Aoshi, Misao, e tantissime altre persone. Ognuna di loro ha ricevuto un sorriso, da Kaoru. Anche se, magari, prima tutti sono stati picchiati, insultati…Era nel suo carattere. Prima faceva il diavolo a quattro, poi dimenticava tutto e diventava la persona più buona del mondo. Io non me ne sono reso conto per molto tempo. Poi però l’ho capito. L’ho capito che quella racchia…quella racchia era in realtà una ragazza fantastica. E che potevo, accanto a lei, ricordare cosa significa avere una famiglia. Le ho voluto bene. Tantissimo. Non gliel’ho mai detto, e nemmeno mai dimostrato…Ed è questo ciò di cui più mi pento. In questo momento…darei qualsiasi cosa…QUALSIASI…pur di poterle dire ciò che ho sempre portato in realtà nel cuore. E invece è troppo tardi. E’ tardi, perché lei se n’è andata per sempre, e non tornerà. Nemmeno quelle tecniche miracolose di Kenshin potrebbero restituircela…restituirmela…Quindi, ora, non mi resta nulla da fare, se non dirtelo con il pensiero. Sperando almeno che questi miei sentimenti ti raggiungano là dove sei ora.

Kaoru…Ti voglio bene. Ti ho voluto bene fin dall’inizio, anche se facevo di tutto per dimostrare il contrario. E credo che te ne vorrò per sempre. Tu sei stata la sorella maggiore che i miei genitori non mi hanno mai dato…Ma che per pochi, fantastici mesi, ho avuto. Nessuno potrà mai prendere il tuo posto nel mio cuore…E per quanto Enishi Yukishiro sia l’uomo che più detesto al mondo…l’uomo che ti ha uccisa…Sento, in questo momento, di comprendere i suoi sentimenti. Come lui odia Kenshin che gli portò via sua sorella…io odio lui, che mi ha tolto per sempre la mia…

Kaoru, guardami. Da lassù, veglia sempre su di me. Io diverrò un grande spadaccino, il degno successore della scuola Kamiya Kasshin, che con la sua spada porterà solo il bene alla gente. E ti prometto che tu sarai orgogliosa di me.

Sayonara…Onee-chan.*

 

SANOSUKE

Che depressione. Oggi persino il saké fa schifo. Questa dev’essere la prima volta da quando ho cominciato a bere che non riesco nemmeno a mandare giù una goccia. E dire che in questo momento sentirei proprio la necessità di ubriacarmi, per cercare di fuggire almeno per qualche istante da questa realtà di merda. Assurdo…Non posso credere che Kaoru sia morta…E per di più, a pochi passi di distanza da me…e senza che io potessi fare nulla per impedirlo…

E’ forse questo ciò che sono? Un povero idiota attaccabrighe che fa tanto il gradasso aiutando la gente che incontra per strada…ma incapace di proteggere le persone a cui tiene davvero?

Non mi ero mai reso conto di quanto fossi realmente affezionato a Kaoru. L’ho sempre considerata una ragazza un po’ capricciosa, incapace di cucinare, violenta e scontrosa. Ma forse, dentro di me, ho sempre sentito che era una ragazza speciale. Erano decisamente più i suoi pregi, dei suoi difetti. E’ l’unica persona al mondo che sia riuscita a darmi un assaggio del calore familiare. Chissà…forse, inconsciamente…la sostituivo alla sorellina che abbandonai tanti anni fa…e che non ho avuto modo di veder crescere. Eh eh, sono sicuro che se lei avesse saputo queste cose, mi avrebbe spedito di corsa al mio villaggio natale, per incontrare Uki e i miei genitori. Era fatta così, lei. Assolutamente incapace di farsi gli affari propri…generosa oltre ogni modo…capace di donare un sorriso anche alle persone più cupe…e con un immenso cuore d’oro. Un cuore che, d’ora in avanti…non batterà mai più.

….

Merda. Merda! MERDA! Che cazzo è quest’acqua che scende dai miei occhi?! Non possono essere lacrime! Io non piango! Sono Sanosuke Sagara, un uomo d’acciaio! Non posso piangere!!

Però…non ce la faccio…La sofferenza è troppa…Perdonami, comandante Sagara…Almeno per questa volta…lasciami sfogare. Poi non lo farò più, te lo giuro. Ma lasciami piangere almeno oggi…almeno per la scomparsa di una persona a cui ho voluto bene dal profondo del cuore…Anche se questo l’ho capito troppo tardi…

Kaoru…Stammi bene, lassù. E aspettami. Prima o poi ci arriverò anch’io. E, quando sarà arrivato il momento…magari ci berremo un bicchierino di buon saké, io e te. Sperando che, per una volta, non mi picchierai.

Kaoru…questa è la prima volta…e sarà anche l’ultima che dirò una cosa del genere. Non è da me, capisci? Sto facendo uno strappo alla regola, un’eccezione…giusto perché sei stata importante…Ti voglio bene, Kaoru. Sei stata una grande persona ed un’ottima amica. Non ti dimenticherò.

Sayonara…Jo-chan.**

 

MEGUMI

Il compito di un medico è curare i malati e, per quanto possibile, salvare delle vite. Ho sempre ritenuto questo il lavoro più gratificante che possa esistere. Nonostante il grande dolore di quando non si riesce a salvare una vita, si può sempre salvarne altre venti. Ma ora, per la prima volta…mi chiedo davvero se questo lavoro è poi così bello. Posto di fronte all’evidenza dei fatti, il medico che è in me non ha potuto far altro che arrendersi alla donna che è in me. Una donna che, in questo momento, è lacerata da un immenso dolore. Io, nonostante la mia esperienza, nonostante i numerosi interventi che ho svolto, nonostante abbia vissuto faccia a faccia con la morte ed il dolore…non ho potuto fare nulla di fronte al corpo privo di vita di Kaoru. E’ assurdo come un avvenimento simile possa mettere in discussione le convinzioni e le esperienze di 22 anni di vita.

Kaoru era una mocciosa, sostanzialmente. In certi momenti, si dimostrava più matura e in gamba di donne con il doppio dei suoi anni e della sua esperienza. In altri momenti, tutta la sua sicurezza, il suo carattere, il suo ego, si sbriciolavano, mostrando la parte più debole di lei. Quella della ragazzina sola e frignona. In quei momenti, mi sono sempre vista costretta a scuoterla. Con i modi più rudi e le parole più crudeli possibili. Non per cattiveria…Non ho mai odiato Kaoru, anche se questa era l’impressione che davo. In realtà stimavo moltissimo quella parte di lei forte e coriacea. Proprio per questo, quando vedevo prevalere il suo lato debole, mi arrabbiavo. Ora mi rammarico molto di non averle mai mostrato un briciolo di amicizia e di affetto. Pensavo sempre “continuiamo a giocare ancora un po’ alle nemiche. Per l’amicizia ci sarà sempre tempo…”. E invece, il tempo non c’è stato. Forse, in questo, sono stata io la più immatura. Come quella volta a Kyoto. Nonostante lei mi ringraziasse di cuore, a causa del mio orgoglio le dissi che era esclusivamente per Kenshin, che lo facevo. Mentivo, sai Kaoru? Io ti consideravo davvero la mia più cara amica. Beh, considerato che eri l’unica che avessi, non è una gran cosa. Ma sempre meglio dell’astio che ho sempre ostentato, no? Mi dispiace. Ti giuro che se avessi saputo di perderti così presto, non avrei mentito. Mi sarei comportata onestamente, da amica. Invece, tu te ne sei andata con la convinzione che io ti detestassi. Nulla da stupirsi se tu mi odiavi sul serio. Non me ne stupisco no. Però non posso evitare di dispiacermene. Eh eh…Da lassù stenterai a riconoscermi, eh? Ma lasciami versare qualche altra lacrima. Poi mi riprenderò. E ti giuro che, quando sarà necessario, medicherò gli altri. So che tu hai sempre contato su di me, per questo. Quindi, almeno come medico, cercherò di non deluderti. Anche se questo non può cancellare la delusione che sono stata come amica. Uhm…perdonami.

Sayonara…Tanuki.***

 

MISAO

“Kaoru è morta? Dobbiamo essere forti! Andiamo da quel bastardo che l’ha uccisa e facciamogli capire quale errore ha commesso! Così staremo tutti meglio! Non servono le lacrime, non la riporteranno indietro!”

Sì. Come no. Beh, non si può certo dire che io non sia un’attrice nata. Probabilmente, se mi fossi vista dall’esterno, persino io ci avrei creduto. Di certo, ha avuto l’effetto sperato su Yahiko. Gli ha donato un po’ di speranza. Ma, fondamentalmente…non gli ho raccontato che un mare di balle. Belle e buone. “Dobbiamo essere forti”? Certo. Guardate qui, che forte che sono ora. “Non servono le lacrime”? No, non servono. E allora perché qui, sotto di me, c’è una specie di piccolo lago? Forse causato da una sudorazione eccessiva? Ah, ma chi voglio prendere in giro? Kaoru è morta! Kaoru…Morta!! Quella stessa Kaoru che è arrivata fino a Kyoto in cerca dell’uomo che amava, decisa come non mai a riprenderselo? Quella stessa ragazza piena di vita, di gioia di vivere, e d’amore per gli altri, che nei due mesi che ha passato con me si è dimostrata la migliore amica che abbia mai avuto e che mai potrò avere? Quella giovane straordinaria che, appena conosciuta, mi ha abbracciata con sincero affetto per consolarmi e darmi sostegno? No. E’ uno scherzo. E’ un’altra balla. O è un incubo. No, merda!! Kaoru non può essere morta davvero!! Non lei!! Non meritava una cosa del genere, assolutamente! Era la persona migliore che avessi mai incontrato! Ed ora è morta! Non si sveglierà mai più! Non aprirà mai più i suoi occhi pieni di vita per guardare il mondo attorno a lei! Non sorriderà mai più con quell’infinita dolcezza che ogni volta mi faceva sciogliere il cuore! Non ricoprirà più d’affetto tutti coloro che le stavano attorno!

Ma perché tu, Kaoru? Perché tu? Mi avevi promesso che ci saremmo riviste! Che mi avresti accolta in questa casa, che mi avresti portata in giro a fare spese, che saremmo uscite a divertirci come due vere amiche!! Era una cosa che desideravo con tutto il cuore! Ma non potrà mai più realizzarsi, perché tu non ci sei più! Come farò a sopportare questo immenso dolore? A malapena riesco a reprimere questi singhiozzi che mi scuotono il corpo, per impedire che dentro casa mi sentano! Come faccio a dirti addio, se ad ogni istante che passa mi convinco che da un momento all’altro apparirai sorridendo e mi abbraccerai?! Ma io devo riuscirci! Devo! Non posso certo portarmi dentro questo dolore in eterno, aspettandomi di vederti spuntare ad ogni angolo…Quindi, Kaoru…Ora mi farò forza. Raccoglierò tutto il mio coraggio, coraggio che in gran parte devo proprio a te…prenderò un profondo respiro…e lo farò. Ti saluterò per sempre. E questo saluto, assieme a tutto il mio dolore e alle mie lacrime, giungerà fino a te, che sicuramente ora mi guardi da lassù. E che, ne sono certa, per sempre veglierai su tutti noi, affinché il nostro sia un futuro gioioso. Non è così? Se ti conosco come credo, sì. E come tu veglierai sempre su di me…io continuerò a tenerti nel cuore, come la mia più cara amica. Ed ora…un profondo respiro…

Sayonara…Kaoru.

 

FINE

 

Note

* Sayonara = addio.  Onee-chan = sorellina.

** Jo-chan = Nell’anime, Sanosuke la chiama sempre così. Non ho idea di che significhi, ma mi è sembrato carino lasciarle quel soprannome.

*** Tanuki = un’animale leggendario, dovrebbe essere una specie di procione. Quando Kaoru litiga con Megumi, si trasformano sempre in un tanuki ed in una volpe.

  
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