Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: malfoy _    18/06/2010    8 recensioni
Era tutto così assurdamente strano. Perché ogni volta che Alice metteva piede nel Paese delle Meraviglie c’era qualcosa che non andava?
Eppure sta volta era tutto ancora più strano.
Una nuova regina minacciava Alice. Fredda e spietata la Regina di Picche nasconde un segreto che potrebbe cambiare il destino di tutto Sottomondo.

Attenzione: scusatemi tanto, ma momentaneamente non continuerò la storia; poichè sono impegnata non solo con impegni esterni al sito, ma anche con la scrittura di altre due FF. Spero di continuarla il più presto possibile, grazie perchè mi seguite
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un soldato di picche si avvicinò alla gabbia del Bianconiglio e infilò una ciotola al suo interno.

McTwisp saltellò verso la ciotola e ne uscì una carota.

Era quello il suo sostentamento: quattro carote al giorno, non una di più.

Iniziò a mordicchiarla sedendosi. Si sentiva abbattuto e non sapeva più che fare: l’Oraculum diceva che Alice sarebbe tornata, ma senza lui che gli indicava la strada… la profezia non si sarebbe avverata.

«Ma cosa vedo… il Bianconiglio è per caso un po’ abbattuto?»

McTwisp alzò lo sguardo e vide una testa sospesa a mezz’aria; era un gatto dalla faccia tonda e un sorriso enorme.

«Nemmeno tu mi sembri in piena forma, Stregatto»

In effetti non era per niente in forma, nonostante il sorriso, che c’era sempre e comunque, aveva piccole ferite e dagli occhi si leggeva frustrazione.

«Sicuramente non sono nel mio stato migliore» disse lo Stregatto, a cui comparì il resto del corpo.

«Dovresti andartene, la Regina di Picche ti crede in esilio» il Bianconiglio non si degnava nemmeno di guardare il gatto, pensava a mangiare la carota.

«Uscire dalle profondità del Lago d’Argento è davvero semplicissimo, non capisco come possano chiamarlo “esilio”» lo Stregatto sembrava avesse voglia di intrattenere una conversazione con il coniglio.

Passarono alcuni minuti in silenzio, il tempo per il Bianconiglio di finire la misera carota.

«So cosa ti preoccupa» disse ad un tratto il gatto.

Il Bianconiglio non gli dava ancora retta, era intento a bere la poca acqua che c’era nella ciotola.

«Non sai come far tornare Alice…» ancora il gatto parlò ma il coniglio fece finta di non sentirlo. «…ma Alice è tornata!»

Tanta fu la sorpresa delle parole dello Stregatto che McTwisp fece rivoltare la ciotola con uno scatto della coda bianca e pelosa.

«É… è… tornata?» chiese respirando profondamente.

«Si, si trova con Mallymkun nel Lago d’Argento»

Il Bianconiglio deglutì. «E… Mally le ha raccontato… del Cappellaio?»

Lo Stregatto annuì e scomparve.

L’argomento dei caduti, e del Cappellaio in particolare, lo faceva star male, e lo Stregatto non era tipo da mostrare le sue emozioni in pubblico.

Ma McTwisp sapeva che il gatto era ancora lì, si era solo reso invisibile grazie ai suoi poteri evaporativi.

«Stregatto… devi farmi un favore» disse piano McTwisp.

Il gatto non ricomparve, ma il coniglio aveva l’assoluta certezza che non fosse andato via. Era cambiato, lo Stregatto.

«Ho bisogno che tu vada da Alice e che insieme a Mally la porti qui da me»

Finalmente lo Stregatto riapparve.

«Vuoi gettarla tra le grinfie della Regina?» domandò completamente scettico sul piano di McTwisp.

«No, ma devo parlarle» era sicuro che la Regina di Picche non si sarebbe accorta della presenza al castello di Alice. «Ti prego, fai in modo che non le accada niente, proteggila a tutti i costi!»

Lo Stregatto fissò il Bianconiglio, ma dopo un po’ annuì, si voltò e scomparve nell’aria.

«Aspetta!» urlò McTwisp allungando un braccio oltre le sbarre.

Il gatto ritornò in pochi secondi, aspettando che il coniglio parlasse.

«Non è colpa tua quello che è successo al Cappellaio…» disse il Bianconiglio con voce strozzata. «E… forse tempo fa non l’avrei detto, ma oggi mi sento in dovere di farlo… sei un eroe»

Il corpo del gatto cominciò a sparire. «Non abbastanza» e scomparve anche la testa.

 

Grazie dei commenti, mi fa molto piacere leggerli!

Ho visto che a tutte è dispiaciuta la morte del Cappellaio, ma nel Paese delle Meraviglie tutto può succedere ^-*  

  
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