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Autore: DadaOttantotto    20/06/2010    3 recensioni
[Spin-off di Love is not a joke, incentrato su Timothy McGill]
La vita di Tim non può ruotare solo intorno a sua sorella Marie e al fidanzato di lei da tenere d'occhio. Ha diritto anche a lui ad una storia, un'esistenza che esuli da quello che succede a quei due...
Perchè c'è l'università, gli amici, lo studio... e, chissà, magari un amore anche per lui?
[Dedicato a shasha5, che ha avuto il coraggio di chiedermi questa pazzia e di fidarsi di me...]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Slippery prol
Sharon

Maledivo il giorno in cui avevo accettato di iscrivermi a medicina solo per far contenta mia madre. Maledivo il giorno in cui avevo guardato il suo sguardo implorante e non me l'ero sentita di rifiutare. Maledivo quel giorno ogni volta che ci pensavo. Cioè ogni cinque minuti.
Mi voleva chirurgo, lei. Un chirurgo di fama mondiale, come lo zio John.
"Manterresti alto il nome della tua famiglia!", diceva.
Era quello il brutto di provenire da una famiglia di dottori famosi.
Papà era uno psicologo che, dopo il divorzio dei miei genitori, era andato a vivere a New York.  Zio John era un chirurgo, zio Alan un celebre cardiologo. Anche i miei cugini studiavano medicina.
Poteva l'unica ragazza della famiglia Patterson frequentare una facoltà diversa? Poteva la piccola e dolce Sharon, che a dirla tutta tanto "piccola" non lo era più visti i suoi 21 anni, tradire le aspettative dei suoi parenti e diventare, che ne so... un avvocato?
Certo che no. E infatti, eccomi uscire dall'aula dopo un'estenuante lezione di chirurgia, lo zaino in spalla e cinque minuti per arrivare dalla parte opposta dell'edificio. Come se avessi avuto fretta di raggiungere l'aula di Anatomia.
Iniziai a correre, cercando di evitare tutte le persone che mi trovavo davanti. Dopo un po' svoltai nell'ennesimo corridoio, e per poco non travolsi un uomo con un bastone in mano. Mi scansai quel tanto che bastava a non investirlo, poi ricominciai a correre.
A malapena sentii il suo "Attenta! Il pavimento è bagnato!", ma comunque non sarebbe servito a molto. Ne ebbi la certezza quando, complici le mie care scarpe con la suola in gomma, smisi di correre ed iniziai a scivolare senza controllo.
Tirai fuori tutti gli accidenti che conoscevo mentre mi preparavo mentalmente al momento in cui, ne ero certa, avrei sbattuto contro qualcosa o qualcuno, rimediando l'ennesima brutta figura. Il muro era ormai ad un paio di metri, le mie speranze di salvezza si riducevano sempre di più. Solo un miracolo avrebbe potuto salvarmi. Miracolo per il quale pregavo con tutta l'anima.
Fu allora che un armadio mi tagliò la strada.
- Ehi! - esclamò, fermando la mia corsa sfrenata.
Alzai lo sguardo, costatando che non si trattava di un armadio, bensì di un ragazzo. Certo, aveva tutte le fattezze di un armadio, ma era un essere vivente. Un essere vivente niente male, ad essere sinceri.
Scossi la testa, cercando di mandare via quei pensieri. Nemmeno lo conoscevo e già mi facevo idee strane. Complimenti, Sharon...
- Va tutto bene?
- Sì, sì... grazie...
Mi rimise in piedi con la forza di un solo braccio, ed io mi ritrovai ad osservare i suoi muscoli.
Piantala! Piuttosto, cerca di ritrovare un po' di dignità e di andare ad Anatomia!!
- Ti ringrazio...
- Tim - rispose lui sorridendo - Timothy. E tu?
- Sharon.
- Beh, piacere di averti conosciuto, Sharon. Ora devo proprio andare.
Anche tu devi andare, ragazza.
Possibile che non ci fosse nessun modo di far smettere quella stupida vocina interiore che continuava a dirmi cosa dovevo fare? Insomma, lo sapevo benissimo che ero in ritardo per la lezione di anatomia. Ma quel ragazzo... quel Tim... aveva qualcosa che mi rendeva difficile un qualsiasi movimento.
Fece un cenno di saluto con la mano, al quale io risposi goffamente. Lo seguii con lo sguardo finchè non scomparve dalla mia vista.
Ti vuoi muovere?, insistette quella stramaledetta vocina.
- E smettila!!
Parecchia gente si voltò, osservando, chi con aria interrogativa, chi addirittura preoccupato, la strana ragazza che parlava da sola in mezzo al corridoio.
Mi rimisi lo zaino in spalla. Poi, con passo decisamente più lento, mi incamminai nuovamente verso la famosa aula di Anatomia.

Tim

Però, carina quella Sharon.
Quello fu il mio pensiero quando fui abbastanza lontano. Poi il secondo fu: ma cosa diavolo vai a pensare? L'hai vista solo una volta!
Ok, le avevo praticamente salvato la vita... sarebbe sicuramente andata da sbattere e si sarebbe fatta male. Ero un eroe!
Risi di me stesso e dei miei stupidi pensieri. Al momento avevo ben altro a cui pensare.
Per esempio, dovevo andare in biblioteca e prendere i libri che mi servivano per preparare l'esame di Medicina generale. E, di conseguenza, rimettermi a studiare...
Senza contare il fatto che il mio cervello era in tutt'altro posto. Forse mia madre aveva ragione, avrei dovuto lasciar vivere mia sorella Marie come voleva. Ma quel Jake proprio non riuscivo a farmelo andare bene. Conoscevo la gente come lui.
Eppure Marie se ne era innamorata. Quindi, dopo averla messa in guardia, non mi rimaneva altro da fare se non mettermi da parte. A malincuore, ma era ora che il fratellone si facesse da parte.
- Ehi, McGill!
Mi voltai. Un uomo sulla cinquantina, alto, slanciato, con i capelli bianchi e gli occhi di un azzurro incredibile, agitava una mano cercando di attirare la mia attenzione.
- Buongiorno, professor Campbell - dissi, quando mi fu vicino.
Campbell era appunto il professore di Medicina generale. In teoria non avrei dovuto vederlo prima del giorno dell'esame...
- Timothy! Finalmente ti ho trovato! Volevo dirti che, per la tua richiesta di fare praticantato nello studio di tuo padre, non c'è nessun problema. Ti farò poi sapere il giorno esatto in cui dovrai cominciare.
Tirai un piccolo sospiro di sollievo. Per un attimo avevo pensato che ci fossero problemi...
- Ah, mi raccomando! Studia per l'esame! - esclamò ridendo - Come se ci fosse bisogno di ricordartelo...
Beh, i miei voti erano sempre stati molto alti. Mi impegnavo molto e si vedevano i risultati.
Poi il professore se ne andò, ed io ripresi la mia strada verso la biblioteca.
I buoni voti non arrivavano da soli, no?

Bene, che dire di questa nuova... cosa? Beh, prima di tutto che nasce come spin-off di "Love is not a joke", ma non serve necessariamente che abbiate letto quella storia per capire questa. Poi che sarà incentrata sulla vita di Timothy McGill. Che Sharon sarà la protagonista femminile, ma credo che questo si fosse già capito. Ah, che è una richiesta di shasha5, la mia sorellina tanto pazza da fidarsi di me per la realizzazione di questa storia. Poi non dica che non l'avevo avvertita!!
Bene, non mi resta che ringraziare chiunque leggerà, recensirà ecc ecc... Ogni vostro parere è gradito!! :)
Un baci8!
   
 
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