Stupido.
Sei
sempre
stato una lagna, devo dire; sempre attaccato alla mamma, a
frignare per ogni cosa. Ma credevo avessi superato questa fase, il
nuovo stile alla bello&tenebroso mi intrigava. E invece!
Cazzo
Ichigo, non ti riconosco più. Ti stai rammollendo, seriamente.
Perché cavolo ti sei fatto pestare senza reagire, eh? Era da quando
avevamo cinque anni che non capitava.
Spiegami;
spiegami, perché io non capisco. O forse si. E' colpa di
quell'altra, Kuchiki. Me lo sento.
Appena
arrivata, già credeva di potersi prendere tutta quella confidenza: “Oh,
Kurosaki-Kun, andiamo”, oppure
“Kurosaki-Kuuun, devo parlarti urgentemente!”
e ti trascinava via, senza curarsi di ciò che potevano pensare gli
altri, del fatto che sembravate una coppia mal assortita. Si, mal
assortita. Perché una come lei con uno come te non ci sta a fare
niente.
Lei
e quella sua aria da brava ragazza così credibile agli occhi degli
altri, ma completamente falsa ai miei. Lei, con quella vocina flebile
che secondo me non è la sua. Lei, che in quanto ad espressività è
allo stesso livello di un pesce; non l'ho mai vista fare un sorriso
che fosse autentico, apparte quelle finte smorfie che voi
scambiate per sorrisi.
Si,
ti stai rammollendo per una tizia alta un metro e un tappo, per una
che non sa nemmeno bere il succo con la cannuccia. Come me lo
spieghi, questo? Anche
dopo che se n'è andata, anche dopo che tutti si sono scordati di
lei, io la sento. La sento.
Non
l'ho dimenticata, io. Non sono come tutti gli altri. Io sono più
simile a voi che a loro.
Ogni
giorno che ti vedo, sento il suo essere, sembra che ti sia entrata
dentro. Sento che in ogni gesto, in ogni sguardo, tu cerchi lei. Sai
perché lo sento?
Perché
ti conosco meglio di chiunque altro, perché ho imparato a leggere
nel tuo cuore.
Perché
ti amo, Ichigo. Ti ho amato dalla prima volta che ti ho preso a
pugni. Sapevo che, nonostante le lacrime, tu eri uno tosto, che si
piegava ma non si spezzava. E anche dopo la morte di tua madre, il
tuo animo non si è spezzato. Ti ho visto ridere e piangere. Ho
osservato amore e dolore alternarsi sul tuo viso. E amandoti, ho
capito che rimarrai per sempre nel mio cuore.
E
per lei non ci dev'essere spazio. Deve tornare tutto come prima.
Perché lei non ha il diritto di prenderti così, in pochi mesi, non
merita quella luce nel tuo sguardo, quando pensi a lei, non può
averti.
Ci
stiamo allontanando, Ichigo. Quando ti ho colpito ho realizzato ciò
che per tanto tempo non avevo voluto accettare. I tuoi occhi erano
diversi. Qualcosa in te è cambiato; ho visto rimorso, senso di
colpa, ma anche risoluzione. Mi guardavi, con quegli occhi dorati,
bellissimi. Quegli occhi dorati dalla sua
luce; come se ti facesse risplendere, come se stesse dando sollievo
alla tua anima...
Tutte
cazzate. Perché mi guardavi così, Ichigo? La porta del mio cuore è
sempre la stessa, ma tu stai usando la chiave sbagliata. Punto. Non
potrai cercare di ristabilire un contatto con me fintanto che nel tuo
sguardo troverò lei.
No. Quando avrai bisogno di me, io ci sarò; ma saremo solo io e te,
due cuori uniti alla perfezione, senza spazio per ospiti
indesiderati. Tienilo bene a mente, Kurosaki.
Dov'era
Orihime? Non credo lo saprò mai. Si, certo, l'importante è che stia
bene. Ma resta il fatto che tu non ti sia fidato di me. E di
lei ti sei fidato? Oh, ma certo. Scommetto
che è stata Kuchiki a ficcarvi tutti in questo gran casino, e tu non
hai battuto ciglio.
Ah,
quanto la odio. E odio anche te. Ma cosa ci troverai mai di così
speciale, in lei?
Prima o poi me lo devi spiegare, stupido che non sei altro.
La tua amica,
Tatsuki Arisawa