Salve a tutti! Eccomi entrare in questo nuovo fandom, Soul Eater. Devo dirlo, il mondo nato dalla penna di Ohkubo-sensei è grandioso e molto deifficile da definire. E' esattamente come lui, contorto. Eppure non si può fare a meno di amarlo, non vi pare?? E' dall'ottobre scorso che ho cominciato a seguire l'anime,  il manga solo da qualche mese e devo dire che sono rimasta affascinata da ciò che ho potuto scorgere.
Ogni cosa e persona è così bella da lasciarmi senza fiato. E' vero, ci sono personaggi che vengono caratterizzati in maniera un po' superficiale (è il mio modesto parere di una povera fic writher neh), ma è una cosa che si può benissimo sopportare, vi pare??

Ed ora passiamo alla Fiction. Ho deciso di trattare del trio più sconclusionato della serie perchè devo ammetterlo, loro tre assieme mi piacciono tantissimo. Non solo perchè Liz è una gran fifiona, Patty sembra una bimba sempre pronta  aridere di tutto e Kid è fissato con la simmetria. Non solo per quello. Ma per chiò che ho potuto intravvedere basandomi sulla storia di queste due armi. Devono averne passate tante, le due pistole gemelle eppure si fidano ciecamente di Kid e gli portano un rispetto degno di un suddito per il suo re. E penso che anche lui le rispetti molto. Se non ci fossero loro chissà quanti casini avrebbe combinato quel povero disgraziato! Credo proprio che loro tre si completino  a  vicenda e non è una cosa da poco. Il narratore è Liz perchè credo che sia quella che si adatti meglio per ciò che volevo scrivere. Doveva parlare delle sorelle, di ciò che sentivano e sentono tutt'ora e Patty, così lunatica e spensierata non si apprestava sicuramente a dei pensieri decisamente, come dire, profondi. 

Volevo anche dire che Questa storia è dedicata a due persone molto importanti e che spero che riescanoa  cogliere tutto l'affetto che provo per loro tra queste righe. Dedicato alla mia Patty ed al mio sconclusionato Death the Kid. Vi voglio un gran bene.

Combatterò contro ogni mia paura Ω The Twin guns } I love my Maister, I love my Sista

Dicono che l’anima di una persona non possa mia cambiare veramente.

Eravamo il terrore di Brooklyn, io e te, armi assassine pronte a qualunque cosa per ottenere ciò che volevamo.

Eppure si sa, la gente può sbagliarsi, alle volte. Abbiamo incontrato lui, il nostro Maister, e siamo diventate ciò che siamo ora.

Abbiamo una casa. Degli amici. Uno scopo per il quale vale la pena vivere.

Proteggere lui ed i suoi ideali. Perché noi siamo la sua forza.

E lui è la nostra.

Pistole pronte a colpire. Pistole pronte a distruggere chiunque tenti di fargli del male. Siamo questo, io e te.

Ma siamo anche qualcos’altro, che ci rende diverse da quello che eravamo un tempo.

Siamo compagne con cui condividere ogni cosa.

Armi di uno shinigami. Armi del figlio di un Dio che tenta di governare nella maniera più corretta per mantenere la pace in cui ora ci crogioliamo.

Lo ammetto, tante volte non mi importa poi molto quello che facciamo.

A me basta avervi vicino e sapere che state bene, il resto non conta.

Un tempo non ero così fifona, io. Non avevo paura di niente e di nessuno. Il mondo avrebbe potuto spaccarsi in due e non me ne sarebbe importato nulla.

Ma adesso ho così tanto da perdere che ogni stupidaggine mi fa paura.

È per questo che combatto assieme a te, accanto a lui. Per proteggere ciò che siamo diventate. E ciò che saremo sicuramente in futuro.

Ci ha teso una mano ed io l’ho afferrata saldamente, terrorizzata al pensiero che fosse tutto un sogno, trascinandoti assieme a me in questa folle vita che ormai viviamo.

Se ci sarà da lottare io lo farò. Combatterò contro ogni mia paura e vi starò sempre accanto, in ogni singolo istante.

Per il mio Maister e la mia sorellina.

Per difendere ciò che più amo al mondo e che mai nessuno mi porterà via.

Fine.