Pazzo di me
UNA SERATA MOVIMENTATA




-Lasciami in pace stronzo!- dico barcollando ma il tipo non demorde ora mi palpeggia tutta, non ho la forza per fermarlo mi giro e gli do uno schiaffo ma il tipo non molla mi afferra per il braccio strattonandomi, ma dopo due secondi mi molla il braccio cerco di spalancare gli occhi per vedere che fine aveva fatto e lo vedo a terra, poi qualcuno mi afferra per un braccio e mi tira è Michele che mi sta sfaccendo salire delle scale, mi sta portando in terra
-è meglio se ti prendi un po d'aria cosi ti senti meglio- mi dice con un tono dolce - grazie- gli sussurro
- ti vado a prendere un bicchiere d'acqua- fa per allontanarsi ma io lo fermo e gli dico - Michele, ma non è strano per te questa situazione? i nostri genitori che si sposano?- lui mi sorride e mi dice - no, io sono felice per mio padre se lo merita- e poi si allontana "che bravo ragazzo" penso mentre mi avvicino a una panchina che avevo visto li, mi siedo e tento di rilassarmi finché non sento delle voci che sembrano degli lamenti cerco di vedere meglio per quello che posso e vedo due persone avvinghiati che si baciano e si toccano, mi sento il viso in fiamme il ragazzo il ragazzo, che è di spalle, mi sembra di conoscerlo. Faccio un passo avanti e urto qualcosa che fa un rumore infernale "sempre la solita combina guai" i due tipi si girano e il ragazzo era Erik sono rimasta a bocca aperta " e quindi  è quella bionda ossigenata la sua ragazza? mi aspettavo di meglio"
-Ci vediamo dopo tesoro- dice la tipa scoccandogli un bacio e uscendo dalla porta sculettando. Erik mi guarda scocciato evidentemente è arrabbiato perché ho rovinato il suo momento di "intimità" -Hai bevuto - mi dice "no è solo una tua impressione" gli voglio dire ma non parlo mi limito a guardarlo come un pesce lesso - scusa non volevo disturbare te e le tua ragazza-
-Non è la mia ragazza, è un amica- mi dice " un amica? ma dico se con un amica fa cosi cosa fa con la sua ragazza?" ma non gli dico niente e mi limito ad annuire. Cerco qualcosa per sedermi un appoggio qualcosa, invece toccai l'aria cadendo a terra,-ahia!- senti dei passi forse Erik che si avvicinava per darmi una mano, vedevo qualcosa di solido forse una colonna non so ma mi ci agrapai per alzarmi poi senti Erik che mi disse - Stai forse cercando di farmi eccitare?- Non capisco a cosa si riferisce poi alzo la testa per focalizzare meglio e vedo che mi sono agrapata all'attaccatura della sua coscia e con un dito sto toccando il suo....diii diooo! - scusa non volevo, non avevo visto, non pensare male io..-
-Hey calma non è successo niente alla fine non mi dispiace- mi disse con voce maliziosa
-Cosa? ma sei un pervertiti!- gli urlo
- Che succede?- senti una voce, era Michele che era tornato con il bicchiere d'acqua "grazie Michele sei il mio salvatore"
-Niente - risponde Erik,Michele mi porse il bicchiere d'acqua che brevetti in un sorso, ero stanca non avevo più forze neanche  per parlare poi senti Michele che diceva a Erik di portarmi a casa.
- E che cazzo però, ma perché non mi lasciate in pace?- disse Erik scocciato e ci credo che è scocciato, prima lo disturbo con la sua "amichetta" e ora mi deve accompagnare mi sa proprio che mi odia.
Poi mi senti sollevare era Erik che mi aveva preso in braccio, mille brividi mi percorsero nel corpo, altro che alcol questo tipo fa un effetto ancora più devastante, il suo profumo è cosi buono ho un debole per i profumi maschili, che cavolo mi succede? Non mi sentivo cosi neanche quando stavo con Peppe.
Mi porse nel sedile davanti e mi mise la cintura, e poi prese pure lui posto e mise in moto, Michele non c'era eravamo solo noi, solo noi due! Nota bene: baciare i piedi a mia mamma per avermi fatto conoscere un porco del genere, peccato che diventeremo fratelli, anche se non significa niente non abbiamo legami di sangue noi.
-Mi piace il tuo vestito- mi senti dire da Erik "ma se è orribile!-
-Ma se è orribile-
-No è carino, ti da un aria da angioletto- mi disse sorridendo
-Ma per favore, questo vestito fa caccare, rosa poi, uno schifo mia mamma mi ha obbligata a metterlo se no non lo avrei mai messo.-
-In effetti il rosa non piace neanche a me- disse e fino al tragitto in casa non abbiamo più parlato mi ha accompagnato a casa anche se non mi sembrava casa mia, è grandissima questa casa non come quella dove abitavo io.
- Dove siamo?- gli chiesi
- A casa - mi rispose "no non eravamo a casa ma ero troppo stanca per ribattere, mi accompagno in una stanza e mi addormentai in quel letto cosi morbido.




IL RAGAZZO NELLA FOTO è ERIK.

UN GRAZIE  PARTICOLARE A MAYETTA E A ESTELBRACKEN PER LE LORO RECENSIONI... GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE^^