E se la giustizia e la morte sembrano opporsi, dolce anima mia, ebbene ti dimostro che non è così.
Perchè la tua giustizia sa uccidere: non di rado i tuoi criminali sono stati giustiziati. Lo vedi? Che strano termine. Si dice "giustiziati" e non "uccisi" perchè muoiono in nome della giustizia.
A te sembra giusto? Tu sei in grado di uccidere con un solo sguardo; a causa dei tuoi occhi di nero fulgido, di velluto notturno, come se fossero dipinti su quel tuo viso perfetto e di raffinata porcellana, il tuo criminale è costretto alla resa, la tua voce tagliente gli trafigge lo stomaco e mentre la tua mano ruota il cucchiaino nella tazza di the, quello ha un senso di soffocamento così reale che la Morte gli si presenta davanti, ghignando in tutta la sua indistruttibile imponenza.
Oh, bizzarro amore mio, la morte è parallelamente la più indiscutibile forma di giustizia: tutti e tutto essa raccoglie nella sua ombra buia e non disprezza nessuno.
Ma è per questo, mia inaspettata anima gemella, che tu ed io siamo sostanza costruita con la stessa essenza. Ci siamo trovati attratti l'uno verso l'altro nonostante le sembianze di poli opposti. Le tue carezze di giustizia mi uccidono, e i miei baci mortali rendono giustizia alla tua pelle d'avorio.
Le tue labbra soffici, le tue braccia di cristallo trasparente, la tua chioma corvina -corvina come la morte, amore mio-, il tuo respiro profumato e dolce che inganna e nasconde il tuo spirito assassino.
Ah, ma lo vedi che siamo un'anima e un corpo?
Perchè io sono la morte e tu la giustizia.
Per questo, strambo pezzo di questo mio cuore stranamente palpitante, siamo indivisibili in eterno.