Ottava
casa:
Milo dopo
la morte di Camus, battaglia contro Hades.
Non ha sofferto..nel silenzio
Questo amore…quando è morto
Me ne sono accorto adesso
Che ho perso
Ci rincontrammo, ricordi?
Eri sempre il solito, sempre il mio Camus…
Ma perché avevi quell’armatura?
Nera.
Nera come la notte in cui eravamo inghiottiti.
Nera come l’anima di colui con cui ti eri
schierato.
Ma cosa ho perso?
Stare insieme non è un gioco
Forse ho perso solo te
Perché l’hai
fatto, Camus?
Perché se passato
dalla parte del nemico?
Perché non
poteva rimanere come prima?
Eri come l’oro…ora sei come
loro
Eri come l’oro…ora sei come loro
Sei davvero uno
di loro, Camus?
Ti sei davvero
convertito al nemico?
Credevo che tu
fossi diverso.
Credevo che
tenessi alla giustizia, alla vita della nostra dea, almeno quanto me.
Semplicemente,
credevo che tenessi a me.
Cosa ho fatto
per meritarmi un tuo tradimento?
Forse mi sono
illuso troppo.
Forse eri
diverso, ridevi alle mie spalle.
E ogni bacio che hai negato è un po’ che hai perso di me
E ogni “ti amo” che ho taciuto è un po’ che ho perso di te
Ed ogni tuo sorriso muto era una foto di noi
E ogni sguardo ormai stanco era già la fine
Da un po’ eri
diventato più distante.
Da quando
incontrasti il tuo allievo e…
E poi successe
quel che successe.
Da un po’ non mi
parlavi più come una volta, sembravi stanco, pensieroso.
Avevi avvertito
che la tua fine si stava avvicinando?
Non me ne hai
voluto fare partecipe per non farmi preoccupare, non è vero?
Non ti sono potuto
stare vicino neanche allora, Camus.
Mi dispiace
È molto meglio dare un taglio anche secondo me
E meno male perché stavi troppo bene sai e
E mi ringrazi perché sei un po’ meno fragile
Mi hai ringraziato
per averti insegnato cos’è l’amore.
Ma a cosa mi serve
l’amore, ora che tu non ci sei più?
Non ho potuto
neanche dirti addio.
Dovrei dirtelo
ora.
Diamoci un taglio,
giochiamo a carte scoperte, ormai è finita
Eri come l’oro…ora sei come
loro
Eri come l’oro…ora sei come loro
Sei davvero uno
di loro, Camus?
Mi vuoi
combattere?
Vuoi fare finire
tutto così, come un gioco?
Si,
perché è stato un gioco.
Per
tutti questi anni ho pensato di essere qualcosa per te.
Ma è
stato un gioco.
Tutti gli altri erano niente
Solo facce, solo gente
Dovevo
immaginarlo.
Non mi avresti
mai tradito.
Non
tu.
Non
me.
Lo hai
fatto per salvare tutti noi, non è vero, Camus?
Grazie,
grazie.
Grazie
di esistere.
Lo so,
sono un pessimista.
Non mi
avresti mai tradito.
Grazie,
grazie Camus
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Ciao a tutti.
Ebbene si, io e il mio pericoloso mp3 siamo ancora qui.
Ho rivisto la serie di Ade, e mi è venuta in mente questa fic.
Non so come sia venuta, l’ho scritta di getto con la canzone in
sottofondo,
quindi se ci sono errori fatemelo sapere ^^