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Autore: tilde    24/06/2010    2 recensioni
Questa Fanfiction la scrivo pensando a come potrebbe essere la mia vita se solo facessi parte del Glee Club. Spero che la leggiate perchè io la scrivo apposta! :D
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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"Quand il me prend dans ses bras,
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose.. "
La Vie En Rose.

Phoebe: Adesso che fai studi francese?
Rachel: Gente che conosce le lingue straniere è molto richiesta a Broadway.
"quand il me prend dans ses bras ..."

Eccola lì. Quella è mia sorella Rachel, ragazza molto talentuosa ed ambiziosa, molto emotiva e con un cuore estremamente fragile. Ama cantare e recitare. Sono più che sicura che un giorno diventerà una grande stella di Broadway.
Io invece sono come al solito in ritardo per la colazione con i nostri Papà. Ebbene sì, siamo nate per amore.

Rachel: Ti vuoi alzare maledizione sono già le otto e un quarto!
Phoebe: Si eccomi, te intanto preparami il mio toast
Rachel: Perchè non mi chiami Cenerentola da oggi un poi?
Phoebe: Zitta e vai... Cenerentola.
Rachel: Fragola o lamponi la marmellata?
Phoebe: Fragola!

Rachel si avviò giù in cucina.
Ed eccomi davanti allo specchio del bagno, con i miei capelli spettinati gli occhi stanchi e il primo brufolo del mese ben piazzato sulla mia fronte.
Maledizione proprio oggi che volevo tirarmi i capelli indietro! Vabbè fa niente in fondo è solo un piccolo brufolo.. che si potrebbe strizzare!
Oops.. era meglio se non lo facevo..
Mi lavai, mi truccai alla svelta, mi vestii e misi apposto i capelli.
Eccomi qui pronta per la colazione!

Phoebe: Ciao papà, ciao papà

Diedi un bacino sulla guancia a tutti e due.

Rachel: Ecco la tua colazione
Phoebe: Grazie Rachel!
Rachel: Cos'hai sulla fronte?
Papà1: Ommioddio mia cara sembra un cratere di un vulcano, e dunque vorresti andare a scuola così?
Phoebe: Eddai è solo un brufolo!

Finii velocemente il mio toast e mi lavai i denti.

Phoebe: Ciao a tutti adesso dobbiamo scappare.
Rachel: Non ingozzarti o gonfierai

Alzai gli occhi al cielo come per dire " che palle "

Phoebe: Andiamo avanti, dobbiamo schivare le persone che ti butteranno il frappè addosso
Papà1: Difendi tua sorella Phoebe!
Rachel: Si insomma, è lei l'uomo di famiglia.
Scoppiammo tutti in una grandissima risata.
Uscimmo di casa e ci avviammo verso la scuola, la magnifica William Mckinley High School.. eh sì proprio magnifica.. se non ci fosse sempre il solito spettacolo ogni mattina, se la professoressa Sylvester non spingesse gli studenti e se non fosse in Ohio.

Phoebe: Come al solito c'è quel ragazzo che butta nei cassonetti quelle persone.
Rachel: Lascialo stare, un giorno pure lui avrà quel che si merita.
Phoebe: Io non resto qui a guardare, sono già due mesi che c'è sempre il solito spettacolo ogni mattina, solo perchè gioca a football allora può permettersi di fare questo?
Rachel: Ehi no, no assolutamente non se ne parla torna qui! .... Ahi.. si mette male.
Andai verso di lui, quello sbruffone presuntuoso. Erano in quattro, non ce l'avrei mai fatta..
Stava buttando un ragazzino vestito a modino..

Puck: Cerchi qualcosa?
Phoebe: Beh, sì. Frequento questa scuola da due mesi ed è sempre la stessa storia, io arrivo bella tranquilla e ci sei sempre te qui ai cassonetti in cui butti questi poveri ragazzi dentro. Non è assurda la cosa? Non credo di essere cresciutello per certe cose?
Puck: Come ti chiami?
Finn: Dai smettila Puck, ha ragione lei.
Puck: Sta zitto. Come ti chiami?
Phoebe: Phoebe.
Puck: Phoebe.. vuoi finirci anche tu lì dentro?

Dietro di me c'era una fila di cinque persone, quelle persone dovevano ancora essere buttate là dentro, in mezzo al marciume che mi facevano cenno di NO con la testa.

Rachel: Vieni via ragazzina

Rachel mi prese per il polso.

Phoebe: Cosa stai facendo?
Rachel: Ti porto via
Puck: E' tua sorella questa?
Rachel: Beh, scusatela lei ha delle turbe psichiche.
Puck: L'abbiamo notato.
Phoebe: Non finisce qui cafone!

Rachel mi stava portando via. Accidenti a lei!
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Puck: Acida ma carina, no?
Giocatore Di Football: Ti piacere la carne fresca eh Puck?
Mettendosi a ridere
Puck: Ehi voi stupidi secchioni non ho finito, avanti il prossimo.
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Eccola la campanella della prima ora. Spagnolo, ollè! Per fortuna avevo il professor Schuester. Anche se non prendo voti bellissimi con lui ho un buon rapporto, è il mio professore preferito e le ore con lui da quanto ci stai bene passano così velocemente che non te ne accorgi nemmeno!
Schuester: Ehi Phoebe hai ancora la passione per il canto come mi hai scritto nel compito?
Phoebe: Certo, mia sorella ed io proviamo tutti i giorni. Beh io non esagero come lei però..
Schuester: Avevo pensato di rimettere in piedi il Glee Club, tu e tua sorella vi iscrivereste?
Phoebe: Certo che sì! Non deve nemmeno chiedermelo!
Schuester: Bene, ho appeso un foglio vicino l'aula di musica, voglio vedere il tuo nome scritto lì.
Phoebe: Certamente.

Mi dette una pacca sulla spalla.
Schuester: Ci conto.

Andai all'armadietto, vicino a quello di Rachel. Verso di lei si stava dirigendo un ragazzo con un bicchiere di granita in mano. Che voglia..? Oh NO!

Phoebe: Rachel vai in bagno!

Appena si girò la granita gli finì tutta sui capelli, viso e vestiti compresi.

Phoebe: Gira alla larga stupido grassone senza cervello!
Rachel: Vattene adesso.
Stava piangendo.
Phoebe: No no non piangere vai in bagno adesso..

Aiutai Rachel a ripulirsi da quella granita.

Phoebe: E' colpa mia..
Rachel: Ma che dici, me l'hanno sempre fatto..
Phoebe: Io oggi ho fatto arrabbiare quel Puck lì..
Rachel: Dai non è colpa tua falla finita e aiutami!
Sospirammo.
Phoebe: Non dobbiamo abbatterci! Riaprano il Glee Club

A Rachel gli si illuminarono gli occhi.

Rachel: Quindi..
Phoebe: Andiamo Rachel, questo è solo l'inizio della strada verso il successo!

Lì nel foglio che mi aveva detto Schuester adesso c'erano le firme di Phoebe e Rachel Berry con tanto di stellina. Alle 15.00 ci sarebbero state le auduzioni.


Ore 15.00
Tutti nell'auditorium.
C'erano anche altri quattro ragazzi, uno era tutto ben messo, l'altro era paraplegico ma vestito molto bene. Mentre una ragazza era di colore, sembrava Aretha Franklin versione moderna, e l'altra era asiatica vestita da punk.
Ecco il signor Schuester.

Schuester: Bene iniziamo.

Erano tutti bravissimi a cantare, davvero eccezionali! Ero molto entusiasta all'idea di far parte del Glee.
Adesso toccava a Rachel. Non ci eravamo preparate niente, ma lei portava sempre con sè un iPod con soltanto basi musicali da lei scelte.

Schuester: Non cantate insieme?
Rachel: No no, separate.
Schuester: Beh allora, iniziamo!

Partì la musica. Era On My Own dal celebre musical Les Misérables.
Eravamo tutti molto colpiti da come stava cantando mia sorella, era magnifica una Dea.
Schuester era rimasto a bocca aperta.
Finì la canzone e toccava a me.

Schuester: Su, sentiamo adesso la mia studentessa modello
Phoebe: Prende in giro?
Schuester: Che ci porti?
Phoebe: ecco io..

Mia sorella sapeva che non mi ero portata niente, quindi mi mise la base di una canzone che mi sentiva spesso cantare in quell'ultimo periodo, Take a Bow di Rihanna.

Shuester: E' incredibile come le vostre voci si assomiglino ragazze. Davvero grandioso, siete tutti ammessi! Domani iniziamo le prove. Alle 15.00 Nell'aula di musica. Vi voglio belli carichi!

Fine Primo Capitolo.
  
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