24/06/2010
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-Cara...ma non è disponibile,l'ultima rimasta è già riservata...che ne pensi di scegliere un altro modello?
-lasciami pensare...NO! papà...è la borsa più fantastica,meravigliosa e bella che possa esistere!
-signorina...non si può fare proprio niente?-disse,rivolgendosi alla commessa.
-no signor Grimani...mi dispiace.
-e se raddoppiassi il prezzo?
la commessa esitò un attimo e disse:-la prossima settimana arrivano le altre borse...
-ho capito...-mio padre prese il libretto degli assegni e scrisse l'importo.
la commessa lo guardò e disse:-ma è tre volte il prezzo!
-che ne dice?la mia bambina può prendere la borsa?
-e va bene...lei è una ragazzina molto fortunata.-disse infine la donna,rivolgendosi a me.
le regalai un sorriso finto e presi la busta,uscii dal negozio con la mia nuova e bellissima Louis Vuitton Monogram.
*******
Quella mattina il sole era molto forte. Presi i miei occhiali e salii in auto con Megan,la mia migliore amica.
Decidemmo insieme di andare al circolo,a rilassarci un pò. Il circolo era un luogo dove i soci potevano discutere,rilassarsi su un lettino al sole,fare un bagno in piscina e usufruire del bar.
la mia famiglia era socia da molti anni ormai ed io conoscevo un pò tutti in quell'ambiente.
Prendemmo i due lettini riservati a bordo piscina.
-Ma come hai fatto ad averla?è praticamente impossibile!
-Sai com'è fatto mio padre...tutto pur di rendermi felice!-risposi,ammirando la mia borsa.
-Signorina desidera qualcosa da bere?
Quando mi voltai vidi un ragazzo moro,alto e tremendamente affascinante guardarmi con dei bellissimi occhi blu,in attesa di una risposta.
Doveva essere un cameriere ma non lo sembrava per niente...non portava nemmeno la divisa.
-no grazie...anzi si,un thè freddo al limone.
-non deve dirmi nient'altro?
-...no,che altro dovrei dirti?
-non lo so...magari quelle due paroline gentili che si usano quando qualcuno le fa un favore?
-stai scherzando spero! io non ti dirò mai quelle parole!
-bene...allora non avrai il tuo thè.-e così dicendo,se ne andò sorridendo.
Era davvero assurdo...nessuno,in ben sedici anni,mi aveva mai trattato così! E poi un cameriere!
-Megan...ma ti rendi conto?
Lei rise e disse-Dai stella,non fare la permalosa...ci stava provando e non te ne sei nemmeno accorta!
-e a me che importa?
-è un gran figo...
-io volevo solo il mio thè...
Mezz'ora dopo pensammo di tornare a casa mia...mia madre mi avrebbe chiamato a minuti.
appena varcammo il cancello del parcheggio un ragazzo stava per salire sulla sua moto..
-E tu?ancora qui?
-Io qui ci lavoro.-rispose,il ragazzo sconosciuto.
-bene...dovrebbero licenziarti.
-non credo sia possibile...
-il tuo lavoro era portarmi del thè.
-I soci sono pregati di essere educati e gentili,quello che tu non sei.
A megan scappò un risolino che si placò con un mio sguardo,agghiacciante.
-Ma guarda un pò...mi lamenterò con la direzione.
-Fai pure...non credo mi creerai problemi.-e così dicendo se ne andò sulla sua moto,con quel sorrisetto odioso,insopportabile...e terribilmente bello.