Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: DolceRosellina    25/06/2010    8 recensioni
"Hai solamente tre sorsi a disposizione. Stà bene attento a ciò che fai...„
Genere: Romantico, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 8

 

 

Silenzio. Un silenzio che spaccava le orecchie. Un muto silenzio, troppo surreale per poter essere descritto. Solamente la Regina Rossa pareva sentire ancora il riecheggiare delle parole di Alice nelle orecchie. Un brivido gelato percorse la colonna vertebrale della sovrana: le sue dita affusolate, adornate da preziosi anelli d’argento e rubini, cominciarono piano a vacillare, accompagnate dal lievissimo battere dei suoi denti. Tutto era troppo semplice. Tutto era troppo assurdo.

 

  -Questo…questo significa…che ho vinto…?-

 

  -Alice! Sei impazzita?! Vai via, scappa!-

 

Le urla del Cappellaio Matto gli costarono un potente colpo all’altezza dello stomaco da parte di un Soldato Rosso appostato lì vicino. Alice chiuse gli occhi e abbassò il capo, gli occhi grondanti di lacrime ansiose di scivolare giù, Mallymkun che sussurrava angosciata il nome dell’amico, Bayard gemette debolmente.

 

  -Ho vinto…?-

 

Nessuno, neanche il vento s’azzardava a emettere alcun suono. La sovrana curvò leggermente all’insù un angolo della bocca, lo sguardo puntato verso il nulla. Un abbozzo di sorriso che diventò presto una risata isterica, insana, una risata che faceva venire i geloni. Rideva e rideva ancora, la Regina Rossa. Non poteva credere d’essere riuscita a ingannare l’Oraculum, a riscrivere il Destino, a vincere. Vincere su Alice, impedendole di portarle via la corona, il trono, il Regno, il suo Regno. Sottomondo, il paese delle Meraviglie. Era tutto straordinariamente SUO. E nessuno sarebbe arrivato a portarglielo via, mai più.

 

Aveva il potere.

 

Aveva la vendetta.

 

E la Regina Rossa non si era mai sentita così maledettamente potente.

 

  -Vostra Maestà…vuole che la giustiziamo subito..?-

 

A interrompere quel momento ghiacciato fu Ilosovic Stayne che, turbato dalla reazione della Regina, aveva pensato che fosse meglio arrivare al sodo. Dopotutto, il Giorno Gioiglorioso doveva ancora terminare.

 

  -Oh, certamente, Stayne...ma sarò io a tagliarle la testa, con le mie stesse mani.-

 

***

 

Una coda felposa, leggiadra, quasi evanescente in un cielo troppo sereno per un giorno triste come quello, si divertiva a volteggiare nella fresca aria tardo-pomeridiana. Un rumore deciso di tacchi sulle candide piastrelle di marmo fece sospendere il dondolio della soffice coda, che si raggomitolò attorno al corpo del suo proprietario, facendo sembrare la creatura un pon-pon.

 

  -E così non sei andato.-

 

  -Non…non mi aspettavo che lo…giustiziassero subito…-

 

La Regina Bianca si portò le mani al petto, chiudendo le ciglia scure. La vista di uno Stregatto col sorriso morto sul muso e la voce mozzata dal senso di colpa era qualcosa di più potente d’una freccia in pieno petto. Gli si avvicinò, sfiorandogli il capo morbido.

 

  -Non è colpa tua, Stregatto…come hai detto, non sapevi che l’avrebbero messo a morte appena catturato…ma…non dobbiamo perdere la speranza…Alice è ancora la nostra paladina.-

 

  -Conoscendo Alice…sarà andata senza dubbio a salvare Tarrant. Quella fanciulla è tanto valorosa quanto stupida.-

 

  -Oh…non è stupida. Ha solamente un cuore capace di grandi cose…ma quel cuore è quasi totalmente occupato da qualcosa che le impedisce di usare la ragione.-

 

  -E meno male, mia Regina. Perché se si pensa di sopravvivere quaggiù con la ragione, si ha ben poca opportunità di sopravvivere.-

 

  -Sagge parole, amico mio.-

 

  -Ce la faranno…?-

 

La sovrana alzò gli occhi al cielo, sospirando dolcemente. Fissò le nuvole di latte, che si divertivano a nascondere il Sole e a passeggiare lentamente nel cielo limpido. Strinse con la mano un lembo del suo elegante abito con forza, quasi a cercare di trovare la forza di credere lei stessa in quello che diceva. E pregava con tutto il cuore che il Destino non cambiasse.

 

  -Prepariamoci, Stregatto. Andiamo a far visita alla mia sorellina.-

 

***

 

Le vene della Regina Rossa s’ingrossarono sulla sua mastodontica fronte impossibilmente pallida. Le sue mani prudevano e la sua vista era assetata dalla voglia di vedere quel bel visino d’angelo cadere sotto i suoi piedi, e la Regina non andava morto d’accordo con la Pazienza almeno quanto il Cappellaio col Tempo. Dì lì a poco, avrebbe potuto inevitabilmente dissetare la sua voglia, senza interferenze d’alcun genere. Si alzò dal trono e scomparve dietro le tende rosse che separavano il balcone dove risiedeva dalla Reggia, per comparire diversi minuti dopo sulla soglia della porta dell’arena.

 

  -Incatenatela!-

 

Alice non si mosse, anzi, preparò le sue mani dietro la schiena, ma non appena le guardie le si avvicinarono, Mallymkun saltò addosso ad una di loro, mentre Bayard azzannò il piede di ferro di un’altra.

 

  -Cosa fate! Fermatevi, vi prego!-

 

  -Scappa, zuccona!-

 

Fermare il segugio non occupò molto tempo alle guardie, mentre il Ghiro fu più complesso da immobilizzare, ma alla fine il triste Destino volle che anche Mallymkun venisse catturata. Alice venne incatenata e i due animali rinchiusi in gabbie provvisorie di ferro, sotto lo sguardo inorridito di Pinco Panco e Panco Pinco, di Alice e di quello del Cappellaio, che ancora agonizzava per il colpo ricevuto. La Regina Rossa s’avvicinò ad Alice, la quale non aveva distolto lo sguardo dalla sovrana neanche per un istante. La Rossa la guardò con disprezzo, un sorriso pieno di disgusto e malvagia gioia le ornava il volto.

 

  -Ora, Alice, morirai. Come ci si sente a perdere…?-

 

  -Come ci si sente a non essere amati, Vostra Maestà…?-

 

Un ceffone improvviso venne scagliato in pieno volto ad Alice, il suo orecchio bruciò e la vista le si annebbiò per qualche istante. Qualche goccia di sangue uscì da alcuni angoli della guancia della fanciulla, ferita dall’argento dei numerosi anelli. La folla era oramai inorridita e si mordeva la lingua per non sussultare: ognuno sapeva, dentro di sé, che anche un respiro esalato male avrebbe potuto essere l’ultimo della loro vita.

 

  -Non sei nelle condizioni più adatte per parlare, lo sai, Ehm? Ho aspettato davvero troppo a lungo questo momento… il momento in cui t’avrei distrutta, il momento in cui finalmente la mia adorata sorellina potesse capire chi è che comanda e di chi è la corona! E ora la sua amata paladina morirà.-

 

  -Concedetemi almeno qualche minuto, Vostra Altezza. Vorrei prima dire una cosa al Cappellaio.-

 

  -Tsk!-

 

La Regina Rossa fece cenno con una mano e s’allontanò, avvicinandosi al boia e rimanendo a monitorare con attenzione la scena, sfilando la pesante ascia di ferro dalle mani del carnefice. Stayne comprese al volo il gesto d’ordine della Regina, facendo a sua volta cenno a due Soldati Rossi di afferrare il Cappellaio per le braccia ed avvicinarlo alla prigioniera. L’uomo venne spinto e fatto cadere a terra, senza che potesse attutire la caduta con le mani che erano, come quelle di Alice, legate dietro la schiena. Alice s’inginocchiò davanti al Cappellaio, lottando ancora con le lacrime affinché rimanessero negli occhi e non scivolassero via. Non voleva dimostrarsi debole, non voleva far capire che aveva paura, né che sembrasse poco convinta della sua scelta.

 

  -Cappellaio…-

 

L’uomo tentò di mettersi in ginocchio anch’egli il più velocemente possibile, conoscendo il poco tempo concesso loro, ma la sua mente, i suoi occhi e le sue forze barcollarono e il Cappellaio perse l’equilibrio, cadendo sul petto della fanciulla.

 

  -Perdonami, Alice…-

 

La ragazza poggiò delicatamente il capo su quello del Cappellaio, inspirando il delicato e inaspettato profumo di zucchero e latte dei suoi capelli di rame. Lente e impercettibili, alcune furbe goccie salate riuscirono a scappare dalla loro prigione, bagnando appena il morbido cespuglio arancione.

 

  -No, perdonami tu, Cappellaio… non sono riuscita a ritrovare la mia moltezza…-

 

  -Ti rivelo un segreto…-

 

L’uomo riuscì ad alzare il volto sciupato verso quello della sua piccola Alice, inebriandosi dei suoi lineamenti, delle sue guance rigate leggermente e dei suoi occhi di nocciola. Poggiò stanco la sua fronte su quella della fanciulla, respirando quasi unicamente per necessità di non svenire ancora. Sussurrò le sue parole come se non dovesse saperle nessuno all’infuori di loro due, compresa l’aria, il Tempo e il Destino stesso.

 

  -Tu non l’hai mai perduta…-

 

Il lucchetto del cancello che rinchiudeva le lacrime di Alice negli occhi  fu spazzato via ed esse, trattenute sino ad allora, vennero liberate tutte insieme, l’una dopo l’altra. Solo poco dopo la mente della ragazza riuscì a rendersi conto che l’uomo non era che a poche zollette di zucchero da lei: il respiro lento e rado del Cappellaio sfiorò il naso bagnato della fanciulla, facendolo leggermente contorcere, animato da un violento brivido che attraversò il corpo della paladina in lacrime.

 

  -Alice…sei sicura di volerlo fare…?-

 

  -Non devi preoccuparti per me, Cappellaio. Starò bene non appena mi sveglierò.-

 

  -Pff, che sciocchina che sei…-

 

Le pudiche labbra dei due si avvicinarono lentamente l’una all’altra, troppo sciupate dal desiderio di sentirsi unite in una cosa sola, ignare di come stessero facendo sgretolare il delicato castello di sabbia che teneva saldo Sottomondo attraverso la follia. O forse no. Forse era quella la vera follia…

 

“Sento chiaramente la mia poca razionalità rimasta andare a pezzi…

la sento chiedere aiuto, chiedere di non essere abbandonata…

ma non posso, non voglio che prenda possesso di me,

non questa volta, almeno…

Non ora che, per la prima volta, so che cosa voglio.

E se sarà un errore,

sarà il più bell’errore della mia vita…„

 

“Se in questo momento il Ghiro o il Leprotto mi chiedessero:

“Che cosa stai facendo?”, gli risponderei che ho completamente

perduto la ragione. E riderebbero, lo so.

Sanno che oramai non la ho più,

forse non l’ho mai avuta.

E Alice è così vicina che mi viene da sorridere…

O forse ha mangiato troppa Tortinsù,

e per questo la vedo così grande?„

 

Solitudine. Finzione. Sogno. Gioia. Malinconia. Dolcezza. E la bocca di Alice che, lenta, ingabbiò il labbro inferiore del Cappellaio, la quale mente malata non faceva che chiedersi come agire e come reagire a quel contatto, troppo insano persino per un matto come lui. Tentò quindi di imitare Alice, baciando la sua bocca vergine e fresca. Alice maledì le catene che tenevano le sue mani bloccate, rimpiangendo il fatto di non poterle usare per tenere salde le braccia dell’uomo, che tremavano come un pulcino bagnato.

 

Erano due pezzi d’un puzzle, Tarrant e Alice.

 

Due frammenti di porcellana,

 

congiunti da una colla chiamata

 

Delirio.

 

La Regina Rossa era rimasta lì, senza riuscire a proferire una sola parola, cosa assolutamente inconsueta da parte sua. Immobile, lo sguardo posato su quello spettacolo di dolce irrazionalità. Una visione che non riusciva a comprendere, ma che fece tingere interamente di porpora il suo volto. Le sue strambe sopracciglia si curvarono in una malata espressione d’odio, mentre l’ultima goccia cadde lenta nel piccolo vaso che controllava la sua ragione.

 

  -Ora basta! Stayne! Portala qui, ADESSO!-

 

Il Fante fu lesto ad afferrare per i biondi capelli la fanciulla che, in lacrime, fu costretta ad interrompere quel contatto innocente e disperato. Tenendole saldi i capelli, Stayne le cinse la vita con un braccio, avvicinando la bocca al suo orecchio.

 

  -Non deve andare per forza così…-

 

Il suo naso aquilino affondò nei capelli di Alice, assaporandone l’odore e violando il suo delicato collo con un piccolo bacio.

 

  -Lasciala andare, razza di…!-

 

Il Cappellaio fece appena in tempo ad alzarsi appena, che un calcio in pieno petto lo fece nuovamente rovinare a terra, questa volta senza riuscire a rialzarsi.

 

  -Cappellaio...!-

 

  -Cosa stavo dicendo…? Ah, sì… posso salvarti la vita, Alice, però…-

 

  -Preferisco morire, lurido bastardo.-

 

  -Ehi, ehi… che termini volgari per una bella fanciulla come te…-

 

  -Che sta succedendo lì?! Stayne! Porta qui quella maledetta!-

 

  -…ma l’hai voluta tu!-

 

Il Fante di Cuori trascinò Alice per i capelli al cospetto della Regina Rossa e la sistemò con violenza nell’incavo dell’asse di legno dove l’ascia avrebbe tagliato a metà il suo collo. La trave era intrisa di rilevanti macchie di sangue più o meno recenti, consumata da grandi tagli e incisioni. Alice vide il fondo di quella sorta di pozzo che la sua testa avrebbe raggiunto: con grande sorpresa, scorse le acque del fossato, sul quale galleggiavano indisturbate un numero spropositato di teste oramai grigie e aride. Sebbene la prima volta era riuscita a raggiungere il castello camminando sopra quei capi mozzati, ora Alice dovette chiudere gli occhi a quella visione, che più che mai le parve ripugnante. La Regina Rossa afferrò con entrambe le mani l’ascia. Pinco Panco e Panco Pinco si coprirono gli occhi a vicenda, incapaci di assistere a un tale spettacolo. S’innalzò lenta nell’aria la grande arma di ferro scintillante. La folla s’irrigidì, Mallymkun già in lacrime attendeva ad occhi chiusi il fatidico istante, Bayard chinò il capo con un gemito, il cuore del Cappellaio s’era arrestato. E l’ascia cadde giù.

FINE CAPITOLO

 

 

 

 

O mamma…O MAMMA….ma che ho scrittooooooo! çAAAAAAAAAAAAç

Tuttavia…ho mantenuto la parola e sono stata (più o meno) puntuale! Spero che la stessa ascia non venga impiantata nel mio collo per il contenuto indecente di questo capitolo…ma siamo quasi alla fine! Coraggio! Dovrà accadere ancora un bel po’ di roba!!! O mio Dio…sono entrata in panico alla scena del bacio!! Perché…perché…io finora non sono riuscita a leggere una fanfic dove venisse descritto bene, perché un bacio mi è completamente difficile da immaginare in tutti i suoi particolari! Spero di essere riuscita a scrivere una cosa abbastanza decente! ç_ç Quando ho vist, poi, il numero di recensioni dell’ultimo capitolo… mi si è riempito il cuore di gioia e la mia voglia di dare il meglio di me è esplosa come un palloncino! Attendo sempre le graditissime recensioni! Grazie davvero di cuore a tutti quelli che seguono la mia storia! Un bacio!!!

 

DolceRosellina

 

 

X PIKKOLABIMBASOGNATRICE

 

W i film mentali, mia cara!!! x3 Non posso vivere senza farmene almeno uno o due al giorno…buhuhu!!! *-* Spero che il nuovo capitolo ti sia piaciuto!! Come ti è sembrato? Un bacio, a prestissimissimo! =D

 

X SAKURA2480

 

Che gioia che mi hai dato, quando mi hai detto che è scritta così bene da sembrare un film! Giuro che è uno dei complimenti più belli che per me si possano ricevere…! Sapere che riesco a far lavorare bene la mente dei lettori, mi riempe l’anima di felicitàààà!!!!! x3 *vola* Spero di essere riuscita a salvare la mia testa, con questo capitolo xDxD Un bacio graaande grande! <3

 

 

X SEVICHAN

 

Tesoro! =D Intanto ti do il mio contatto msn! Lo scrivo qui perché anche se lo piglia qualche altro lettore mi fa solo piacere! ^^ E’ anna94ever@hotmail.it ! Bene, veniamo quindi alla tua recensione… urca! *___* Se scrivi poemi non mi fai altro che felice!!! xD Sapevo che alla fine i fiori non avrebbero portato a nulla di buono, quelli sono bravi e belli soro per i boquet improvvisati!! xD Come vedi, Tarrant ha influenzato tanto il destino con la pozione, che neanche lo Stregatto ha saputo immaginare come sarebbe cambiato il corso della storia =( E ora Dio solo (e forse anche io xD) lo sa cosa accadrà!! Aspetto con ansia la tua recensione di questo capitolo!! Bacioooo!!!! *0*

 

 

X RAINBOWFAIRY

 

Hahahhahahahhhhaaa!!! x°°°D Mi ha fatto morire il tuo commento su Alice!!! Oddio, se lo rileggo, muoio!! Hahaha! xDxD Ebbene, ecco il nuovo charter, in risposta a tutte le tue domande! Ebbene sì, la Regina Rossa non è altro che una povera donna incompresa! ç_ç E IO LA CAPISCO! Io come lei sono la maggiore dei miei quattro fratelli, ma MAI che me ne sia data vinta una! Sempre primi loro!! Però, al contrario di Iracebeth, io a loro voglio bene! xD E le tue recensioni vanno sempre oltre il gradimento! ^^ Ebbene sì, ho appena concluso il secondo anno di liceo artistico, sezione Architettura. Missione zero debiti: completata! ùwù *si schiaffeggia da sola* Ok, ora basta. =D Non so con certezza quanti capitoli possano mancare, ma di certo non molti! Un grande abbraccio e un bacio, a presto cara! =)

 

 

X 881

 

Aaaaaaaaaah! °AAAAA° Perdono, perdono!!! >.< Non tarderò mai più o rischierò d’essere maciullata da te, darling! >.< Promesso! Ok, minchiate a parte.. xD La tua collegaH ha ragione! ù.ù E condivido la sua teoria! =D E con questo non voglio giustificarmi, aggiornerò il prima possibile comunque! xD Spero che anche stavolta quello che ho scritto non abbia deluso le tue aspettative, mia cara! Ti aspetto alla prossima, attesissima recensione! >w< Bacio!!! *w*

 

 

X EURIDICE VOLTURI

 

Innanzittutto, piacere di conoscertiiii!!! ^w^ Un nuovo lettore è sempre graditissimo, e mi commuove ogni volta!!! TwT Felicissima di sapere che ti sia piaciuta la mia storia, fin qui! E conto sul fatto che tu possa continuare a recensirla e soprattutto a seguirla! Che ne pensi di quello che accade in questo capitolo, allora? Un abbraccio!!! ^^

 

  
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