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Autore: Slits    26/06/2010    10 recensioni
« “Su cosa” mi chiedi? Su questo! Questo! » continuò, facendo sventolare indecorosamente in aria il test ancora umido. Riza si fece coraggio, prese un bel respiro ed arretrò di un passo.
Così, tanto per precauzione.

Nella vita il sangue può presentarsi in due modi: freddo o cosparso sulla prima superficie levigata di turno.
[Roy/Riza; Havoc/Rebecca]
{Children Cycle}
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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How doin' a test


- Non potrai mentire per sempre. -
Riza Hawkeye sfilò lentamente la chiave dalla toppa di casa, diede un paio di giri di mandata e risollevò le buste della spesa poggiate a terra. Dopodichè continuò a camminare a passo spedito fino alla cucina.
- Né tantomeno ignorarmi. -
Immobile alle sue spalle, stoicamente poggiato con il fianco sinistro ad uno degli stipiti più malandati dell’intero salone, sostava suo marito. Roy Mustang cercava di mantenere invano il proprio cipiglio autoritario, sebbene con una mano sorreggesse un completino per neonato di un inguardabile rosa pesco e con l’altra continuasse ad agitare, quasi convulsamente, quello che ad occhio e croce la donna avrebbe giurato esser un test di gravidanza.
Il cecchino si sfilò la fondina e chiese:
- Mentire su cosa di preciso? -
L’uomo la guardò in tralice per una discreta manciata di secondi. Era preparato. Davvero.
Si era ritenuto pronto dal momento stesso in cui aveva rinvenuto la prova dell’estrema colpa avvolta in un panno sporco nel cestino dei rifiuti e, facendola scivolare lentamente fuori dall’involucro, aveva scoperto che il peccato, a differenza di quanto si possa credere, ha persino diverse graduazioni di colore. Da azzurrino pallido a rosa confetto.
Con tre tacche rosa confetto ci si guadagna un biglietto di sola andata per l’inferno.
Fissò la moglie. Poi la barra nella sua mano sinistra, di un insopportabile rosato.
Ancora la moglie.
- “Su cosa” – ripetè, incredulo.
- “Su. Cosa.”, mi chiedi? Su questo! Questo! – continuò, facendo sventolare indecorosamente in aria il test ancora umido. Riza si fece coraggio, prese un bel respiro ed arretrò di un passo.
Così, tanto per precauzione.
- Roy, ti posso garantire che le cose no… -
- Non voglio sentirti. Non ora. – la interruppe l’uomo.
- Ci sono troppe cose da pianificare e troppi pochi mesi per farle. Dobbiamo decidere ancora il nome e la stanza, e dove battezzarlo e quando fare la prima visita e… Cristo, la visita, la visita!
Senza quella non potremo sapere niente di niente! Merda! La visita! - ripetè, tanto per ribadire il concetto.
- Roy. -
Quando Riza riuscì finalmente a mettere insieme le parole per spiegare al marito l’effettivo stato di cose, il consorte, oramai, era giunto alla fine del giardinetto di casa, imprecando nel vano tentativo di infilarsi la camicia ed al contempo riuscire a chiudere l’ultimo bottone dei pantaloni.
Poi era sparito in una delle tante vie della periferia, borbottando circa un presunto favore che il dottor Knox ancora gli doveva.
La donna lanciò un ultimo sguardo alla strada, perplessa. Infine compose il numero di Rebecca Catalina.
- Rebecca, scusa per l’orario, volevo soltanto avvisarti che domani probabilmente sia io che Roy verremo a farvi visita. – disse, concisa.
Dall’altro capo del telefono il Secondo Tenente sorrise impercettibilmente, portandosi un palmo all’altezza della bocca dello stomaco.
- Cielo, Riza! Ancora un altro po’ e potrei davvero arrivare a convincermi che fra le due sia tu la più entusiasta per la mia gravidanza!
Avresti potuto aspettare ancora qualche altro giorno; sai quanto Jean fosse felice all’idea di raccontare tutto al Colonnello. -
Il cecchino sospirò.
- Fra me, te e Jean credimi, davvero, penso che il più entusiasta sia Roy. -
- Oh!

Ed adesso dov’è? – chiese la castana, incuriosita da così tanta apprensione.
Riza Hawkeye adocchiò un’ultima volta la porta spalancata. Poi il test di gravidanza abbandonato in terra.
- In giro suppongo. A proposito… - riprese, dopo alcuni istanti di silenzio - …tu e Jean avete già trovato un ginecologo?



---
N
on so di preciso come l’idea per questa sia venuta fuori. Avevo semplicemente voglia di fare qualcosa che non fosse il solito panegirico di tristezza a palate, trito e ritrito.

Ho messo l’avvertimento AU semplicemente per la presenza del test di gravidanza. Ho cercato di informarmi circa l’esatta data di ideazione, ma non ho grandi ottenuto risultati.
Ed in ogni caso, dubito fortemente che la cosa possa esser avvenuta all’epoca dell’originale Fullmetal.

Roy mi è piaciuto renderlo il classico babbo isterico. Linciatemi pure, ma in questi panni io lo vedo perfetto °ç°

Ringrazio chiunque abbia finora commentato le mie storie qui sul fandom.
   
 
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