E piove.
Piove acqua fredda.
Piovono lacrime che non ho mai versato.
I miei piedi, nudi, si immergono nella nuova acqua che continua a colare giù.
Mi sento stanca.
Ho il respiro grosso.
E sento passi. E sono veloci.
Piove sul mio viso austero e piove sui miei sacri abiti.
Piove su di lui, che è dietro di me, e mi è vicino.
Piove di continuo.
Piovono le sue parole. Gli dico che è finita. Che la mia vita rimarrà sempre una nuvola trattenente acqua mai usata.
E mi fa voltare.
E vedo la pioggia nei suoi occhi.
"No...Kikyo..." mormora come un tiepido tuono non completamente esploso.
"Torna da lei" sospiro. "No..."
Mi abbraccia, e il lampo dei suoi capelli argentati squarcia il cielo.
E il temporale serbato dentro di lui romba pericolosamente. "No, Kikyo, non ti lascio. Non torno da lei. Lei non è te. Non ho mai smesso di amarti"
Ma il mio, di cuore. Il mio temporale è ancora indeciso.
"Hai saputo amare lei..."
"Forse. Per un po'. Ma tu...tu sei il mio sole"
E la pioggia mi sembra meno fitta.
Il cielo è meno scuro.
La mia pioggia picchietta lungo le mie guance. Il vento della sua carezza spazza le mie gocce.
E come il raggio di sole fa capolino dalla cinerea nube, il suo nitido labbro cerca il mio, niveo.
Non sento più niente, nessuna pioggia.
Voliamo via, come rondini migranti verso un mondo più caldo. E un po' nostro.

FINE

Commento dell'autrice: Sì, lo so. Ormai il finale di Inuyasha è bello che concluso e pronto per essere venduto in tutto il mondo. Per la felicità delle fans Inuyasha/Kagome. E a me che importa. Io ho voluto far vincere Kikyo. Ho voluto esaudire il suo desiderio. Quello di vivere con l'uomo che, in vita, non ha potuto avere serenamente.
Quando ha scoperto di essere innamorata di Inuyasha, Kikyo ha avuto paura. Paura di provare sentimenti che lei, la venerabile sacerdotessa rispettata, temuta da tutti (e sinceramente sola) non aveva mai provato. Paura di essere una donna. L'ha infine avuto. E vissuto per quanto? Troppo, troppo poco. Prima di essere sradicata dalla vita verso il regno dell'oltretomba.
Per cui, il risentimento, la tristezza di Kikyo nel vedere Inuyasha legato a un'altra, sono comprensibili. In una favola immaginaria ed irreale come Inuyasha, i sentimenti di Kikyo sono veri e umani.
Non ha alcun senso insultarla. Darle della guastafeste.
Kikyo è molto più complessa e ha una mente articolata e sottile, molto più di quanto alcuna gente non pensi. O non ammetta.
Per cui. Per stavolta. Il gioco è stato nelle mani di Kikyo.
Kikyo ha vinto la partita.
Finalmente il suo premio l'ha avuto. Gliel'ho impacchettato io. Le ho donato il SUO lieto fine. Con l'uomo che, sì, ha sempre amato.

(07. 11. 2008)