-Ludwig, Ludwig ti ho scritto una poesia!! E’ bellissima, davvero! Vuoi sentirla, ehi, ehi! La vuoi sentire, sì?- Italia era irrotto nella stanza con la sua solita impetuosità e con quel tono di voce martellante che preannunciava a Germania atroci torture.
-Uhm, sentiamo.- Annuì il biondo, pensando che uno che aveva come antenati Dante, Leopardi o D’Annunzio non poteva essere un cattivo scrittore.
Feliciano si mise a decantare con tono solenne. -Allora:
“ Doitsuuuu Doitsuuuu
La pizza è molto buona,
La pasta ancor di più,
Ma dentro al mio cuore
Ci sei soltanto TU!”-
Terminò, giusto il tempo di riprendere fiato. Per poi continuare ad assillarlo: - Allora, allora, Doitsu, che ne pensi? Non sono bravissimissimo? Eh? Mi ci sono impegnato tanto tanto! Sono bravo, vero che sono bravo?-
-Sì, sì.- Mormorò piano Ludwig, arrossendo fino alla radice dei capelli. Certo, Feliciano e la poesia non andavano molto d’accordo, ma in quel momento riuscì a capire benissimo i sentimenti di ogni Ermione, ogni Silvia e ogni Beatrice: era terribilmente bello sapere d’esser per qualcuno, che fosse un dotto poeta medievale o un ragazzino goloso e incapace, la persona più importante.
Sclero estivo. Hope u like =)
Bibby