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Autore: EffyKira    30/06/2010    4 recensioni
Fic scritta per gioco. Il "rifugio" si ispira alla douji "Secret Base" però si può leggere anche senza aver letto la Douji. Il paring è XS. Squalo è OOC in una maniera assurda (Anche Xanxus,ma dettagli),vogliate scusarmi.
...Poteva fieramente dire di essere la persona più vicina a Xanxus.
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Superbi Squalo, Xanxus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rifugio



Stranamente ogni tanto anche là,nel sud dell’Italia nevicava. Era davvero neve. Neve vera. Xanxus la vide sciogliersi velocemente nel palmo della sua mano olivastra e diventare una minuscola goccia d’acqua. Aveva vissuto per circa otto anni nel ghiaccio generato dal nono,e ora,che era stato battuto e era semplicemente,di nuovo,il capo dei Varia sentiva quella sensazione del gelo sulla pelle. Sul viso,sul corpo e ovunque fosse possibile. Era rimasto così,fermo per un po’ davanti al portone nella casa dei Vongola e aveva guardato la neve scendere. Era ancora lì,perfettamente immobile ad aspettare chissà cosa a pensare,a ricordare il freddo che aveva provato tempo addietro.
- BOSS!
Una voce familiare lo riscosse dai suoi pensieri. Sospirò. Odiava il freddo. E ancora più del freddo odiava Squalo,quelle sue urla e quella sua fastidiosissima voce. Ma se avesse dovuto fare l’elenco dei difetti del suo sottoposto non avrebbe finito mai.
-Che vuoi,feccia.
- VOI! Potresti anche aspettarmi! Avevamo detto che l’avremmo controllato no?
Xanxus roteò gli occhi e sospirò di nuovo.
-Non ho bisogno di te per farlo. Cosa sei,idiota forse?
Questo evidentemente fece ancora di più arrabbiare Squalo,che non era una personcina solitamente paziente e tranquilla,anzi,tutt’altro.
-Cos…?!
Prima che potesse continuare il capo dei Varia lo bloccò di nuovo.
-Se proprio devi vieni ma vedi di non rompere.
Squalo sorrise,anche se sempre con quell’espressione che avrebbe dato sui nervi a chiunque e disse semplicemente:”SI!” E così si avviarono.

Il luogo dove stavano andando era una specie di covo dove erano soliti a incontrarsi quando erano ancora dei ragazzini,e dove fantasticavano sul futuro quando Xanxus avrebbe dovuto essere il Boss,anche se in realtà già a quel tempo lui già sapeva di non poter essere il successore del nono. Aveva represso la rabbia e si era trattenuto talmente tanto che poi,quando si era scontrato con Sawada Tsunayoshi era esplosa e ora… Si ritrovava senza uno scopo preciso per il quale vivere. Aveva perso ogni cosa e anche se prima c’era una minima possibilità di poter riprendere il controllo era sfumata nel momento in cui aveva infilato l’anello del cielo. Era stato rifiutato. Era totalmente inadatto.
L’unica cosa che poteva guidare erano giusto i Varia,feccia come lui. A parte Bel probabilmente ma alla fine anche lui era esattamente come loro. Guardò quel divano dove si era seduto scompostamente così tante volte sempre immaginando di avere il potere e pianificando già da allora l’attacco,la rivoluzione che era stata organizzata allo scioglimento del ghiaccio che l’aveva rinchiuso.
Erano andati a vedere perché quel buco in quel muro (solo così lo si poteva chiamare) erano conservati dei loro progetti e loro cose e era capitato in passato che dei ragazzini capitati lì per caso avessero rubato qualcosa. Così,ogni tanto,quando a qualcuno dei due veniva qualche moto di nostalgia o semplicemente veniva assalito da qualche brutta sensazione andavano lì a vedere se fosse tutto a posto.
- Boss …?
Ignorò la voce di Squalo e le iridi cremisi continuarono a esitare prima su quello poi su quell’altro dettaglio,finché l’uomo dai capelli argentati gli si parò dinnanzi e gli prese il viso tra le mani,in modo che non potesse fare altro che guardarlo.
-Che c’è?
- Nulla.
Mentì. Squalo sapeva che era così. Era stato proprio il Boss che durante tutta la giornata aveva continuato a guardare la neve fuori dalla finestra attraverso i vetri appannati,e così lui aveva deciso che era il momento di andare là,perché quello sguardo gli parlava più di quanto Xanxus stesso sapesse. Era in grado di guardargli dentro perché,benché fossero due persone completamente diverse sia dentro che fuori c’era qualcosa in quell’uomo dai capelli neri come la notte,la pelle olivastra e gli occhi che,nonostante il colore rosso,erano gelidi come il vento che soffiava fuori dal rifugio che gli trasmetteva qualcosa. Sentiva il cuore soffocato dalla tristezza quando vedeva quello sguardo malinconico,e sentiva che la rabbia che l’altro provava era anche la sua rabbia. E vedere quel sorriso compiacersi della propria forza nel battere gli avversari … gli faceva pensare che semplicemente l’avrebbe seguito per sempre. Anche se si fosse dovuto tagliare l’unica mano che gli rimaneva per questo. L’avrebbe fatto,per Xanxus.
- La verità.
Il Boss tacque per secondi che al suo sottoposto parvero infiniti. Ore,giorni,anni,secoli.
Poi arrivò quello che aspettava e che voleva anche lui ma che non aveva mai avuto il coraggio di chiedere. Xanxus lo baciò. E non era uno di quei baci rabbiosi e violenti che gli aveva sempre dato,era un bacio lento,quasi svogliato,che mancava dell’energia che aveva avuto fino a qualche tempo prima. Così Squalo prese l’iniziativa e,portando una mano dietro la nuca del capo lo attirò verso di sé baciandolo lui con violenza,insinuando la lingua dentro la bocca dell’altro e cercando di trasmettergli tutto il desiderio che aveva pazientemente accumulato fino ad allora. Cercò di dirgli tutto quello che provava solo con quel bacio.
Ottenne l’effetto voluto,tanto che si ritrovò seduto sul divanetto che era sempre stato e scomodo. Il boss,con le ginocchia a terra lo baciava violentemente mentre con una mano gli aveva già scoperto il petto e accarezzava la pelle del Varia. Un brivido. Anche lui si affrettò è slegò la cravatta del capo,il tutto sempre baciandosi e staccandosi a tratti per fare i rispettivi lavori. Sentì che l’altro era già arrivato al ventre e gli stava slacciando i pantaloni. Non voleva che finisse tutto subito,quindi scese anche lui dal divano ritrovandosi all’altezza del Boss che lo guardò senza sapere bene dove volesse arrivare. Rise,e l’altro si decise finalmente a sedersi lui sul divano. Il varia iniziò a fare quello che,anche anni prima aveva fatto osservando le reazioni del suo Boss. Nonostante l’eccitazione riusciva a mantenere sempre un certo contegno. Non c’era da preoccuparsi,era sempre lo stesso.


***

Finiva spesso così. Squalo che guardava il volto dormiente di Xanxus dopo aver fatto l’amore. Perché non era semplicemente sesso,lui lo sapeva,per quanto entrambi facessero finta di nulla.
O almeno da parte sua c’era sicuramente quel sentimento. Il suo adorato boss magari lo considerava solo una valvola di sfogo per la rabbia o per le sue frustrazioni sessuali. A quel pensiero quasi scoppiò a ridere rischiando di svegliarlo,ma fortunatamente si trattenne. C’erano persone che,tipo Lussuria,agognavano ad essere del quasi-decimo,mentre lui lo era davvero.
Questo in qualche modo lo confortava e lo faceva sentire superiore a tutti gli altri che nonostante tutti gli allecchinamenti vari non avevano ottenuto nulla mentre lui aveva un vero legame con lui. Poteva fieramente dire di essere la persona più vicina a Xanxus.
Lo guardò ancora.
Però probabilmente il suo corpo non si era ancora completamente abituato alla realtà che stava vivendo. Era stato fermo per otto anni e c’erano voluti un paio di mesi prima che riacquistasse completamente le forze e potesse ricominciare ad allenarsi e quant’altro. Squalo sorrise in modo quasi paterno e gli accarezzò lentamente i capelli corvini. Aveva aspettato così tanto tempo e ora eccolo qua,nel corpo di un ventiquattrenne che ha le stesse reazioni di quello di un sedicenne. Era tentato di baciarlo,ma avvertì il lento aprirsi degli occhi cremisi dell’altro e smise anche di toccargli i capelli. Il sorriso paterno si trasformò in un ghigno quasi.
-Ben svegliato,Boss.
L’altro si limitò a grugnire qualcosa e a mettersi seduto.
- Squalo …
- Mh?
- … Questo divano è sempre stato così fottutamente scomodo?
L’interpellato rise.
-Sempre,boss.
No,in fondo non era cambiato davvero nulla da allora.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Un grazie speciale và a Rem-Chan (come sempre d'altronde).
Che mi ha fatto fare 'sto gioco delle fic e praticamente fatto ricominciare a scrivere qualcosa.
Eh,anche se sono lenta e anche stupida abbi sempre pazienza xD
Ti voglio bene puzzola.






  
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